Coop in Trentino: 20 milioni di euro di risparmi col piano Pedron
La riorganizzazione del sistema vitivinicolo trentino produrrebbe risparmi di 20 milioni di euro sui costi, consentendo di pagare remunerazioni maggiori ai produttori. Lo ha sostenuto, in un incontro con le Cantine sociali, Emilio Pedron, già amministratore delegato di Giv, incaricato dalla Federazione trentina della Cooperazione di proporre un piano di rilancio del vino trentino (di cui Civiltà del bere ha dato notizia lo scorso 12 maggio, nell’articolo Il piano Pedron per rilanciare la viticoltura in Trentino).
Confermati i capisaldi del piano, con alcune importanti puntualizzazioni: Cavit dovrebbe trasformarsi in società per azioni, per curare soprattutto i mercati esteri, mentre le Cantine dovrebbero costituire un nuovo consorzio per la commercializzazione delle eccellenze vinicole del territorio. La costituzione della Spa farebbe emergere plusvalenze nascoste che permetterebbero alle Cantine di respirare finanziariamente. Al gruppo La Vis si consiglia di dismettere gran parte delle sue partecipazioni, concentrando in particolare l’attività industriale di Casa Girelli nella nuova Cavit Spa.
Tag: Cavit, Emilio Pedron, La Vis© Riproduzione riservata - 24/05/2010