Consorzio Tutela Lambrusco, mezzo secolo e un World Day (il 21 giugno)
10 mila ettari vitati tra le province di Modena e Reggio Emilia, per oltre 46 milioni di bottiglie certificate come Doc. Nel 2023 Il Consorzio Tutela Lambrusco festeggia i 50 anni di alcune delle storiche Denominazioni. La nuova brand identity, moderna e originale, sottolinea la straordinaria cromaticità e versatilità di consumo.
Compiere 50 anni e vivere una nuova giovinezza. È quello che sta succedendo al Lambrusco, storico vino emiliano che racchiude sotto un unico nome un’ampia gamma di interpretazioni e denominazioni, alcune delle quali nate oltre mezzo secolo fa.
Il 21 giugno il World Lambrusco Day
«Per celebrare questo importante anniversario, a fine marzo abbiamo organizzato un grande evento nelle sale del Museo Enzo Ferrari di Modena», commenta Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco. La location non è stata scelta casualmente: «Simboleggia la creatività, l’energia e il gusto unico della Food & Wine Valley di cui il Lambrusco è un’icona universalmente riconosciuta a livello internazionale». I festeggiamenti proseguiranno il 21 giugno, riconosciuto come il World Lambrusco Day, la giornata mondiale del Lambrusco.
70 produttori per 8 denominazioni
Oggi il Consorzio Tutela Lambrusco – nato nel 2021 dalla fusione dei Consorzi del Lambrusco di Modena, dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e dei Vini del Reno Doc – riunisce 70 produttori e otto denominazioni tra Modena e Reggio Emilia. Parliamo di 16 mila ettari vitati nelle due province, di cui 10 mila dedicati alle diverse varietà di Lambrusco. La produzione annua di bottiglie certificate Doc – una garanzia di qualità e di origine controllata per il consumatore – supera i 46 milioni complessivi.
Allegria e convivialità nel dna
La nuova brand identity consortile, che fonde elementi tipici del territorio e del vino in una veste pop che richiama la tavolozza di un pittore, racconta alcuni elementi fondamentali della personalità dei vini Lambrusco, ovvero l’energia, l’allegria e la convivialità.
«Il Lambrusco è il vino dei colori: dal rosa chiaro al rubino fino al porpora e alle sfumature che rievocano i piccoli frutti rossi, il cui aroma è uno dei fattori più identificativi delle nostre bolle», prosegue il presidente Biondi. «Il capolettera L, l’iniziale di Lambrusco, è posizionato all’interno del nuovo logo dalla forma sinusoidale, che evoca il movimento brioso delle bollicine e, allo stesso tempo, si pone quasi come un sigillo, come quelli in ceralacca che chiudono le lettere e i regali più intimi e preziosi».
Oggi il Consorzio è impegnato nel veicolare le caratteristiche distintive dei Lambrusco nelle loro diverse Doc e tipologie, che si traducono in esperienze sensoriali e di consumo assai differenti. «Non solo piatti della cucina tradizionale emiliana: la versatilità del “pianeta Lambrusco” sposa perfettamente una varietà di abbinamenti sorprendenti e originali, dallo street food al fusion».
Attività realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022
CONSORZIO TUTELA LAMBRUSCO
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Modena
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Realizzato in collaborazione con Consorzio Tutela Lambrusco
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 2/2023. Acquista
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© Riproduzione riservata - 17/06/2023