Consorzio Prosecco Doc: i progetti
Presentazione ufficiale delle attività del Consorzio Prosecco Doc venerdì scorso al Grand Hotel Monaco a Venezia. La “macro” Doc riconosciuta nel luglio 2009, che coinvolge cinque province venete (Treviso, Venezia, Padova, Vicenza e Belluno) e quattro friulane (Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste), comprende 6.120 aziende viticole, 301 vinificatrici e 354 produttrici per 930.950 ettolitri di vino prodotti nel 2009 di cui 825.800 nella sola provincia di Treviso.
«Rispetto al passato non si tratta di un allargamento della Doc preesistente, ma di un consolidamento», ha precisato in apertura Fulvio Brunetta, presidente del Consorzio costituitosi a novembre 2009. «In questo senso, la nostra attività consortile è “anomala”: avevamo già un vino di successo sul mercato e dovevamo strutturarci per programmare azioni di comunicazione adeguate». Tra le più importanti annunciate a Venezia, rientrano l’avviamento di un osservatorio economico per monitorare il potenziale vitivinicolo della Doc e la valorizzazione dei vigneti per la sostenibilità ambientale (eco-footprint), sinergie con altri consorzi (come quella recentemente realizzata con il Consorzio tutela Vini Valpolicella) e attività promozionali all’estero. Dal 1° agosto 2011, inoltre, sulle bottiglie della Doc apparirà un contrassegno di Stato per tutelare la produzione e la tracciabilità del vino. Tra i mercati stranieri su cui puntare, Brunetta ha evidenziato l’Europa (e in particolare la Germania), gli Stati Uniti e l’Oriente, con riguardo per il Giappone.
È stato presentato, inoltre, un video che sarà utilizzato per mettere in luce le peculiarità della Doc. Soddisfazione per Franco Manzato, assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, che ha definito il Prosecco Doc «un brand utile alla Regione Veneto come macchina promozionale per combattere la standardizzazione nell’agrobusiness». Condotto dal giornalista Bruno Pizzul, l’evento di presentazione è stato salutato positivamente anche da Claudio Violino, assessore all’Agricoltura del Friuli Venezia Giulia, regione che custodisce la località nel triestino denominata “Prosecco”, collegata storicamente all’origine del vitigno. Ricordiamo che la nuova Denominazione di base Prosecco è stata sancita dal disciplinare del 17 luglio 2009 per proteggere questo vino, al centro di numerose contraffazioni nel mondo, in accordo con la normativa comunitaria e prevede che il Prosecco Doc venga ottenuto con l’85% minimo dal vitigno Glera, sinonimo del vitigno Prosecco.
Tag: Claudio Violino, Consorzio Prosecco Doc, Franco Manzato, Fulvio Brunetta, Glera, Prosecco© Riproduzione riservata - 18/10/2010