Mondo

Mondo

Concours Mondial de Bruxelles: a vent’anni il ritorno alle origini

30 Aprile 2014 Emanuele Pellucci
Da venerdì a domenica la capitale del Belgio tornerà ad ospitare, in occasione del ventennale, il Concours Mondial de Bruxelles, una delle maggiori competizioni enologiche internazionali. Oltre 8 mila i campioni di vino provenienti da 58 Paesi produttori che si contenderanno le prestigiose medaglie che andranno poi a far mostra di sé sulle bottiglie premiate, guidando così le scelte dei consumatori di tutto il mondo. Tra questi ben 1.153 di aziende italiane, dove le regioni maggiormente rappresentate sono, nell’ordine, Sicilia, Veneto, Toscana e Puglia. La Francia conserva comunque la leadership della partecipazione con 2.428 campioni in concorso, seguita da Spagna (1.615) e appunto Italia, e a seguire Portogallo e Cile, che resta il Paese più rappresentato dell’emisfero sud. SI TORNA A BRUXELLES - Istituito nel 1994 dal giornalista belga Louis Havaux, già promotore negli anni Ottanta del Salone Mondiale del Vino con sede sempre a Bruxelles, il concorso si è rivelato fin dalle primissime edizioni un vero e proprio campionato del mondo del vino e della degustazione. Dopo essersi svolto in varie città del Belgio, dal 2006 il Concours Mondial è diventato itinerante in Europa toccando, anno dopo anno, le città di Lisbona, Maastricht, Bordeaux, Valencia, Palermo, Lussemburgo, Guimarães e Bratislava. Per celebrare il ventennale, gli organizzatori della società Vinopres, guidata da Baudouin Havaux e Thomas Costenoble, hanno però voluto che il concorso tornasse nella città che lo ha visto nascere, cioè a Bruxelles. IL VINO UNIFICA - «Questo ventesimo anniversario qui a Bruxelles simboleggia un ritorno alle origini», spiega infatti il suo fondatore Louis Havaux. «Credo che siamo tutti estremamente soddisfatti di rivivere in questo modo i primi passi di un concorso che è divenuto, durante gli anni, un circolo di amici, un circolo che accoglie quest’anno 310 degustatori di 51 Paesi. Il vino, infatti, ha la capacità di riunire i popoli intorno ad una bottiglia e creare legami di amicizia istantanei e duraturi». UN PREMIO ALLA COSTANZA - Una nota simpatica per l’Italia riguarda la presenza nella carta dei vini della cena di gala, a conclusione del concorso, del Cignale, Toscana Igt 2008 di Castello di Querceto. Risulta, infatti, che l’azienda chiantigiana sia l’unica italiana presente a tutte le edizioni del Concours Mondial. Alessandro e Maria Antonietta François parteciperanno personalmente alla cena di gala.

Mondo

Maison Abelé 1757: lo chef de cave Etienne Eteneau presenta il nuovo Rosé

Un Brut Sans Année a base di uve Chardonnay (50%) e Pinot […]

Leggi tutto

Dazi americani: tutto e il contrario di tutto (con il vino al centro)

Il 28 maggio sono stati considerati illegittimi da parte del tribunale federale […]

Leggi tutto

La 2025 è un’ottima annata. Così dicono nell’Emisfero australe

A sud dell’Equatore la vendemmia è giunta al termine da alcune settimane […]

Leggi tutto

Jacquesson Cuvée 700: con Alberto Lupetti alle origini del mito

Attraverso questa collezione, lanciata nei primi anni Duemila, i fratelli Jean-Hervé e […]

Leggi tutto

Vecchie vigne alla prova del calice. Una masterclass con Sarah Abbott MW

Dal Cartizze al Soave, passando per Pitigliano e il Chianti, con tappe […]

Leggi tutto

Dazi Usa: stop di 90 giorni, ma rimane il 10% sulle esportazioni

Novanta giorni di pausa, così ha dichiarato il 9 aprile il presidente […]

Leggi tutto

La guerra dei dazi di Trump: il mondo del vino (e non solo) in bilico

L’impatto economico dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha già sconvolto il commercio […]

Leggi tutto

La leggerezza dei Kabinett

Nascono soprattutto da uve Riesling. Sono vini freschi e poco alcolici, dove […]

Leggi tutto

ProWein perde la leadership tra le fiere europee del vino

Anche per la storica manifestazione di Düsseldorf, andata in scena tra il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati