Nonostante le sfide del mercato, entrambi i Consorzi si preparano ad affrontare l’anno con fiducia, evidenziando un recupero delle vendite e strategie di espansione internazionale. Le annate 2024, caratterizzate da un clima favorevole, promettono freschezza e bevibilità, mentre le Riserve 2022 rivelano una struttura più complessa
Chianti Lovers & Rosso Morellino, la manifestazione dedicata ai due grandi rossi toscani Chianti e Morellino di Scansano, si è svolta lo scorso 19 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze, con una novità: per la prima volta, l’Anteprima ha avuto un format dedicato esclusivamente alla stampa. Questo evento anticipa un secondo appuntamento in programma per maggio, itinerante e aperto nuovamente ai lovers. In degustazione l’annata 2024 del Chianti Docg e del Morellino di Scansano Docg, oltre che la 2023 del Chianti Superiore Docg e la 2022 delle rispettive tipologie Riserva.
Le due denominazioni affrontano il 2025 a testa alta
L’inizio del 2025 segna una fase di grande vitalità per i due Consorzi, che registrano andamenti stabili nonostante le sfide del mercato. Per il Chianti, il mese di gennaio ha visto una leggera contrazione delle vendite (-1%) rispetto a un gennaio 2024 record, ma la performance complessiva rimane solida. «Sapevamo che gennaio 2024 era stato un mese eccezionale, difficilmente replicabile, quindi chiudere gennaio 2025 con un risultato quasi in linea con quello straordinario andamento è un segnale molto positivo. Non vogliamo trarre conclusioni affrettate, ma è un dato che ci sorprende e ci fa guardare con fiducia ai prossimi mesi» dichiara Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. Il Morellino di Scansano recupera la flessione delle vendite del 2024 con un incremento del prezzo medio di vendita. Il Consorzio ha inoltre rafforzato la sua presenza internazionale a eventi di rilievo, confermando l’impegno a espandere il marchio nei mercati globali.
Gli andamenti climatici delle annate in anteprima
Nonostante l’alta percentuale di campioni da botte abbia reso difficile la valutazione complessiva, l’effetto delle annate si è fatto sentire. I vini del 2024, frutto di un andamento climatico favorevole, con abbondanti piogge che hanno messo fine a un lungo periodo di siccità, risultano freschi, con acidità spiccate e gradazioni alcoliche contenute, rispondendo alle richieste di mercato per vini più leggeri anche se emergono alcuni tannini ancora ruvidi. Al contrario, il 2023 è stato caratterizzato da un caldo intenso, compensato parzialmente dalla fresca e piovosa primavera, ma si sente nel bicchiere la difficoltà dell’annata. La Riserva 2022, con complessità maggiori e texture più dense, è invece il risultato di un calore estivo costante e prolungato.