Senza confini Senza confini Anita Franzon

Salon e Delamotte. Degustazione Pandolfini di 5 grandi annate

Salon e Delamotte. Degustazione Pandolfini di 5 grandi annate

I vini pregiati e da collezione rappresentano uno dei settori in crescita per la Casa d’Aste Pandolfini, che l’11 dicembre scorso ha organizzato al Centro Svizzero di Milano una degustazione dedicata a due tra le Maison simbolo dello Champagne nel mondo: Salon e Delamotte. L’evento è stato guidato da Didier Depond, presidente delle Maison, insieme a Giacolino Gillardi delle Cantine Ceretto, produttori piemontesi e importatori di Salon e Delamotte, e i sommelier Paolo Baracchino e Andrea Gori, quest’ultimo Ambassadeur du Champagne nel 2011. «Salon e Delamotte sono come due figlie» afferma Didier Depond. Tra le due, Delamotte è la primogenita: fondata nel 1760, è la quinta Maison di Champagne in ordine di anzianità. Risale, invece, al 1905 il primo anno di Salon, Blanc de Blancs Millesimato nato con l’idea di creare il miglior champagne del mondo per consumo personale.

Salon Champagne 1997Salon e Delamotte, Maison sorelle

Delamotte si trova a Le Mesnil-sur-Oger, Grand Cru della Côte de Blancs, a poca distanza dalla sorella Salon. Dal 1988 le due Maison sono riunite sotto lo stesso gruppo. In oltre 100 anni di storia, Salon è stato prodotto solo 37 volte: circa una vendemmia su tre. La commercializzazione ufficiale è iniziata negli anni Cinquanta, ma il mito è cresciuto sempre di più. L’attuale annata in commercio è la 2002 e le prossime, tutte prodotte in piccolissime quantità, saranno 2004, 2006, 2007 e 2008.

La migliore annata in Champagne

Un’anteprima: la 2008 si prospetta come un’annata eccezionale. «Che io ricordi» svela Didier Depond «è il più grande millesimo prodotto in Champagne». Saranno in tutto 10 mila bottiglie in formato Magnum. Ma passiamo finalmente alla degustazione. Se lo stile dello Champagne è rappresentato da freschezza, pulizia e piacevolezza, sono questi i caratteri che accomunano i 5 grandi Champagne degustati, tutti Chardonnay 100%.

Salon, Champagne Cuvée ‘S’ 2002

Il primo Millesimato Salon del XXI secolo ha un colore oro chiaro brillante e bollicine molto fini. Al naso colpisce per la varietà dei profumi, tra cui spiccano le note dolci della piccola pasticceria, del miele e dei fiori d’arancio, che ben si amalgamano alla freschezza e a una forte sapidità che si ritrova anche in bocca e sulle labbra. Questo vino ha tutta la vita davanti.

Delamotte, Champagne Blanc de Blancs Collection 1999

Un’annata molto calda e produttiva, da cui vini più strutturati e subito comprensibili. Dopo 16 anni rivela profumi evoluti d’incenso, ananas maturo e note balsamiche importanti. In bocca si percepisce tutta la mineralità del terreno da cui proviene. Ha una persistenza lunghissima.

Delamotte champagne 1970Salon, Champagne Cuvée ‘S’ 1997

«È il vino che preferisco bere oggi, è molto vicino alla perfezione» afferma Monsieur Didier Depond. Come dargli torto: il perlage è finissimo e persistente, il profumo racchiude un mazzo di fiori, poi arrivano le mandorle, prosegue la mela verde, e chiude su note balsamiche di eucalipto. «Questo champagne incarna la femminilità» conclude Depond.

Salon, Champagne Cuvée ‘S’ 1983

Una leggera ossidazione accompagna questo vino in cui è la frutta essiccata a raggiungere per prima le narici. In seguito, i profumi dolci di miele si integrano con la mineralità della pietra focaia e note esotiche e speziate. Frutto di un’annata molto difficile in Champagne, è corpulento e rotondo rispetto a tutti gli altri, ma non ha perso la freschezza.

Delamotte, Champagne Blanc de Blancs Collection 1970

Pas dosé, esprime tutta la purezza del terroir. Il colore oro brillante è il primo indizio che fa pensare a una longevità incredibile. Per Depond «questo vino è gioia e spontaneità. Né da intellettuali, né da meditazione, è uno Champagne fatto per essere bevuto». Al profumo gli anni si avvertono grazie alle note tostate, ai frutti canditi e una mineralità che lo distingue da tutti gli altri; ma è in bocca che esprime tutta la sua complessità e pienezza di gusto. Ne sono rimaste solo 700 Magnum.

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 15/12/2015

Leggi anche ...

Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino
Senza confini
Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino

Leggi tutto

Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”
Senza confini
Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”

Leggi tutto

La fine dei dazi cinesi basterà a rianimare il mercato del vino australiano?
Senza confini
La fine dei dazi cinesi basterà a rianimare il mercato del vino australiano?

Leggi tutto