Celebrities & drinks
Sempre più personaggi dello spettacolo si cimentano con la produzione di superalcolici. E alcuni sono davvero di ottima qualità, come il whisky di Bob Dylan o la tequila di George Clooney. E poi c’è la salutista Gwyneth Paltrow, che promuove bevande analcoliche alla cannabis.
Attori, cantanti, registi e altre star americane quando si concedono una pausa dalla vita mondana amano dedicarsi alla produzione di gin, bourbon, vodka e tequila. Ma sono tutti buoni?
Gli alcolici prodotti dai VIP messi a confronto. Quali sono i migliori?
Dal gin di Ryan Reynolds alla tequila di George Clooney, fino al bourbon di Matthew McConaughey e Bob Dylan: recentemente alcune riviste, tra cui Decanter, hanno assaggiato e stilato classifiche dei migliori alcolici prodotti dai VIP, tralasciando quelli più scadenti. A mettere d’accordo la maggior parte dei critici c’è l’attore Ryan Reynolds, che pare aver fatto un bel colpo con il marchio di gin Aviation, acquistato a prezzi stellari dalla multinazionale Diageo nell’agosto 2020. Ottime le recensioni anche per Wild Turkey Longbranch Kentucky Straight Bourbon di cui l’attore Matthew McConaughey è direttore creativo; promossa la Vodka Crystal Head creata e lanciata nel 2008 dalla star di Blues Brothers e Ghostbusters Dan Aykroyd.
Bob Dylan si cimenta con il whisky
A Bob Dylan, invece, non bastava essere un genio della musica e vincitore di un premio Nobel,e ha creato una gamma incredibilmente buona di whisky americani. “Grazie all’invecchiamento di sette anni in rovere americano”, scrive la rivista Vinepair, “Heaven’s Door Tennessee Bourbon di Bob Dylan è infinitamente più morbido e dolce dei toni ora ruvidi del cantante”.
Altri preferiscono la tequila
I degustatori, infine, hanno approvato molte produzioni stellate di tequila, come quella di George Clooney, che si distingue per aromaticità e delicatezza e che, con le sue note di agave da manuale, fiori e pepe è ideale per la miscelazione. Nella creazione di Ambhar Blanco, tequila dal carattere intenso, speziato e vegetale con una nota affumicata sul finale, c’è lo zampino di Chris Noth, meglio conosciuto come l’affascinate “Mr. Big” di Sex and the City. Un’altra tequila degna di nota è frutto dell’ingegno del cantante Nick Jonas e del designer di abbigliamento maschile John Varvatos: Villa One Añejo sprigiona note affumicate e di ananas con l’aggiunta di complessità e dolcezza date da un anno trascorso a invecchiare nelle botti.
Quella di Elon Musk vola in alto
E mentre la capsula Crew Dragon Resilience della SpaceX di Elon Musk ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, un altro prodotto del fondatore di Tesla sta volando in alto: è la sua Tequila. Uscita solo poche settimane fa, la Tesla Tequila (in origine doveva chiamarsi “Teslaquila”, ma la Denominazione di Origine della Tequila non ha approvato il nome) è andata sold out in pochissimo tempo. La bevanda è prodotta da Nosotros Tequila, un marchio di alcolici nel sud della California, si presenta in una bottiglia a forma di fulmine e costava $250 sul sito web di Tesla, ma ora viene venduta su eBay anche a $2.500 (CNN Business).
Bevande alla cannabis, Gwyneth Paltrow investe nel settore
Sebbene la marijuana sia ancora illegale in diverse parti del mondo, molte aziende stanno investendo sulle bevande alla cannabis in previsione di un mercato in forte espansione. L’attuale leader del settore è la piccola start-up californiana Cann, che produce toniche al gusto pompelmo-rosmarino o limone-lavanda con aggiunta di CBD (ovvero cannabidiolo, il principio attivo presente nella cannabis che ha effetti rilassanti e, a differenza del THC o tetraidrocannabinolo non è psicoattivo). A oggi, Cann ha venduto più di due milioni di lattine e può contare sul sostegno di molte persone dello spettacolo, tra cui l’attrice Gwyneth Paltrow.
L’alternativa sana all’alcol
Queste nuove bevande sono infatti viste come una sana alternativa all’alcol: pur provocando una simile risposta di leggerezza, non ci si deve preoccupare dei postumi della sbornia e del problema delle calorie di troppo. L’attrice, molto seguita sui social anche per essere una promotrice del vivere sano, afferma: «La cannabis è l’ingrediente del futuro». E la Paltrow potrebbe aver ragione, perché secondo la società di analisi Headset questo mercato negli Stati Uniti è in rapida crescita, tanto da aver raddoppiato le vendite negli ultimi due anni: da $4,2 milioni nel settembre 2018 hanno raggiunto $8,3 milioni il mese scorso (GreenEntrepreneur e CNBC).
Immagine in apertura da Vinepair.com
Tag: CNBC, CNN Business, Decanter, GreenEntrepeneur, Rassegna stampa internazionale, VinePairQuesta notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.
© Riproduzione riservata - 19/11/2020