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Cavit chiude l’anno con un bilancio in crescita del +29%

Cavit chiude l’anno con un bilancio in crescita del +29%

Nonostante la situazione complicata dall’emergenza Covid-19, Cavit raggiunge ottimi risultati con 271 milioni di euro di fatturato consolidato 2020/21 e un aumento del +29%. Buone le performance in Gdo, che compensano le criticità dell’Horeca. Boom di vendite del +25% in Usa e Canada.

Si conclude un anno straordinario per Cavit, la Cantina che riunisce oltre 5.250 viticoltori che rappresentano il 60% della superficie vitata del Trentino. Il fatturato consolidato 2020/21 del gruppo (chiuso a maggio 2021) ha raggiunto i 271 milioni di euro, registrando una crescita del +29% sullo scorso esercizio. Un risultato che può definirsi eccezionale perché portato a segno durante la situazione particolare generata dall’emergenza Covid-19 e ottenuto sia per la crescita organica sia per il consolidamento delle società di recente acquisizione. Al gruppo Cavit, Consorzio di secondo grado cui fanno capo 11 Cantine sociali trentine, appartengono oggi anche Cesarini Sforza, Casa Girelli e GLV (quest’ultima all’80%) acquisite a dicembre 2019, oltre alla tedesca Kessler Sekt (controllata al 50,1%).

Si rafforza la Posizione finanziaria netta

Anche la Posizione finanziaria netta – che indica il grado di copertura delle scadenze di natura finanziaria con la liquidità aziendale e i crediti finanziari – si rafforza attestandosi sui 38,3 milioni di euro al 31 maggio 2021, e tornando ai livelli pre-acquisizioni.
«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti», dichiara Lorenzo Libera, confermato alla presidenza a novembre per il secondo triennio, «che hanno garantito anche quest’anno buone remunerazioni dei vini conferiti dai soci viticoltori. In un periodo critico come quello che abbiamo vissuto, Cavit ha dimostrato quanto il suo ruolo sia cruciale per l’intera filiera vitivinicola trentina. Il nostro modello cooperativo, in questo momento più che mai prezioso, ha la missione di sostenere le Cantine sociali di primo grado e i viticoltori ad esse collegati a prescindere dalla situazione contingente».

Crescono le vendite in Gdo

Gli ottimi risultati dell’esercizio 2020/21 sono dovuti anche a un portfolio di prodotti estremamente diversificato e alla sua presenza nei vari canali di distribuzione, così come sui mercati esteri. La crescita delle vendite in Gdo, generato dagli stili di vita adottati nei periodi di lockdown e smart working diffuso, ha compensato le criticità del settore Horeca. Ottimi i risultati in Gdo, in particolare del Müller Thurgau. Nel canale Horeca si è distinto il Metodo Classico Trentodoc con la linea premium Altemasi che ha segnato il +27%. Le vendite degli spumanti Trentodoc Cesarini Sforza, presenti in entrambi i canali, sono aumentate del +30%.

I mercati stranieri

Ulteriore spinta arriva dai mercati internazionali, dove il gruppo realizza il 75% del proprio fatturato. Negli Stati Uniti e in Canada, considerate nel loro insieme, Cavit ha registrato la performance migliore, con il +25%. I consumatori nordamericani hanno premiato i marchi più consolidati, come Cavit. Buoni i risultati anche in Europa: Belgio, Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria e Russia, mentre Cina e Regno Unito sono state le piazze più critiche. In Asia, del resto, la perdita di fatturato generata dalle restrizioni causa Covid-19 non è stata compensata dal canale Gdo. Oltremanica la Brexit ha causato una contrazione della domanda oltre a difficoltà di natura logistica.

Cosa ci riserva il futuro

«In una situazione di forte incertezza», conclude il direttore generale Enrico Zanoni, «stiamo assistendo a un progressivo ritorno dei consumi al periodo pre-Covid, con un potenziale calo delle vendite nel canale della Grande Distribuzione che potrebbe avere ripercussioni sul prossimo esercizio. Grazie alla diversificazione e alla massa critica raggiunte dal gruppo, siamo convinti che continueremo a generare valore per i nostri associati in modo sostenibile in un’ottica di lungo periodo».

Foto di apertura: «Nonostante il momento critico, il modello operativo del gruppo Cavit è in grado di generare valore nel lungo periodo», così si sono espressi il presidente Lorenzo Libera e il direttore generale Enrico Zanoni alla presentazione del bilancio consolidato 2020/21

CAVIT
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© Riproduzione riservata - 22/12/2021

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