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Cantine Riunite & Civ: più forza al Lambrusco grazie all’impegno di tutti

11 Gennaio 2011 Civiltà del bere
Un gruppo solido che punta alla promozione delle etichette territoriali - Tra i suoi obiettivi: rispondere in modo preciso ai bisogni del mercato e diffondere cultura anche a livello locale Nel corso degli ultimi decenni la produzione enologica emiliana è stata protagonista di un interessante sviluppo qualitativo ed è riuscita ad affermarsi anche su molti mercati esteri. Un ruolo di fondamentale importanza per lo sviluppo vitivinicolo di questo territorio va attribuito al gruppo Cantine Riunite & Civ, che sta perseguendo una strategia di sviluppo anche in altre regioni italiane. «Abbiamo avviato un progetto strategico ben preciso», spiega Vanni Lusetti, direttore generale, «volto ad aumentare la nostra massa critica e allo stesso tempo a valorizzare l’originalità di una serie di marchi, ognuno dei quali collocato in uno specifico territorio produttivo». Cantine Riunite & Civ affonda le sue radici in un progetto lungo e complesso, le cui prime mosse si possono far risalire all’ottobre 2002, quando l’allora Cantine Riunite di Reggio Emilia acquistò da Seagram Italia, Cantine Maschio, specializzata nella produzione di Prosecco e vini varietali frizzanti del Veneto. La fusione tra Cantine Riunite e Civ ha successivamente dato vita a un polo produttivo leader nel segmento del Lambrusco, in grado di valorizzare la complementarietà tra il buon posizionamento detenuto da Cantine Riunite sul mercato statunitense e la forte presenza del Civ nella Gdo italiana. Fino ad arrivare al settembre 2008, quando Cantine Riunite & Civ ha acquistato le quote del Gruppo Italiano Vini rilevando le restanti quote dalle cooperative Cevico di Ravenna, Chiantigiane di Firenze, Gruppo Mezzacorona di Trento e Cantina sociale di Soave. Oggi questo gruppo si presenta sul mercato soprattutto come espressione dell’enologia emiliana, e anche come testimonianza di una volontà aggregativa che a partire dal dopoguerra è riuscita a trasformare tante piccole cantine di paese e migliaia di singoli produttori in una realtà economica e imprenditoriale di rilievo internazionale. Di conseguenza uno degli obiettivi strategici di Cantine Riunite & Civ resta la valorizzazione della tipologia di vino più tipicamente emiliana, ovvero il Lambrusco, che già dal 1960 ha trovato per esempio in Germania un suo importante mercato di sbocco. Fino ad arrivare al 1969, quando questo tipico vino emiliano è stato lanciato sul mercato statunitense grazie a un importante accordo stretto tra l’allora Cantine Riunite e Banfi. «Dalla fine degli anni Sessanta in poi il Lambrusco ha cominciato a ottenere un crescente successo all’estero», ricorda Vanni Lusetti, «e a conquistarsi una popolarità sempre maggiore anche sul mercato italiano. È un vino che, con il passare degli anni, è riuscito a non perdere il suo fascino e la sua attualità». L’etichetta che meglio rappresenta questo fenomeno di successo è il Lambrusco frizzante amabile, Igt Emilia, prodotto vinificando uve coltivate tra la media pianura e la bassa collina delle province di Reggio Emilia e Modena. «Si tratta di un vino da tutto pasto, con un bel profumo fresco e fruttato, che in bocca si presenta morbido e armonico. Lo vendiamo in una trentina di Paesi al mondo», afferma Vanni Lusetti, «e la versione amabile si dimostra particolarmente eclettica, consentendo perfetti abbinamenti gastronomici anche con cucine straniere culturalmente più lontane dalla nostra». Insomma, i successi fatti registrare da questo Lambrusco dimostrano in maniera esemplare che un gruppo cooperativo come Cantine Riunite & Civ può svolgere un ruolo insostituibile per promuovere una tipologia di vino e un territorio vitivinicolo nel mondo. «Negli anni Settanta», continua Vanni Lusetti, «il nostro Lambrusco amabile ha insegnato a bere vino a molti consumatori americani, e non solo, aprendo di fatto la strada anche a etichette con un posizionamento di prezzo più elevato». Cantine Riunite & Civ ha il merito di essere riuscita a creare un fenomeno di successo che fa leva sui principali punti di forza della cooperazione. «I risultati sono sempre raggiunti grazie al lavoro di migliaia di viticoltori nostri soci», spiega Vanni Lusetti, «che assicurano e garantiscono la fornitura di uva alle nostre cantine. Il successo del Lambrusco, tuttavia, è frutto non solo della qualità intrinseca del prodotto, ma anche del fatto di essere riusciti a utilizzare la vitivinicoltura del nostro territorio per dar vita a un prodotto che rispondesse a un preciso bisogno di mercato». Insomma, dietro a un’etichetta come il Lambrusco frizzante amabile, Igt Emilia di Riunite si nasconde la capacità del management del gruppo cooperativo di coinvolgere i viticoltori in un progetto condiviso, che abbia sempre il mercato come riferimento primario. E non è tutto. Per comprendere appieno il ruolo svolto sul territorio da un grande gruppo cooperativo come Cantine Riunite & Civ bisogna infatti andare oltre ai risultati commerciali ottenuti, e ragionare anche in termini di responsabilità sociale. «Una struttura cooperativa come la nostra», sottolinea Vanni Lusetti, «svolge un ruolo insostituibile sul territorio, garantendo sostenibilità economica nella produzione di prodotti tipici, e tutelando allo stesso tempo l’assetto naturalistico e ambientale delle aree vitate. Una sana cooperazione consente di dare continuità alla filiera vitivinicola, cercando di limitare il più possibile i problemi di ricambio generazionale». Senza dimenticare poi che un grande gruppo cooperativo come Cantine Riunite & Civ svolge anche un’importante funzione educativa e formativa nei confronti di tutto il settore vitivinicolo locale, con l’obbiettivo di valorizzare al meglio le potenzialità esistenti. Esemplare da questo punto di vista è il caso della Cantina Albinea Canali, acquistata da Cantine Riunite nel 2001, che produce una linea di Lambrusco d’alta gamma ottenuti vinificando con le più avanzate tecnologie di cantina uve selezionate nei vigneti più vocati delle rispettive aree. «Oggi Albinea Canali non rappresenta solo un centro d’eccellenza qualitativa», conclude, «ma anche un luogo di riferimento per la sperimentazione e la diffusione di moderne tecniche viticole ed enologiche». Cantine Riunite & Civ: anno di fondazione: 1950 viticoltori: 2.800 ettari vitati: 3.700 Via G. Brodolini, 24 - 42040 Campegine (Reggio Emilia) Tel 0522.90.57.11 E-mail comita@riunite.it - www.riunite.it

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