Cambi di poltrona: il punto sul settore del vino
Dallo storico passaggio di proprietà di Villa Bucci, pilastro nella storia del Verdicchio in Italia, ai nuovi presidenti delle Commissioni Ue di Agricoltura e Ambiente: gli avvicendamenti che interessano il comparto vitivinicolo italiano.
Storici passaggi di proprietà, avvicendamenti alla guida di consorzi e associazioni e due nomine nell’Europarlamento che interessano da vicino anche il vino italiano: facciamo il consueto punto sul settore prima della pausa estiva.
La famiglia Veronesi (Gruppo Oniverse) acquisisce Villa Bucci
La famiglia Veronesi, a capo del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia, di cui fa parte anche Signorvino), ha ufficialmente acquisito la proprietà di Villa Bucci, una delle realtà più illustri e storiche nel mondo del vino in Italia e all’estero e autentico pilastro nella storia del Verdicchio.
Il gruppo veneto Oniverse, fondato da Sandro Veronesi, ha scommesso da tempo sul vino e la prestigiosa cantina di Ostra Venere è la quinta realtà vitivinicola che ha acquisito dopo Tenimenti Leone (2015) nel Lazio, La Giuva (2023) in Valpolicella nella zona di Trezzolano in alta Val Squaranto e Podere Guardia Grande (2024) in Sardegna. Oggi, alla guida delle cantine in qualità di amministratore delegato c’è Federico Veronesi, figlio di Sandro.
Fondata da Ampelio Bucci, Villa Bucci ha contribuito all’evoluzione del Verdicchio garantendo a un vitigno autoctono di una zona quasi sconosciuta la fama di icona del vino bianco in Italia e nel mondo. Complessivamente sono 31 gli ettari vitati portati in dote: 25 vigneti di Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e sei ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella Doc del Rosso Piceno per una produzione totale di 150 mila bottiglie. Lo stesso Ampelio Bucci, anche dopo il passaggio di testimone, resterà in azienda come consigliere esterno, insieme a tutto lo storico staff che affiancherà la nuova gestione.
Veronika Vrecionová alla guida della Commissione Agricoltura dell’Ue
Sfuma la possibilità di vedere un italiano alla guida di Comagri, la Commissione agricoltura dell’Unione europea. L’Europarlamento ha infatti indicato per la presidenza la ceca Veronika Vrecionová. Esponente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei, una laurea in economia, Vrecionová compirà 59 anni a settembre e siede nel Parlamento europeo dal 2019.
Durante il suo mandato la neopresidente sarà chiamata a mettere mano negli intricati dossier che riguardano il settore del vino, dall’etichettatura unica europea agli Health warning.
Italiana sarà invece la guida della Commissione Ambiente: Antonio Decaro, eurodeputato del Pd ed ex sindaco di Bari, è stato infatti eletto dall’Eurocamera durante la sua prima sessione costitutiva. Si occuperà anche di sanità pubblica e sicurezza alimentare.
Marcello Vecchio nuovo presidente di Anag
Dopo un decennio, Paola Soldi lascia la presidenza Anag – Associazione nazionale assaggiatori grappa e acquaviti APS ETS. Al suo posto alla guida dell’associazione, fondata nel 1978 e oggi attiva in tutta Italia, il Consiglio Direttivo ha eletto Marcello Vecchio. Nella riunione del board sono rinnovate anche le cariche periferiche: il neopresidente sarà affiancato per il prossimo triennio dal vicepresidente Giancarlo Francione, dalla stessa Paola Soldi nel ruolo di tesoriera, dalla segretaria Mariarosa Gioda e dal direttore dei corsi Simone Furlani.
Rossella Macchia nuova presidente del Consorzio Roma Doc
Cambio ai vertici anche per il Consorzio Roma Doc. La nuova presidente, Rossella Macchia, prende il posto di Tullio Grassini (Galassini Viticoltore) che aveva guidato l’ente di tutela fin dalla sua fondazione. Imprenditrice e Donna del Vino, Rossella Macchia è laureata in Medicina. La sua svolta professionale coincide con la conoscenza di Felice Mergè, figura di riferimento nel settore vitivinicolo nazionale e guida dell’azienda Poggio Le Volpi, storica realtà enologica dei Castelli Romani, di cui Macchia diventa general manager. Il consiglio di amministrazione, insieme con la nuova guida, ha anche eletto i vicepresidenti Gabriele Gaffino (Cantina Gaffino) e Damiano Federici (Vinicola Federici).
Francesco Mazzei al terzo mandato alla guida del Consorzio Maremma
Il Consorzio tutela vini della Maremma Toscana ha rinnovato per il terzo mandato la presidenza a Francesco Mazzei, ceo di Marchesi Mazzei che annovera tra le sue aziende anche la Tenuta Belguardo. Fiorentino, classe 1959, Mazzei guida l’ente consortile dal 2018. Attualmente riveste la carica di presidente di Avito, importante associazione che riunisce 24 consorzi vitivinicoli della Toscana, i quali forniscono praticamente la totalità della produzione Dop e Igt regionale con oltre 1 miliardo di fatturato (11% di quello nazionale) ed è anche presidente dell’associazione L’Altra Toscana.
Il Consorzio di tutela della Maremma Toscana ha anche indicato la composizione del nuovo consiglio di amministrazione: escono Federica Mascheroni Stianti di Castelprile della Volpaia e Pericle Paciello di Rocca di Frassinello; Andrea Daldin, in rappresentanza di Tenuta Sassoregale-S.M.Tenimenti Pile Lamole Vistarenni e San Disdagio, sarà sostituito da Alessandro Marzotto. I nuovi consiglieri subentranti sono Edoardo Ventimiglia (Sassotondo) e Giuseppe Mantellassi di Fattoria Mantellassi.
Il Consorzio Oltrepò sostituisce i consiglieri dimissionari
Il Consorzio dell’Oltrepò Pavese ricompone i suoi ranghi dopo l’uscita di cinque consiglieri-imbottigliatori dal consiglio di amministrazione presieduto da Francesca Seralvo (Tenuta Mazzolino), eletta lo scorso mese di marzo. Le cinque aziende (Vinicola Decordi, Agricola Defilippi Fabbio, Azienda vitivinicola Vanzini, Società agricola Vercesi Nando e Maurizio e Losito e Guarini) avevano rivolto accuse di una gestione «poco trasparente» ai vertici consortili. A sostituire i fuoriusciti sono stati nominati Cristina Cerri Comi, quinta generazione alla guida della Tenuta Travaglino, Stefano Dacarro, titolare con la sorella dell’azienda La Travaglina di Santa Giuletta, Alessio Brandolini dell’omonima cantina di San Damiano al Colle, Edoardo Scanavino, enologo dell’azienda agricola Montelio, Stefano Torre, enologo di Monsupello.
Massimo Gianolli nuovo presidente di Rete Valpantena
Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance e presidente della cantina La Collina dei Ciliegi, è stato indicato come nuovo presidente di Rete Valpantena, aggregazione di imprese che punta a promuovere la valorizzazione e l’attività turistica ed enogastronomica nell’omonimo angolo vocato di Valpolicella.
Costituita nel 2022, Rete Valpantena ha tra i suoi soci fondatori grandi nomi del settore vinicolo e dell’ospitalità come Bertani (Angelini Wines), La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Costa Arènte (Le Tenute del Leone Alato), Società agricola Pernigo e Ripa della Volta. Da 5 aziende in due anni la rete è cresciuta arrivando a quota 12.
Ad affiancare il neoeletto presidente, che prende il posto di Ettore Nicoletto (ex ceo di Angelini Wines & Estate – Bertani) ci saranno Igor Boccardo, amministratore delegato del Gruppo Leone Alato, in qualità di vicepresidente e Giovanni Mantovani nominato direttore. Si rinnovano inoltre e si ampliano gli obiettivi dell’associazione: Rete Valpantena è diventata promotrice della nuova associazione, Rete Valpantena & Friends, strumento di promozione e agevolazione dell’aggregazione di micro-imprese, associazioni, consorzi, comuni e soggetti simpatizzanti, anche al di fuori del perimetro della Valpantena.
Foto di apertura: © A. Kazantceva – Unsplash
Tag: Anag, Antonio Decaro, Comagri, commissione ambiente Ue, Consorzio Maremma, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Roma Doc, Federico Veronesi, Francesco Mazzei, Marcello Vecchio, Massimo Gianolli, Rete Valpantena, Rossella Macchia, Sandro Veronesi, Veronika Vrecionová, Villa Bucci© Riproduzione riservata - 01/08/2024