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Cambi di poltrona: conferme, novità e riconoscimenti nel mondo del vino

Cambi di poltrona: conferme, novità e riconoscimenti nel mondo del vino

L’Oiv sceglie “l’avvocato del vino” John Barker come nuovo direttore generale. Le bollicine di Cantine Ferrari avranno la mano francese dello chef de cave Cyril Brun. I Consorzi di Valpolicella e Alto Adige sono per la continuità con Marchesini e Kofler. Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato elegge Vitaliano Maccario. Valentini e De Castris battezzati Cavalieri del lavoro.


Importanti avvicendamenti, conferme nel solco della continuità d’opera e illustri riconoscimenti. Facciamo il consueto punto periodico sul settore, mettendo in ordine le novità sulle cariche istituzionali e gettando uno sguardo sulle novità delle principali Cantine italiane. Con un doveroso omaggio ai vignaioli neonominati Cavalieri del lavoro.

cambi di poltrona

John Barker nuovo direttore dell’Oiv

Il cinquantaquattrenne neozelandese John Barker prenderà il posto dello spagnolo Pau Roca Blasco come nuovo direttore dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino (Oiv). Baker è stato eletto in occasione della 21esima assemblea generale dell’Oiv, chiusasi il 9 giugno a Jerez de la Frontera (Spagna). Inizierà il suo mandato a gennaio 2024, “anno internazionale della vite e del vino”, quando l’Oiv celebrerà il suo centenario.
Nato il 7 ottobre 1968, è laureato in legge, dottore di ricerca in legge e geografia e avvocato. Da oltre vent’anni si occupa di consulenza strategica internazionale per aziende e organizzazioni del settore alimentare e delle bevande, in particolare del vino. Dal 2009 al 2012 Baker ha presieduto la Commissione Diritto ed Economia dell’Oiv per poi assumere il ruolo di vicepresidente fino al 2014. Dopo essersi candidato alla carica di direttore generale, nel 2018, ha continuato il suo lavoro come riconosciuto esperto e giurista del vino.
«Credo che sia essenziale per il settore vitivinicolo globale avere un’organizzazione internazionale moderna, efficace e rappresentativa, e non vedo l’ora di lavorare insieme sulle opportunità e le sfide che il nostro settore deve affrontare, come l’economia digitale, il cambiamento climatico e il ruolo del vino nella società»

Ferrari: fine dell’era Ruben Larentis, arriva Cyril Brun

Il francese Cyril Brun, chef de cave di Charles Heidsieck fino alla fine di aprile, prende le redini della Maison spumantistica trentina Ferrari. Raccoglie la pesantissima eredità di Ruben Larentis. Entrato in Ferrari come enologo nel 1986 accanto a Mauro Lunelli, Larentis ha dato fondamentale impulso all’eccellenza delle bollicine trentine e ha mietuto riconoscimenti nazionali e internazionali. Un lavoro consacrato nel 2019 con il Lifetime Achievement Award dalla giuria dello Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Grande talento e un curriculum di assoluto prestigio quello di Brun. Dopo aver lavorato fianco a fianco con Dominique Demarville nel team enologico di Veuve-Clicquot, è stato scelto come chef de cave di Charles Heidsieck nel febbraio 2015. In otto anni ha dato nuovo impulso alla Maison di Reims e fatto rivivere l’iconica cuvée Champagne Charlie.

Consorzio Amarone: Marchesini rieletto

Ancora per un triennio alla guida del Consorzio per la Tutela dei Vini della Valpolicella. Christian Marchesini, titolare dell’azienda agricola Monte Gradella a Fumane di Valpolicella, è stato confermato all’unanimità alla presidenza del consorzio di tutela della denominazione.
Il neoeletto Cda, nella sua prima riunione, ha espresso anche i nomi dei vicepresidenti: Mauro Bustaggi di Corte Figaretto e Andrea Lonardi di Angelini Wines and Estates, anch’essi eletti all’unanimità. Marchesini, consigliere dal 2005 al 2012, presidente fino al 2016 e rieletto anche nel 2020, ha indicato le direttrici del suo nuovo impegno: «Sostenibilità, cambiamento climatico, monitoraggio costante dell’evoluzione del mercato nazionale e internazionale oltre che del consumatore. Ci attendono nuovi scenari sfidanti per la Valpolicella a partire dal consolidamento della transizione green, che oggi incide per il 33% sul totale degli ettari vitati». Tra gli obiettivi anche la modifica dello Statuto del Consorzio per adeguarlo aprendo alla partecipazione attiva del Gruppo Giovani, primo in Italia in seno a un Consorzio, «per un confronto sull’interpretazione della Valpolicella di domani».

Consorzio Alto Adige: Kofler confermato 

Sceglie la continuità anche il Consorzio Vini Alto Adige, che per il prossimo triennio ha confermato alla guida Andreas Kofler, presidente della Cantina Kurtatsch.  Al suo fianco in qualità di vicepresidente, riconfermato Martin Foradori della Tenuta Hofstätter di Termeno. Prosegue dunque sul solco già tracciato l’impegno sui grandi temi per il futuro, come la certificazione di sostenibilità Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata).
«Un’attenzione particolare è rivolta a una coerente implementazione dell’Agenda del Vino Alto Adige 2030, che ci indica la via verso un futuro sostenibile lungo tutta la catena di creazione del valore. Vogliamo garantire ai consumatori non solo la qualità del nostro prodotto, ma anche quella della produzione», ha dichiarato Kofler. Tra gli obiettivi anche la realizzazione dell’ambizioso progetto legato alla zonazione, pronto alla concretizzazione dopo un lavoro preliminare durato anni. In fase di realizzazione il progetto della nuova sede del Consorzio Vini Alto Adige, nella quale troverà una nuova casa l’intero settore vitivinicolo altoatesino.

Cambio di guida al Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato

Avvicendamento in sella al Consorzio Barbera d’Asti evini del Monferrato. Nella riunione del 29 maggio l’Assemblea dei soci ha decretato l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. La presidenza è stata affidata a Vitaliano Maccario (della Cantina Pico Maccario). Sarà affiancato dai vicepresidenti Lorenzo Giordano (Vinchio Vaglio) e Filippo Mobrici (presidente uscente e guida di Bersano Vini).
«Il focus del mio mandato sarà dare continuità all’ottimo lavoro portato avanti fino ad ora dal presidente uscente», ha rimarcato Maccario. «Sarà fondamentale dare ancora più impulso a ciò che è stato fatto nell’ambito della ricerca scientifica, sulla Barbera e sui vari vitigni della denominazione». Fondato nel 1946, il Consorzio abbraccia 13 denominazioni e conta più di 400 aziende associate.

Valentini e De Castris nominati Cavalieri del Lavoro

La schiera degli imprenditori enoici e dei vignaioli insigniti del titolo di Cavaliere del Lavoro, un elenco che comprende nomi che hanno fatto la storia vitivinicola italiana, da Piero Antinori a Bruno Ceretto, da Arnaldo Caprai a Franco Argiolas, si arricchisce di altri due rappresentanti d’eccezione. Tra i 25 nuovi nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il primo giugno c’erano anche Francesco Paolo Valentini e Piernicola Leone De Castris. Ormai leggendario artigiano del vino naturale abruzzese, capace di dar vita a vini di impareggiabile qualità e longevità limitati per scelta a una produzione di appena 50 mila bottiglie l’anno, Valentini amministra dal 1980 l’azienda vitivinicola di famiglia a Loreto Aprutino coi suoi 70 ettari vitati e destinati alla coltivazione di Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. Piernicola Leone de Castris (Lecce), la cui cantina di famiglia è una
De Castris guida la storica Leone De Castris, nome d’eccellenza della viticoltura pugliese, fondata a Salice Salentino nel 1665. Presente sul mercato con le proprie etichette sin dal 1925, oggi l’azienda è tra le realtà più solide della viticoltura del Meridione, con 2,5 milioni di bottiglie prodotte ogni anno.

Foto di apertura: © A. Krasnikova – Pexels

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© Riproduzione riservata - 23/06/2023

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