Cambi di poltrona: anno nuovo e nuove nomine nel mondo del vino

Cambi di poltrona: anno nuovo e nuove nomine nel mondo del vino

La struttura direttiva di Terre di Cevico, il nuovo volto del Consorzio Doc delle Venezie, del Consorzio Vini Piceni e la conferma di Ettore Prandini in Coldiretti. Ma anche la svolta giovane di Ornellaia e il cambiamento all’insegna della continuità a Castello di Meleto.

Coldiretti nel segno della continuità, Ornellaia con un’anima giovane, il rinnovato board e l’anima cooperativa di Cevico, una nuova guida per il Consorzio di tutela della Doc delle Venezie e il Consorzio Vini Piceni e il cambio alla presidenza del Castello di Meleto: il 2024 si apre con numerosi avvicendamenti sul palcoscenico del vino e dell’agroalimentare italiano. Facciamo il consueto punto sul giro di poltrone.

Stefano Sequino a capo del Consorzio Doc delle Venezie

Il Consorzio di tutela vini Doc delle Venezie – denominazione che riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento – ha nominato Stefano Sequino come nuovo direttore. Nato a Tivoli, millesimo 1978, Sequino ha lavorato presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e ricoperto la carica di responsabile del settore vitivinicolo presso Confcooperative.
Tra i primi obiettivi fissati dalla nuova guida del Consorzio, c’è quello di dare impulso alle attività di promozione sposando la visibilità internazionale con le politiche di fidelizzazione del mercato domestico, che ad oggi assorbe circa il 5% del consumo totale.
«Mi impegnerò», ha promesso Sequino, «a dare il mio contributo per un progetto particolarmente importante, per le dimensioni economiche oltre che territoriali, per la straordinaria capacità di proiezione della Doc delle Venezie nei mercati esteri, un’autentica ambasciatrice dell’Italia nel mondo, che diventa veicolo di uno stile versatile e accessibile che ritengo debba trovare maggiore spazio anche nella propria terra d’origine».

Rinnovo al vertice per Consorzio Vini Piceni

Cambia board e presidenza anche il Consorzio Vini Piceni, realtà associativa nata nel 2002 che oggi conta 57 soci (con 700 viticoltori coinvolti) e annovera la Docg Offida, e tre Doc: Rosso Piceno, Falerio e Terre di Offida. Simone Capecci, anni 52, titolare della Cantina omonima sita in Ripatransone, succede alla guida del Consorzio a Giorgio Savini, che ha svolto il medesimo incarico per due mandati. Del rinnovato Consiglio di amministrazione fanno parte: Marianna Velenosi (Velenosi), Giovanni Vagnoni (Le Caniette), Adriano Lorenzi (Collevite), Quinto Fausti (Tenuta De Angelis), Stefano Acciarri (Cantina Sociale dei Colli Ripani), Francesca Pantaleone (Azienda agricola Pantaleone), Andrea Carfagna (Terre Cortesi Moncaro), Michele Di Ruscio (Terra Fageto), Emanuele Colletta (Clara Marcelli), Simone Capecci (Cantina Simone Capecci). «Vorrei trascinare tutti nel mio sogno di dare forza e riconoscibilità al nostro territorio dal quale, ricordo, proviene quasi il 60 % della produzione viticola regionale», ha detto Capecci. Tra i progetti in cantiere l’istituzione di una “banca del vino”, «una sorta di caveau dove conservare e catalogare le bottiglie delle annate delle nostre Doc e Docg al fine di non disperdere un capitale dal valore simbolico immenso». «Occorrerà anche una riflessione sui nostri disciplinari», ha aggiunto il neopresidente, «in particolare in quelli che contengono il vitigno autoctono Pecorino e per il nostro Rosso Piceno, salito alle cronache per la questione “Montepulciano” in etichetta, principio che abbiamo intenzione di difendere fino in fondo».

Franco Donati alla presidenza di Terre di Cevico

Dal 2 gennaio anche Terre di Cevico – che ha completato la transizione da consorzio a cooperativa di primo grado attraverso l’incorporazione di Le Romagnole, Romagnole Due, Winex, Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane (ne abbiamo parlato qui) – ha un nuovo presidente. Franco Donati è stato infatti eletto dal rinnovato Consiglio di amministrazione subentrando così a Marco Nannetti, in carica dal 2017. Donati, classe 1963, è stato presidente della cooperativa Le Romagnole dal 2020 con i suoi 1037 soci distribuiti nell’areale ravennate. Vicepresidente di Terre Cevico dallo stesso anno, è viticoltore di professione con una tradizione familiare di lunga data a Bagnacavallo (Ravenna).

Ettore Prandini resta in sella a Coldiretti

Sceglie la continuità Coldiretti con la conferma di Ettore Prandini, 51 anni, alla carica di presidente nazionale. Eletto la prima volta il 7 novembre 2018, Prandini ha ricoperto in precedenza analoghe cariche a Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia. Attualmente è anche presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare, oltre a guidare un’azienda di bovini da latte e l’impresa vitivinicola Perla del Garda con la sorella Giovanna.
Il comandamento di Prandini è «sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale». L’obiettivo per i prossimi cinque anni, ha proseguito, è «raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso made in Italy sulle tavole mondiali».

Nuovo “team tecnico” under 40 per Ornellaia

Ornellaia, perla di Bolgheri di proprietà della famiglia Frescobaldi dal 2002, ha concluso il riassetto del suo team tecnico. La squadra, italianissima, under 40 ma già con un vasto bagaglio di esperienze internazionali alle spalle, si completa con la scelta di Denise Cosentino come nuova enologa. Dopo le esperienze in Toscana, a Bordeaux (Pauillac), in Germania e in Nuova Zelanda, Cosentino ha rivestito un ruolo di primo piano all’interno dell’azienda cinese Long Dai, che fa capo a Rothschild dei Domaines Barons de Rothschild (Chateau Lafite): calabrese e classe 1987, renderà il posto di Olga Fusari accanto a Gaia Cinnirella, enologa di Masseto, e Marco Balsimelli, fresco di nomina a direttore di produzione e successore di Axel Heinz.
«L’entrata di queste due nuove figure tecniche ci stimola sempre di più», è l’investitura data da Lamberto Frescobaldi, presidente dei Marchesi Frescobaldi. «Balsimelli, arriva dopo 17 anni di lavoro a Bordeaux, dove viveva con la famiglia e rientra in Italia con il nuovo incarico ad Ornellaia. Denise Cosentino, che ha maturato studi a Bordeaux e negli ultimi anni, ha sviluppato una carriera in ascesa in Cina, è una donna forte e determinata. Lo ha dimostrato anche attraversando tutto il periodo del Covid in un Paese che si è rivelato tra i più problematici in materia. Siamo finalmente felici di annunciare la nuova squadra che andrà ad unirsi agli storici membri della casa bolgherese».

Stefano Ilari nuovo presidente di Castello di Meleto

Da Bolgheri a una delle aziende simbolo del Chianti Classico. Stefano Ilari è il nuovo presidente di Castello di Meleto di Gaiole in Chianti (Siena). Già vicepresidente nel precedente triennio, Ilari succede a Lucia Pasquini.
Estesa su 130 ettari di vigneto, 5 cru e più di 800 ettari di boschi Castello di Meleto rappresenta una realtà di riferimento del distretto viticolo sul tema del biologico, ma anche una destinazione enoturistica grazie alla presenza dell’agriturismo e di sistemazioni nell’antico Castello, in Canonica e nel Borgo Medievale. Non a caso di green e ospitalità parlano anche gli obiettivi del prossimo futuro. «Abbiamo lavorato per valorizzare il terroir con la zonazione e l’individuazione dei cru, allo sviluppo dell’attività turistica, al recupero di un territorio splendido. Ora lo sguardo è rivolto al futuro con nuovi progetti, primi fra tutti la ristrutturazione della cantina (i cui lavori termineranno a luglio, nda) e la creazione della suite nella torre del Castello».

Foto di apertura: © Jo_Johnston – Pexels

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© Riproduzione riservata - 26/01/2024

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