Cà du Ferrà rilancia lo storico vitigno Ruzzese. Al Vinitaly debutta il passito Diciassettemaggio

Cà du Ferrà rilancia lo storico vitigno Ruzzese. Al Vinitaly debutta il passito Diciassettemaggio

Al salone veronese Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta raccontano il loro ambizioso progetto di recupero dell’antica uva a bacca bianca ligure. Appuntamento in fiera nello spazio FIVI, padiglione 8, area D8/D9, desk 3.

Segni particolari? Può essere considerato il precursore dello Sciacchetrà delle Cinque Terre e nel Cinquecento era uno dei vini preferiti da Papa Paolo III Farnese. Parliamo del Ruzzese, antico vitigno a bacca bianca ligure caduto nell’oblio dopo l’invasione della fillossera e oggi riportato alla luce grazie all’impegno di una giovane, ma già affermata realtà di Bonassola, Cà du Ferrà.

A Vinitaly le prime bottiglie in assaggio

I protagonisti di quest’avventura sono il titolare Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta, suo compagno nella vita e nel lavoro,che hanno deciso di investire nel recupero di questa storica varietà a bacca bianca intraprendendo un progetto sostenuto da Coldiretti La Spezia, Regione Liguria e Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino. A Vinitaly tutto è pronto per l’assaggio delle prime bottiglie del Diciassettemaggio, il loro passito bianco Liguria di Levante IGP, al debutto assoluto con l’annata 2020.

Giuseppe Luciano Aieta e Davide Zoppi nella loro cantina

Una storia incredibile, dalla gloria all’oblio

«Tutto è cominciato ormai otto anni fa quasi per caso», racconta il produttore Davide Zoppi. «Desiderosi di conoscere il passato della viticoltura costiera della Liguria, io e Giuseppe decidiamo di partecipare ad un convegno sui vitigni “dimenticati” a Vernazza. Veniamo a conoscenza di questa cultivar unica nel suo genere e sconosciuta ai più. Subito ci innamoriamo della sua storia incredibile e decidiamo di farla diventare anche la nostra».
La diffusione del Ruzzese risale al VI secolo d.C.
«Dalle tavole dei contadini liguri ben presto, grazie alle sue qualità organolettiche, si fa largo verso lo Stato Pontificio raggiungendo anche la mensa papale», precisa Davide Zoppi. «Si narra infatti che fosse molto apprezzato da Papa Paolo III Farnese, in carica dal 1534 al 1549, e che il suo bottigliere Sante Lancerio, sommelier ante litteram, lo considerasse uno dei migliori vini che l’Italia enoica potesse offrire a quel tempo». La fama di questo vino, vinificato come un passito, durerà per ben 400 anni, fino all’arrivo della fillossera che spazzerà via la quasi totalità dei vigneti.

Dalle ricerche scientifiche alle prime barbatelle

Nel 2007 la Regione Liguria decide di coinvolgere il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino e l’Istituto Nazionale di Protezione Sostenibile della Vite per effettuare delle ricerche sui vitigni storici della Liguria. «Gran parte del merito va al Prof. Franco Mannini e alla Prof.ssa Anna Schneider che, come due talent scout, hanno perlustrato tutto il territorio da Ponente a Levante, dal mare ai monti, fino ad imbattersi, nel comune di Arcola, in una misteriosa pianta madre, con un ceppo importante. Una volta estratta la sequenza genetica, è stato chiaro che si trattava proprio dello storico Ruzzese che stavano cercando».
Si arriva così al 2015, quando Davide e Giuseppe decidono di piantare le prime 77 barbatelle di Ruzzese, che nei cinque anni successivi diventeranno 1.500, fino a ricoprire cinque terrazze a sbalzo sul mare nella zona dei piani di Cà du Ferrà a Bonassola, dove crescono le uve che danno corpo ai vini più pregiati dell’azienda.

Cà du Ferrà
I grappoli del Ruzzese sono spargoli, con acini piccoli e dalla buccia corposa, a scapito della polpa

2020: la prima vendemmia in produzione

Le piante di Ruzzese sono esposte a sud e godono quindi del sole in fronte tutto il giorno. I grappoli sono spargoli, con acini piccoli e dalla buccia corposa, a scapito della polpa; una caratteristica che rende il Ruzzese molto interessante dal punto di vista fermentativo, ad esempio per ottenere ottimi passiti. Inoltre non soffre la siccità e mantiene un’acidità notevole che modula e impreziosisce il sorso. La prima annata raccolta è stata la 2020. Dopo la vendemmia tardiva, i grappoli sono stati disposti manualmente sopra cassette di frutta e lasciati appassire per circa due mesi e mezzo, da fine settembre a fine novembre. Si è proceduto poi con la sgranatura manuale e la vinificazione in bianco, a partire dai primi giorni di dicembre.

La bottiglia del Diciassettemaggio è stata intinta nella vernice turchese: Pantone turchese pastello 6034

L’omaggio a Giuseppe e alla storia

Il risultato sono solo poche centinaia di bottiglie per un vino passito profumatissimo, morbido e avvolgente, che mantiene una beva agile e sbarazzina, a dispetto del suo grado alcolico intorno ai 14% vol. Il nome scelto per questa nuova etichetta è Diciassettemaggio. Una data tutt’altro che casuale: si tratta infatti del giorno di nascita di Giuseppe Luciano Aieta. «Cosa c’è di più personale del compleanno?», commenta Davide Zoppi. «Questo vino è un omaggio a Giuseppe ma anche alla storia del Ruzzese. Le date, i numeri hanno forgiato i secoli, ed è proprio ripescando nei secoli passati che abbiamo recuperato e ridato alla luce questo vitigno ligure unico».

Il packaging turchese

Proporre un vino antico in una veste contemporanea. È stata questa la mission di Cà du Ferrà. La bottiglia è stata intinta nella vernice turchese: Pantone turchese pastello 6034. La stessa sorte è toccata anche alla scatola che la contiene, così come al libretto illustrativo che racconta la storia e caratteristiche del vino Ruzzese.
«Spogliato di altri significati, ogni singolo oggetto appare come avvolto in una nuvola turchese che identifica, in un unico sguardo, storia e identità di un vino che, grazie a Cà du Ferrà, torna finalmente protagonista», conclude Davide.

L’appuntamento al Vinitaly è nel Padiglione 8, all’interno dello spazio riservato ai produttori FIVI, area D8/D9, desk 3.

Foto di apertura: sono 1.500 le barbatelle di Ruzzese piantate da Cà du Ferrà tra il 2015 e il 2020

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© Riproduzione riservata - 31/03/2023

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