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Bortolomiol: Il futuro comincia in vigna

Bortolomiol: Il futuro comincia in vigna

Con il Prosecco Superiore Ius Naturae l’azienda di Valdobbiadene ha ottenuto l’Environmental product declaration, l’unica certificazione di sostenibilità ambientale attualmente valida a livello internazionale. Il 2021 segna anche il lancio della seconda edizione della limited edition Rive 70th Anniversary.

La produzione biologica? Un punto di partenza e non di arrivo. È la prospettiva di Bortolomiol, storica azienda di Valdobbiadene, nel cuore delle colline trevigiane Patrimonio Unesco, che da molti anni porta avanti un percorso di sostenibilità ambientale e sociale, con uno sguardo sempre più globale.

L’Environmental product declaration

«L’anno scorso il nostro Prosecco Superiore Ius Naturae ha ottenuto l’Environmental product declaration da parte dell’International EPD System», spiega Elvira Bortolomiol, che guida l’azienda di famiglia con le sorelle Maria Elena, Luisa e Giuliana e dallo scorso luglio è presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. «Si tratta dell’unica certificazione di sostenibilità ambientale attualmente valida a livello internazionale ed è la prima di questo tipo per il “prodotto vino”. Con questo riconoscimento aggiungiamo un importante tassello al nostro progetto ambientale, ma l’impegno non si ferma qui: abbiamo già avviato il lavoro per certificare l’intera azienda e la sua produzione».

L’impegno ambientale

Per Bortolomiol la biodiversità e la cura del paesaggio sono da sempre due aspetti chiave. Nel 2011 la Cantina ha introdotto il protocollo Green Mark, un disciplinare interno che, attraverso una serie di indicazioni tecniche a cui anche i conferitori si devono attenere, mira a una gestione delle vigne capace di garantire il minimo impatto sull’ambiente, permettendo al tempo stesso il miglioramento qualitativo dei prodotti. In particolare il vigneto dello Ius Naturae si trova all’interno del Parco della Filandetta, dove la famiglia Bortolomiol ha recuperato una filanda dei primi del Novecento e ha creato la Wine & art farm, ed è certificato biologico.

Monitoraggio del processo produttivo

«L’Environmental product è il risultato di un inter cominciato nel 2018 in collaborazione con Indaco2, una società spin-off dell’Università di Siena, e ruota attorno all’acronimo LCA, ovvero Life cycle assessment, un’analisi del ciclo di vita dei vini aziendali». Si tratta di un monitoraggio completo del processo produttivo, dalla gestione del vigneto fino allo smaltimento dei materiali di confezionamento, normato dagli standard ISO14040-44 e riconosciuto a livello internazionale.

Il calcolo dell’impronta carbonica

Tra gli indicatori calcolati dalla dichiarazione ambientale di prodotto predisposta sulla base dell’LCA, una particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno del riscaldamento globale a partire dal monitoraggio della cosiddetta carbon footprint, l’impronta carbonica, che individua la quantità di gas serra emessa direttamente e indirettamente nell’atmosfera durante la filiera produttiva. «Nel caso della bottiglia da 0,75 cl di Ius Naturae, il valore è di 1,54 kg CO2 eq, pari al 22% in meno rispetto alla media internazionale. E va anche detto che l’impronta carbonica viene comunque ampiamente compensata dalla presenza di un terreno boschivo di oltre 3 ettari che tuteliamo nei pressi del Monte Cesen», precisa Elvira Bortolomiol.

Ius Naturae, Brut e Millesimato

Il Prosecco Superiore Docg Ius Naturae viene prodotto in versione Brut e Millesimato. «Mio padre Giuliano è stato il pioniere del Prosecco in versione Brut. Da instancabile sperimentatore qual era, fu il primo a produrlo nel lontano 1960. L’adozione di questo dosaggio è quindi un omaggio alla tradizione di famiglia, ma al tempo stesso guarda a un modello di consumo più internazionale, che preferisce un residuo zuccherino più contenuto». La scelta del Millesimato, invece, punta a “immortalare” le peculiarità di ciascuna vendemmia, anno dopo anno. «In fondo è proprio questo lo ius naturae: il diritto della natura che precede e domina ogni legge e volontà da parte dell’uomo». Questa bollicina energica, dal colore giallo paglierino vivo e dal perlage fine e persistente, presenta un bouquet a tratti austero, con note fragranti di frutta a polpa bianca, fiori di mandorlo, un accenno minerale e di miele di acacia.  La stessa vibrante freschezza si ritrova al palato, dove la dolcezza è controllata e la sapidità conferisce solidità e vigore aromatico.

La bottiglia dello Ius Naturae © Mionetto

Rive 70th Anniversary, la nuova edizione

Il 2021 ha segnato anche l’uscita della seconda edizione del Rive 70th Anniversary, tributo al capostipite Giuliano Bortolomiol che nel 1949 ha fondato la moderna Cantina. «Nostro padre ci ha lasciato una grande eredità e non c’è giorno in cui i suoi insegnamenti non si rivelino utili nel nostro lavoro quotidiano in azienda». Nel 2019 Bortolomiol ha presentato la limited edition 70th Anniversary del Rive Santo Stefano; oggi è la volta del Rive di Col San Martino Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, lanciato a ottobre in sole 8 mila bottiglie numerate.

Il terroir del Col San Martino

«Dopo una sistemazione che ha richiesto molti anni di lavoro, abbiamo finalmente riportato in produzione un vigneto di oltre 70 anni che letteralmente si arrampica sul Col San Martino. L’appezzamento si trova nel comune di Farra di Soligo, all’interno di un bosco, e gode di una perfetta esposizione solare». I ripidi pendii, dove la vigna non può che essere lavorata a mano, rendono la vendemmia davvero eroica. Il millesimo 2020 è il frutto di un prolungato riposo sui lieviti. Il dosaggio zuccherino è pressoché vicino allo zero (Extra Brut), per sottolineare le caratteristiche estreme del terroir.

Note di degustazione

Di colore giallo paglierino scarico con marcati riflessi verdognoli, il 70th Anniversary Rive di Col San Martino ha un perlage fine, con schiuma molto persistente. Il profilo olfattivo richiama sensazioni fruttate, con note lievemente agrumate di cedro e limetta, ma anche sfumature minerali di pietra focaia e sabbia marina. In bocca la bollicina è fruttata, con sentori di mela verde, pera croccante e spezie mediterranee. Il corpo è setoso, con un finale piacevolmente secco.

La bottiglia del Rive 70th Anniversary © Mionetto

Il packaging

Per sottolineare l’importanza e la complessità di questo spumante, è stata creata un’etichetta d’argento, che riprende la grafica del 70th Anniversary Rive Santo Stefano (lanciato nel 2019 con un label dorato). «Il packaging del Rive di Col San Martino include anche un bindello che racconta la storia di questo vino e la passione e l’energia che lo hanno portato alla luce», conclude Elvira Bortolomiol.

Foto di apertura: la vendemmia tra i filari del Parco della Filandetta, a conduzione bio

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Realizzato in collaborazione con Bortolomiol.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2021. Acquista

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© Riproduzione riservata - 02/01/2022

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