Bordeaux ai cinesi. Il primo Grand Cru venduto a un investitore di Hong Kong
Château Le Bon Pasteur (Pomerol) è il primo grand cru che viene acquistato da un investitore cinese. Sutong Pan – questo il suo nome – presidente della Goldin Financial Holdings di Hong Kong e del Tianjin Goldin Metropolitan Polo Club, ha comprato dal noto winemaker Michel Rolland la tenuta di 7 ettari di vigneto allevati a Merlot (80%) e Cabernet Franc (20%). La transazione comprenderebbe anche altri due poderi di proprietà della famiglia Rolland: Château Rolland-Maillet a St. Émilion e Château Bertineau St. Vincent a Lalande Pomerol, per un totale di 16 ettari.
CAPITALI ORIENTALI TRA I VIGNETI D’OLTRALPE – Il legame enologico tra Asia e Francia è forte più che mai, con i capitali orientali che approdano sempre più spesso tra i vigneti d’Oltralpe. Attualmente ci sono 50 Châteaux a Bordeaux di proprietà cinese e taiwanese, ma si prevede che questa cifra andrà ancora ad aumentare. Risale a circa due settimane fa la notizia che Andrew e Melody Kuk, una coppia di 30 anni di Hong Kong che lavorano nel mondo della finanza, hanno comprato per 8 milioni di euro (secondo la rivista britannica Decanter), Château La Commanderie a Pomerol. Mentre all’inizio del mese scorso, Château La Fleur Jonquet nel Graves, Château Patarabet a St. Émilion, Château l’Enclos a Sainte Foy la Grande e Château de Pic a Cadillac sono stati tutti venduti a investitori asiatici.
UNA GOCCIA NELL’OCEANO – «I proprietari bordolesi, ormai, accolgono senza grandi resistenze questo flusso di investimenti orientali», racconta a Decanter Maxwell-Storrie-Baynes, uno dei maggiori agenti immobiliari di Bordeaux, affiliato al Christie’s International Real Estate. «Se, infatti, gli ettari totali a vigneto del Bordeaux sono circa 120 mila, i proprietari cinesi rappresentano solo lo 0,5% degli oltre 8 mila Châteaux del territorio».
Tag: Bordeaux, Château Le Bon Pasteur, investitori cinesi, Pomerol© Riproduzione riservata - 05/06/2013