Bollicine italiane all’estero: le performance dell’Asti e del Franciacorta
Tra le esportazioni di vino italiano all’estero, il Prosecco fa indubbiamente la parte del leone. Ma nei calici di consumatori statunitensi, inglesi, russi, australiani, oppure svizzeri, solo per citarne alcuni, non mancano altre bollicine italiane spesso trascurate in patria. Un esempio su tutti: l’Asti Spumante
Per approfondimenti: The drinks business, The Drop, Wine Enthusiast, Decanter e Vinum
“Asti la vista, baby”. È il gioco di parole, forse non tra i più riusciti, con cui la rivista inglese The drinks business saluta l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti. Secondo la giornalista Arabella Mileham non si tratta di un arrivederci, ma di un bentrovato rivolto a prodotti che meritano di essere presi maggiormente in considerazione nonostante siano stati “oscurati dall’onnipotente Prosecco”.
L’Asti e il Moscato meritano attenzione
Sulla stessa rivista, l’autrice dell’articolo si sofferma sui due storici vini piemontesi e su come gli associati del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg stiano agendo per migliorare la reputazione dei loro prodotti delicati e aromatici ampliando la gamma per attrarre nuovi consumatori e lavorando per aumentare l’impegno nel campo della sostenibilità. Queste attenzioni contribuiranno nei prossimi anni ad alzare ulteriormente l’asticella in termini di ricerca della qualità. Intanto i mercati esteri, su tutti quello statunitense, vanno sempre più alla ricerca delle varie declinazioni di Moscato.
Il Moscato che piace alle star e stimola abbinamenti arditi
D’altronde, come scrive il magazine The Drop, le dolci bollicine italiane sono state per molto tempo tra le preferite delle star dei reality show come Real Housewives e dei rapper. Tra questi ultimi c’è Drake, che nel brano Do it Now canta di aver ordinato “aragosta e gamberi e un bicchiere di Moscato”. Anche per via di queste mode e citazioni, sono molti i produttori del resto del mondo che hanno scelto di investire sull’aromatico Moscato.
«La produzione è aumentata in luoghi come l’Australia e gli Usa, (…) ma impallidisce di fronte al gusto dei vini piemontesi”», afferma l’autrice dell’articolo Janice Williams.
In particolare, il Moscato d’Asti Docg piace per i profumi tipici, l’equilibrio tra dolcezza e acidità. Sono apprezzati anche il basso grado alcolico, i prezzi contenuti e, soprattutto, la grande versatilità negli abbinamenti. Soprattutto all’estero, infatti, sommelier e consumatori non si limitano a degustarlo in accompagnamento ai dessert, ma creano accostamenti più arditi.
«È ottimo con cibi piccanti con cui è davvero difficile abbinare altri vini», spiega Vanessa Conlin MW.
Quali etichette di Moscato Asti Docg provare
Sempre secondo la Master of Wine intervistata da The Drop, tra le etichette di Moscato piemontese da provare c’è Nivole, Moscato d’Asti Docg 2020 di Michele Chiarlo. “Uno dei migliori esempi della categoria (…) dagli aromi floreali e sapori di pesca e albicocca, con un finale rinfrescante”. E cita anche il Moscato d’Asti Docg 2019 di Pio Cesare. Questo secondo assaggio risulta “aromatico, con note di miele e frutta matura. Le bollicine sono fini e raffinate e il finale è morbido e cremoso”, conclude Conlin.
Franciacorta: è boom di vendite in Italia e all’estero
Anche per Wine Enthusiast, sono molti gli spumanti italiani da conoscere oltre al Prosecco. Si va dall’Alta Langa al Trentodoc passando per la Franciacorta attraverso etichette note e meno note. Ma secondo quanto riportato da magazine come Decanter e Vinum, nel 2021 è cresciuta, in particolare, la sete di Franciacorta. Dopo un 2020 che ha segnato un calo di vendite del -10%, nell’ultimo anno gli spumanti bresciani hanno finalmente raggiunto e superato i livelli pre-pandemia grazie alla vendita di 20,3 milioni di bottiglie. A crescere è anche il valore di questi vini. Aziende storiche quali Berlucchi, Bellavista e Ca’ Del Bosco dominano la produzione e le vendite della denominazione. Ma la domanda dei consumatori sta innescando il desiderio di andare alla scoperta di una nuova generazione di produttori più piccoli. A differenza di Asti e Moscato d’Asti Docg, gli spumanti Franciacorta Docg vengono oggi venduti e consumati soprattutto in Italia, ma l’apprezzamento sta aumentando anche all’estero. La Svizzera rappresenta il mercato di esportazione più importante, ed è seguita da Stati Uniti, Giappone, Germania e Belgio.
Foto di apertura: J. Jeong – Unsplash
Tag: Asti, Bollicine, Franciacorta© Riproduzione riservata - 17/02/2022