In Italia

In Italia

Ben Ryé di Donnafugata, il figlio del vento dell’isola di Pantelleria

25 Aprile 2020 Civiltà del bere
Ben Ryé di Donnafugata, il figlio del vento dell’isola di Pantelleria

Donnafugata è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2020.

Donnafugata (l’azienda vinicola, da non confondere con il celebre castello del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa) rappresenta un biglietto da visita tra i più emblematici della sicilianità. La tradizione della famiglia Rallo legata al vino dal 1851, le diverse espressioni vinicole territoriali sparse ai punti cardinali dell’isola, la bellezza e la freschezza delle etichette policrome che manifestano appieno la solarità della Sicilia, la squisita affabilità dei proprietari Gabriella, Josè e Antonio Rallo per arrivare all’alta qualità dei vini prodotti.

Gabriella, Josè e Antonio Rallo

Il miglior vino Donnafugata del 2020: Ben Ryé, Passito di Pantelleria Doc 2016

La summa di quanto detto è il Ben Ryé, Passito di Pantelleria Doc ottenuto da uve Zibibbo, che si colloca ai vertici della produzione mondiale nella tipologia dei vini dolci.
Fin dalla prima annata (1989) questo passito naturale ha espresso ai massimi livelli le potenzialità dell’habitat di Pantelleria. «Anche l’annata 2016, pluripremiata dalle Guide», spiega Antonio Rallo, «si presenta con un bouquet molto intenso in cui spiccano le note legate all’uva passa: albicocca e scorze d’arancia candita. Al palato offre la sua proverbiale e straordinaria freschezza, che bilancia la dolcezza. La sua complessità è arricchita da note minerali e da una lunghissima persistenza». Un vino straordinario, “figlio del vento” (in arabo ben ryé) dell’isola di Pantelleria.

Ben Ryé, Passito di Pantelleria Doc 2016

Viti ad alberello pantesco basso d’età di 60-100 anni coltivate in diverse contrade dell’isola. Fermentazione con aggiunta di uva passa sgrappolata a mano. Affinamento in vasca per 7 mesi e almeno 12 mesi in bottiglia.

L’altra etichetta premiata

Mille e Una Notte, Sicilia Rosso Doc 2015

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto

L’enotecnico non è più figlio di un dio minore

Il 6 giugno è stata pubblicata la legge che riconosce l’anno di […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati