In Italia In Italia Jessica Bordoni

Assaggi | Dianella, la ricerca sul Sangiovese e la riscoperta dell’Orpicchio

Assaggi | Dianella, la ricerca sul Sangiovese e la riscoperta dell’Orpicchio

Dianella ha sede a Vinci, terra natia del genio leonardesco, sulle dolci colline del Monte Albano, sistema montuoso esteso tra le province di Firenze, Prato e Pistoia. Qui si produce il Chianti della sottozona Montalbano, la più piccola del grande comprensorio chiantigiano, già menzionata nel Bando Granducale del 1796 come luogo dove nascono “vini morbidi e dotati di profumi intensi”.

La tradizione vinicola di Dianella comincia alla fine del Settecento, ma il nuovo corso risale al 2003, quando i coniugi Veronica e Francesco Passerin d’Entreves si trasferiscono nella fattoria di Vinci per intraprendere un lento e attento processo di recupero e sviluppo aziendale, innovando le tecniche in vigna e in cantina, nel rispetto delle antiche tradizioni locali.

Si esalta il binomio vitigno-terroir

Il 2014 segna l’entrata in campo dell’enologo consulente Franco Bernabei, tra i più importanti winemaker italiani, che prosegue il lavoro di ricerca e valorizzazione dei vitigni autoctoni (in particolare del Sangiovese, ma anche di varietà come l’Orpicchio, raro biotipo di Trebbiano toscano originario della Valdarno) e del binomio varietà-terroir. Esaltare l’unicità e la tipicità dell’uva è la mission quotidiana a Dianella.

Scelte bio

La ricerca dell’eccellenza passa dalla scelta di un’agricoltura biologica, abolendo l’uso della chimica e reintroducendo pratiche agricole come il sovescio. Si rispettano i tempi della natura e delle stagioni per raggiungere l’equilibrio della pianta e garantire un prodotto dalla qualità costante nel tempo.

Veronica e Francesco Passerin d’Entreves, proprietari di Dianella
Veronica Passerin d’Entreves, proprietaria di Dianella, con l’enologo Franco Bernabei

Una collezione di Sangiovese d’autore (e non solo)

La collezione di vini Dianella include il Chianti, il Chianti Riserva e una serie di Igt i cui nomi si ispirano ai titoli delle novelle di Renato Fucini, illustre ospite della casa nel secolo scorso, come Il Matto delle Giuncaie, Sereno e Nuvole, All’Aria Aperta, e Dolci Ricordi.

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Sereno e Nuvole, Toscana Igt 2018

È il bianco di Casa Dianella, un Vermentino toscano in purezza che cresce su un terreno pliocenico anticamente coperto dal mare.
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All’Aria Aperta, Toscana Rosato Igt 2018

Le uve Sangiovese provengono dal vigneto più vecchio dell’azienda (40 anni), lo stesso da cui vengono selezionate le uve che compongono il Chianti Classico Riserva.
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Orpicchio, Toscana Igt 2016

L’Orpicchio è un biotipo di Trebbiano toscano originario della Valdarno, noto a fine Ottocento e poi caduto in disuso perché poco produttivo
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Chianti Docg 2018

La ricerca sul Sangiovese e sul Chianti è all’insegna della territorialità e dell’integrità di frutto. In particolare il Chianti d’annata rappresenta la storia di Dianella: è stato infatti il primo vino a essere prodotto.
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Il Matto delle Giuncaie, Toscana Igt 2015

Il fuoriclasse aziendale è un Sangiovese 100% dai migliori vigneti di proprietà ed esprime l’essenza del terroir di Vinci e della filosofia produttiva aziendale.
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© Riproduzione riservata - 28/03/2020

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