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Architetture del vino: Cantina Tramin

28 Febbraio 2021 Jessica Bordoni
Architetture del vino: Cantina Tramin

Una struttura di vetro e acciaio, avvolta da un involucro che ricorda l’andamento sinuoso dei tralci e dei virgulti della vite. Visitiamo l’altoatesina Cantina Tramin, scoprendo un’altra gemma preziosa nel nostro viaggio tra le Cantine più belle del mondo.

Architetto Werner Tscholl

Anche le Cantine sociali possono avere un’eccezionale sede d’autore. Tramin, storica realtà cooperativa altoatesina di Termeno, con 300 soci conferitori, 250 ettari di vigne e quasi 120 anni di storia, nel 2007 ha chiesto all’architetto Werner Tscholl di riprogettare, ampliandolo, il proprio stabilimento. La nuova struttura, ultimata nel gennaio 2010, occupa 6.292 metri quadrati ed è concepita a ricordo di una vite, traducendo in spazi e moduli architettonici le caratteristiche morfologiche della pianta e la sua funzione rispetto al territorio, il legame profondissimo con la terra e con chi la coltiva.

Tramin

Werner Tscholl, l’architetto altoatesino che ha progettato la Cantina Tramin

La struttura evoca la pianta della vite

Tscholl ha previsto due costruzioni geometriche collocate ai lati del fabbricato preesistente. Le due “ali” presentano una pianta irregolare e segmentata, contrapponendo una superficie vetrata lineare e rigorosa a un reticolo esterno autoportante formato da lastre di alluminio assemblate attraverso dei bulloni. L’involucro che avvolge gli edifici, di colore verde acceso, ha una fisionomia a intreccio evidentemente ispirata all’andamento sinuoso dei tralci e dei virgulti che si arrampicano sui loro supporti. I profili in alluminio, tutti differenti tra loro, sono frutto di una produzione industriale e poi assemblati in loco. Questa scelta ha permesso un abbattimento dei costi notevole.

La porta d’entrata di Termeno

La duplice architettura colorata rende la Cantina ben visibile anche a distanza, ne ha fatto cioè un landmark. Per dirlo con le parole del progettista: «Il suo impatto iconografico legato all’ambiente e insieme di forte differenziazione, unendo metallo, cemento e vetro, rende la costruzione un segnale di riconoscimento per l’intero centro di Termeno quale porta d’entrata al paese».

La “Casa del Gewürztraminer”

La nuova “Casa del Gewürztraminer” prevede una divisione forte tra le aree di produzione da una parte, e quelle legate alla ricezione e ai visitatori dall’altra. Il foyer da cui si accede al complesso è stato ricavato nella parte di cantina preesistente, che rappresenta la tradizione dell’azienda ma al tempo stesso diviene il cuore della nuova architettura. Le due ali laterali sono quindi da intendersi come due grandi braccia aperte e accoglienti, che invitano a entrare.

Lo shop vista vigneti

Nel nuovo volume di destra sono collocati gli uffici del reparto amministrativo e del marketing; in quello di sinistra si sviluppano le sale di rappresentanza, riunioni, un piccolo museo, ma soprattutto la nuova enoteca con punto di vendita diretta che è posta nella posizione più panoramica di tutta la struttura. Chi acquista le bottiglie aziendali ha quindi il privilegio di guardare direttamente i vigneti dove crescono le uve.

Sotto terra l’affinamento e lo stoccaggio

Le due nuove ali, infine, nascondono la vista sulle parti operative preesistenti, poco interessanti sul versante architettonico, come l’accesso per i contadini e per il trasporto delle merci e il parcheggio per i collaboratori. Di grande suggestione anche le aree interrate preposte all’affinamento e allo stoccaggio. Qui a lasciare ammaliati è la grandezza degli spazi e la logica di colore (giallo e rosso) con cui sono pitturati i pilastri, le pareti e i soffitti.

Le altre opere famose di Werner Tscholl

Werner Tscholl è nato a Laces, in provincia di Bolzano, nel 1955. Ha studiato architettura a Firenze, per poi fondare il suo studio Tscholl Werner Architekt nel 1983 a Morter (Bolzano). Tra le sue progettazioni più rilevanti c’è quella della Cascina Mondadori, a fianco della sede centrale del gruppo editoriale a Segrate (Milano). A Bolzano ha firmato il Messner Mountain Museum e il nuovo Salewa Headquarter, mentre a Marlengo la scuola elementare cittadina. Sul Passo del Rombo, che collega l’Alto Adige con il Tirolo settentrionale, ha progettato il Timmelsjoch Passmuseum. Molti gli edifici destinati ad abitazioni private come Gruber, Kaserer e Schöpf.

In apertura: la nuova cantina di Tramin, ultimata nel 2010, ha caratteristiche morfologiche che ricordano la pianta della vite

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