In Italia

In Italia

Apre Wi.Mu, avveniristico Museo del vino a Barolo

6 Ottobre 2010 Elena Erlicher
Barolo è una delle realtà più significative della storia vitivinicola e produttiva italiana e mondiale. Quale luogo migliore quindi per allestire un museo del vino? Nel Castello Falletti di Barolo (Cuneo), sono state recentemente aperte le sale del Wi.Mu - Wine Museum: un luogo innovativo dove il visitatore non si trova davanti alle classiche botti e vecchie bottiglie, ma è immerso in atmosfere suggestive, con giochi di luci e ombre, con installazioni multimediali, diorami, teatrini, macchine e pulsanti da schiacciare in un percorso studiato per trasmettere messaggi sulla cultura enoica e le tradizioni del vino. Dopo il vino evocato e narrato, si entra nel “tempio dell’enoturista”, uno spazio dedicato alla degustazione del Barolo e dei grandi vini italiani da fare da soli o guidati da esperti. Duemila metri quadrati di sale distribuite su cinque piani con allestimento curato da François Confino (tra le sue creazioni la mostra inaugurale del Pompidou di Parigi e il Museo del Cinema di Torino). La visita si conclude all’Enoteca Regionale del Barolo, anch’essa ospitata all’interno del castello. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30 e il biglietto d’ingresso costa 7 euro. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.wimubarolo.it, dal quale è possibile scaricare tramite QR code l’applicazione con la guida al museo.
Tag

In Italia

Addio a Giuseppe Bonci, vignaiolo appassionato dei Castelli di Jesi

Il 21 dicembre si è spento all’età di 81 anni il produttore […]

Leggi tutto

La via etica: le diocesi italiane fanno rete “agricola”

Con il progetto Nostra Madre Terra gli Istituti diocesani di Piemonte, Veneto, […]

Leggi tutto

Ristorante Barbagianni a Colle di Val d’Elsa (Siena)

Tradizione toscana e tecniche francesi in un ricercato equilibrio di sapori. Al […]

Leggi tutto

Consorzio Colli di Conegliano Docg: Isabella Collalto de Croÿ eletta presidente

Cambio al vertice del Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Conegliano […]

Leggi tutto

Le tre anime del vino toscano secondo Arillo in Terrabianca

Radda in Chianti, Maremma e Val d’Orcia: il progetto generazionale della famiglia […]

Leggi tutto

Gabe Tenute, nuova voce di carattere nel cuore del Conegliano Valdobbiadene

Un progetto recente (la fondazione risale al 2024) ma già ben avviato, […]

Leggi tutto

Doc Monreale: per i produttori il vitigno su cui puntare è il Catarratto

La tendenza va in particolare verso i biotipi Lucido ed Extra Lucido, […]

Leggi tutto

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati