In Italia

In Italia

Antium: Casale del Giglio riscopre il Bellone

20 Agosto 2015 Civiltà del bere
Si chiama Antium – come Anzio, zona vocata per l’autoctono Bellone – l’ultimo nato di Casale del Giglio. La novità della Cantina laziale, bianco Lazio Igt al debutto con la vendemmia 2014, segna il ritorno di una varietà dalle radici antichissime, attestata fin dall'Antica Roma. Rinnovando l'attività di ricerca e sperimentazione che connota la produzione della famiglia Santarelli, dal fondatore Dino al figlio Antonio, che oggi conduce l'azienda.

Antium Casale del Giglio: una varietà antichissima

Il vitigno Bellone, tipico dell'area laziale, era già noto in epoca romana: lo si trova citato negli scritti di Plinio come "uva pantastica". Era conosciuto anche come “uva pane” per la buccia dorata, spessa e consistente; il Bollettino Ampelografico del 1881 lo riconduceva ai Belli, gruppo di vitigni diffusi nel territorio romano, anche se il Bellone è caratterizzato da grappoli di maggiori dimensioni. Il vino di Casale del Giglio si caratterizza per la macerazione sulle bucce, che favorisce l'estrazione degli aromi, e la fermentazione spontanea con lieviti indigeni per circa 10-12 giorni.

Trent'anni di ricerca nell'Agro Pontino

La riscoperta di questo autoctono avviene in una data importante per l’azienda vitivinicola: oggi ricorrono i trent’anni dell’importante progetto di sperimentazione intrapreso da Dino Santarelli e proseguito con la medesima passione dal figlio Antonio. Un'attività che riguarda quasi 60 vitigni diversi, condotta in collaborazione con l’enologo Paolo Tiefenthaler, direttore tecnico dal 1988. Si cominciò con l’introdurre nell’Agro Pontino varietà provenienti da Bordeaux e da altre zone viticole vocate – da Cabernet Sauvignon a Petit Verdot, Syrah, Tempranillo, ma anche i bianchi Chardonnay, Viognier e Petit Manseng. Cinque anni fa la sperimentazione si è estesa all’isola di Ponza, con la riscoperta della Biancolella (vitigno di origine campana, importato in Lazio nella metà del Settecento) e la nascita del vino Faro della Guardia.

In Italia

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto

Gavi: un vino moderno, sempre più studiato e in grado di difendersi dal global warming

Nel 2023 il Consorzio di Tutela ha avviato un progetto in collaborazione […]

Leggi tutto

Conoscere per custodire: Tenuta San Guido riapre al pubblico il Rifugio faunistico Padule di Bolgheri

Istituita nel 1959 da Mario Incisa della Rocchetta, la Riserva ospita più […]

Leggi tutto

Amarone della Valpolicella: Case Vecie e la rivoluzione di Brigaldara

A 500 metri d’altezza c’è chi sta silenziosamente trovando nuovi significati per […]

Leggi tutto

Herita Marzotto Wine Estates è “Leader Esgfi” ai Sustainability Award 2025

Herita Marzotto Wine Estates è stata premiata come “Leader Esgfi” alla quinta edizione […]

Leggi tutto

Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

Il secondo capitolo della trilogia realizzata dalla Cantina di Franciacorta con il […]

Leggi tutto

I 10 anni di Costa Arènte e i 20 di Duemani

Le due Cantine del polo enologico Le Tenute del Leone Alato, una […]

Leggi tutto

Il Sangiovese di Romagna ambisce a una nuova dimensione

Alla manifestazione Vini ad arte, giunta alla ventesima edizione, il Consorzio presenta […]

Leggi tutto

In giro per Contrade, la nostra selezione di Etna Doc (+ un Terre Siciliane Igt)

Vi segnaliamo i 15 vini che ci hanno conquistato a questo giro […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati