In Italia

In Italia

Anteprima del Sagrantino. Riflettori accesi sull’annata 2019

9 Maggio 2023 Emanuele Pellucci
Anteprima del Sagrantino. Riflettori accesi sull’annata 2019

In occasione della sua 18ª edizione, l’evento en primeur organizzato dal Consorzio di tutela cambia nome in “A Montefalco”. La vendemmia 2019 si è meritata l’attribuzione di 5 stelle e un punteggio di 95/100.

Arrivata alla sua 18ª edizione, l’Anteprima del Sagrantino cambia nome. D’ora in poi l’evento umbro –  che ogni anno richiama oltre un centinaio tra giornalisti della stampa nazionale ed estera, influencer, blogger e sommelier – si chiamerà A Montefalco. Un titolo che racchiude il senso di quello che oggi questo territorio vuole raccontare.
«A Montefalco rappresenta la prima edizione di un nuovo contenitore che si presenta ricchissimo di novità. Diventano protagonisti i vini delle Doc e Docg di Montefalco e di Spoleto», ha precisato il presidente Giampaolo Tabarrini, alla guida del Consorzio di tutela da circa due anni.

Tutte le tipologie in assaggio

In degustazione, nella sala consiliare del Palazzo comunale della cittadina collinare umbra, un ventaglio di vini delle nuove annate e di quelle già in commercio di Montefalco Bianco, Montefalco Grechetto, Spoleto Trebbiano Spoletino, Spoleto Trebbiano Spoletino Superiore, Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, quest’ultimo sia in versione secco che passito. Durante la manifestazione i vini sono stati serviti dai sommelier Ais dell’Umbria. Si potevano degustare anche alla cieca in fasce orarie prenotabili per consentire un ricambio tra assaggiatori e permettere ai giornalisti di partecipare alle visite nelle Cantine del territorio aderenti al Consorzio.

Il debutto dell’annata 2019

Molto atteso l’appuntamento nel suggestivo complesso museale di San Francesco, contornato dagli affreschi di Benozzo Gozzoli, per la presentazione dell’annata 2019 del Sagrantino Docg, con la partecipazione dei produttori. Una vendemmia, la 2019, che ha beneficiato delle piogge primaverili seguite da un’estate calda, con temporali tra fine agosto e settembre per concludersi nella seconda metà di settembre con un tempo asciutto che ha favorito la raccolta delle uve al giusto punto di maturazione e di ottima qualità. Il risultato ha prodotto vini eleganti, con buona acidità e tannini fini, tanto da meritarsi un punteggio di 95/100 e l’attribuzione di 5 stelle.

Gli interventi delle autorità e degli esperti

All’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Montefalco Luigi Titta, sono intervenuti la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei con l’assessore all’agricoltura Roberto Morroni, il ricercatore archeologo Stefano Del Lungo, il neo presidente Ais Italia Sandro Camilli, la giornalista Alessandra Piubello e naturalmente il presidente del Consorzio di tutela dei vini di Montefalco Giampaolo Tabarrini. Interessante l’intervento di Del Lungo che ha spiegato l’origine del nome Sagrantino. Deriva dai falchi “sagri” presenti sul territorio (da qui il nome Montefalco) e anticamente colpiti da una pericolosa malattia curata dall’infuso del vino rosso dolce locale con petali di violette.

I numeri chiave delle Denominazioni e del Consorzio

Oggi la superficie vitata della denominazione, che si estende nei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano nell’Umbria, è di circa 750 ettari per il Sagrantino Docg e di 3 mila per il Montefalco Rosso Doc. Presenti anche vaste superfici di Trebbiano Spoletino, un vitigno che sta coinvolgendo ogni anno di più i produttori locali. Un vino che anche nella versione spumante sta dando ottimi risultati qualitativi. La produzione annua di Montefalco Sagrantino Docg è di circa 1 milione di bottiglie. «Anche sul piano commerciale», ha raccontato Tabarrini, «siamo molto soddisfatti. L’afflusso di turisti, richiamati proprio dalla fama del vino oltre che dalla bellezza del territorio e dei suoi tesori artistici, è in continua crescita. Anche all’interno del Consorzio, che riunisce oggi 72 cantine, c’è grande interesse a collaborare e a condividere le più diverse informazioni per portare avanti un discorso comune».

In apertura: foto di gruppo per i produttori che hanno partecipato con i loro vini all’Anteprima 2023

In Italia

Ottavia Vistarino lancia la Réserve des Amis e il Wine Club per gli amici-estimatori

Dalla Casa del Pinot nero in Oltrepò Pavese un nuovo progetto “per […]

Leggi tutto

Addio al principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps, produttore appassionato della Tenuta di Fiorano

L’imprenditore, titolare della proprietà a ridosso dell’Appia Antica dove è nato uno […]

Leggi tutto

Cantina San Michele Appiano: Appius 2021 è figlio di un’annata difficile, ma dal gran potenziale

Presentata la 12^ edizione della celebre cuvée pensata da Hans Terzer e […]

Leggi tutto

Benvenuta Aminta, la nuova tenuta di Andrea Cecchi a Montalcino

Hanno debuttato a Milano i primi due vini, Rosso e Brunello di […]

Leggi tutto

Citra: Caroso 50°, autentica espressione d’Abruzzo

La cooperativa che riunisce 3.000 famiglie di viticoltori del territorio festeggia il […]

Leggi tutto

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati