In Italia In Italia Roger Sesto

Annate storiche: Marco Carpineti, oasi di vitigni “reliquia”

Annate storiche: Marco Carpineti, oasi di vitigni “reliquia”

Annate storiche di vini mitici (18): Lazio

L’azienda insiste su un territorio a 400 metri slm, in quel di Cori, antica cittadina laziale, 56 km a sud di Roma. La tenuta, che appartiene da molte generazioni alla stessa famiglia, dal 1986 è condotta da Marco Carpineti (nella foto) che, dal 1994, porta avanti un sistema di agricoltura biologica, senza lavorazione dei terreni se non la falciatura delle erbe spontanee. Gli ettari vitati sono oggi 41, atti a esaltare alcune varietà-reliquia presenti solo nell’areale di Cori; tra quelle a bacca bianca, spiccano: Bellone, Arciprete bianco e due declinazioni locali del Greco, quasi estinte, il moro e il giallo. Tra le varietà rosse, si distinguono: Nero Buono di Cori, Montepulciano e Cesanese. Frammentate in diverse località, le vigne vantano una strategica esposizione a sud, sud-ovest, poste su terreni vocati di origine vulcanica, ricchi di scheletro: tufo nelle vigne più basse, calcaree in quelle più in quota.

IL DITHYRAMBUS Il vino di punta dell’azienda, almeno quanto a longevità, è il Dithyrambus, che origina dal vigneto Colle Paolino, a 200 metri slm, esposto a sud e assai scosceso. Le varietà qui coltivate, a partire dal 1994, sono Nero Buono di Cori al 40% e Montepulciano al 60%. La forma di allevamento è la spalliera alta, potata per avere circa 1,5 kg di uva a ceppo. Potatura rigorosa, esposizione ottimale, diradamento dei grappoli da maggio a luglio, danno uve ben mature e ricche di estratti. Raccolte a mano a più riprese, sono lasciate a macerare sino a 15 giorni; l’affinamento si protrae per 24 mesi in fusti di rovere di varie dimensioni. Tutte queste caratteristiche conferiscono al vino una buona capacità evolutiva. «Rispetto del frutto e consapevolezza delle sue potenzialità e caratteristiche, sono la base della nostra filosofia vitivinicola», spiega Carpineti. «Alcuni dei nostri vini, poi, esprimono le proprie peculiarità solo dopo lunghi affinamenti, e questo grazie a un mix di caratteristiche pedoclimatiche, tecniche agronomiche ed enologiche. Al momento non riusciamo a porre a listino vecchie annate, ma per capire il potenziale dei nostri nettari più importanti, stiamo costituendo un archivio storico. Le vendemmie per noi più interessanti sono la 2001 e la 2007, quest’ultima ancora in pieno divenire».

Tag:

© Riproduzione riservata - 25/09/2012

Leggi anche ...

Vite Colte, perché l’altitudine fa la differenza nel Metodo Classico
In Italia
Vite Colte, perché l’altitudine fa la differenza nel Metodo Classico

Leggi tutto

Anteprime 2023, guida alle nuove annate in commercio 
In Italia
Anteprime 2023, guida alle nuove annate in commercio 

Leggi tutto

Le etichette della discordia. Tra nuove regole e cavilli burocratici
In Italia
Le etichette della discordia. Tra nuove regole e cavilli burocratici

Leggi tutto