Wine business Wine business Riccardo Oldani

Ami i vini pregiati? Te li conservo io

Ami i vini pregiati? Te li conservo io

Per chi ama bottiglie di valore, che possono invecchiare a lungo e hanno bisogno di condizioni di conservazione ideale, sono nati servizi ad hoc come quello di storage o di wine vault. Negli Usa e in altri paesi esteri sono diffusi in tutte le maggiori città e utilizzati da molti anni da un vasto pubblico. In Italia siamo agli inizi.

Acquistare bottiglie pregiate non è solo un piacere per chi ama i vini pregiati, ma anche una forma di investimento sempre più praticata. Tra i beni di lusso le etichette da collezione sono quelle che hanno acquisito maggior valore nel 2021 (ne abbiamo scritto qui). Il problema, per chi è attratto da questa forma di valorizzazione del proprio denaro, non consiste però soltanto nella scelta di come costruire il proprio portafoglio. Occorre anche conservare nel modo migliore le bottiglie, sia per poterle rivendere al meglio in futuro, sia per farle invecchiare come si conviene e poi stapparle quando ci si vuole togliere uno sfizio.

Il servizio di wine vault

Ed è proprio tenendo conto di questa esigenza che sempre di più si sta affermando sul mercato un servizio fino a qualche tempo fa impensabile; quello di wine vault o di wine storage, come viene definito nel linguaggio del business. Chi lo offre mette a disposizione dei propri clienti ambienti opportunamente climatizzati e protetti in cui custodire in conto terzi le bottiglie. La formula proposta è abitualmente quella dell’affitto, mensile o annuale, che varia a seconda dello spazio occupato. Spesso alla semplice custodia si aggiungono altre opzioni, come l’assicurazione sulle bottiglie e anche il delivery, nel caso in cui il proprietario decida di stappare uno dei suoi acquisti pregiati.

Dagli Usa al resto del mondo

Il servizio di wine vault si è diffuso inizialmente negli Stati Uniti, a Londra e in città come Singapore e Hong Kong, dove sono anche più numerosi gli investitori. Negli Usa lo storage per conto di clienti privati è ormai entrato nell’uso quotidiano. Sul suo sito/blog la critica Jancis Robinson ha pubblicato un elenco di 36 depositi a cui rivolgersi per questo servizio, diffusi praticamente in tutte le maggiori città del Paese. Sei sono di proprietà di una catena, Domaine Storage. La cosa notevole è che la prima versione di questa lista risale al 2014, quindi otto anni fa, e aggiornata lo scorso anno, a testimoniare da quanto tempo questo servizio sia entrato nell’uso comune. Sono 68, invece, gli storage negli Usa indicati da Wine Searcher,  che fornisce anche alcuni indirizzi in altri Paesi, come il Regno Unito, l’Australia, la Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore e anche Francia e Svizzera.

Storage anche in Italia

Non è riportata, invece, l’unica struttura italiana (almeno per ora) che fornisce il servizio di wine vault, aperta l’estate scorsa a Milano. Fa capo al distributore WineTip, e può contare su 90 “wine locker”, scomparti in cui custodire fino a 42 bottiglie, e su tre “wine room”, che invece ne contengono fino a 300. Tutto il caveau conserva un massimo di circa 5.000 etichette, mantenute a una temperatura costante di 15 gradi e un’umidità del 70%.
«È un servizio che sta andando molto bene», spiega Fabrizio Cimiotta di WineTip. «A chi decide di avvalersene offriamo anche la possibilità di partecipare a eventi particolari, cene con show cooking nella nostra sala degustazioni, consegna a domicilio, accesso a serate riservate. Ogni entrata e uscita di bottiglie è accuratamente registrata, anche a fini assicurativi».

Uno sguardo ai costi

I costi sono di 360 euro annui per i wine locker e di 2.000 euro annui per le wine room. Si parte quindi da un minimo di 30 euro al mese, superiore alla media degli Usa, di 20 dollari mensili. Ma oltreoceano la concorrenza è sicuramente più accesa e gli spazi e i volumi di spazi affittati sono decisamente più elevati.
Finora in Italia lo stoccaggio per conto terzi era stato praticato soltanto per le cantine, quindi per una clientela professionale. Quella di WineTip è la prima iniziativa del genere per i privati. Ma non l’unica. Un po’ differente nel concetto, perché solo rivolta agli investitori, è il servizio di stoccaggio pensato per i propri clienti da Vindome, app per l’acquisto e la vendita di vini pregiati. Civiltà del bere se ne era occupata nel dicembre 2020 (vedi qui).

Foto di apertura: una parte degli scaffali che il distributore di vini WineTip ha destinato al suo servizio di wine vault, che ha avviato a Milano dalla scorsa estate

Tag: , , , ,

© Riproduzione riservata - 24/01/2022

Leggi anche ...

Vinitaly non solo business, ma difesa del Sistema Italia
In Evidenza
Vinitaly non solo business, ma difesa del Sistema Italia

Leggi tutto

Red Circle esce da Masi, fine della querelle tra i Boscaini e Renzo Rosso
Wine business
Red Circle esce da Masi, fine della querelle tra i Boscaini e Renzo Rosso

Leggi tutto

Masi mette al centro la sostenibilità e diventa società benefit
Wine business
Masi mette al centro la sostenibilità e diventa società benefit

Leggi tutto