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Amarone 2013 in Anteprima. Il futuro della denominazione

1 Febbraio 2017 Civiltà del bere
È appena entrata in commercio, giudicata dalla commissione del Consorzio come annata di qualità medio-alta. Ma per farsi un'idea più precisa dell'Amarone 2013 i professionisti del vino sono confluiti all'Anteprima organizzata dal Consorzio di tutela vini della Valpolicella. L'evento, sempre più frequentato anche dal pubblico dei winelover, quest'anno si è svolto da sabato 28 a lunedì 30 gennaio al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

Tra presente e futuro dell'Amarone

Un'occasione per degustare le ultime espressioni di Amarone delle 78 cantine partecipanti, che insieme al 2013 hanno portato anche referenze più vecchie (oltre 150 etichette in tutto). Ma anche per fare il punto sul suo contesto produttivo guardando al futuro della denominazione, a partire dal protocollo di produzione integrata “Riduci Risparmia Rispetta” (RRR), lanciato 5 anni fa dal Consorzio e certificato da Siquria dalla vendemmia 2016.

L'annata 2013 in Valpolicella

La commissione di valutazione, riunita dal Consorzio di tutela alcune settimane fa, ha definito "di qualità medio-alta" il millesimo 2013. L'annata si ricorderà "per l’assoluta divergenza climatica tra la prima fase del ciclo vegetativo e la seconda, coincidente con la maturazione". Frequenti precipitazioni e basse temperature per la prima metà dell'anno, che da giugno hanno lasciato spazio a un clima più torrido e secco, sottoponendo la vite a "regimi metabolici opposti ed estremi".    

Amarone 2013, figlio di un clima estremo

Una vendemmia non semplice, ma di certo interessante. "Lo stress idrico in pre-invaiatura ha stimolato una intensa attività di sintesi antocianica, polifenolica e tannica", mentre il clima caldo e secco in fase di maturazione ha dato "uve più sane, mature e ricche di zuccheri". L'impronta del territorio si percepisce nel confronto fra zone di produzione, spaziando dalla "grande eleganza fruttata" dei vini di Mezzane, Illasi e Cazano, alla "delicatezza olfattiva ed equilibrio" della produzione di Fumane, alla "prepotente eleganza e potenza" di Negrar, al netto delle differenze stilistiche.

RRR: Riduci Risparmia Rispetta

Il protocollo Riduci Risparmia Rispetta è una "certificazione di area" che oltre al processo produttivo in vigna e cantina coinvolge l’insieme del territorio, nella tutela di paesaggio, ecosistema, biodiversità, gestione delle risorse. A curare la parte scientifica del progetto è il Crea-Viticoltura Enologia di Conegliano (Treviso). «Il progetto nel suo primo anno ha coinvolto 30 aziende e 500 ettari, ma l’obiettivo è di arrivare a certificare il 60% della superficie vitata nei prossimi due anni. Teniamo molto a questo traguardo su cui in Europa si sta cimentando soltanto l’Austria» spiega Olga Bussinello, direttore del Consorzio. Il marchio RRR potrà essere apposto sulle bottiglie dall'annata 2016.

Cresce il valore dell'Amarone. I dati Wine Monitor - Nomisma

L’export ha un ruolo chiave nel mercato dell’Amarone. Vale circa il 65% del prodotto imbottigliato, con un incremento del 3% in valore nel 2016 (rispetto al 2015) registrato da Wine Monitor - Nomisma. Germania (18%), Stati Uniti (11%) e Svizzera (11%) sono i principali mercati (da soli assorbono circa il 40% delle bottiglie esportate). Seguono Regno Unito (10%), Canada (7%) e Svezia (7%), mentre l'Estremo Oriente mantiene un ruolo marginale. Cresce il valore anche nel mercato interno (+10% nel 2016 rispetto al 2015, addirittura +18,5% nella gdo): un dato significativo, considerando la staticità del contesto nazionale.

A ogni pubblico la sua Anteprima

Tra le novità di Anteprima Amarone 2013, la segmentazione del pubblico in tre diverse giornate - il 28 gennaio dedicato alla stampa, il 29 agli appassionati e il 30 agli operatori - ha consentito di distribuire i quasi 2.800 visitatori in modo più efficiente. Con 2.000 winelover, 235 giornalisti italiani e stranieri (da 16 Paesi: Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Kazakistan, Olanda, Polonia, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera) e altri 300 professionisti del vino, anche questa edizione conferma il successo dell'iniziativa.

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