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Amadou Sow per lo Champagne Tattinger

1 Dicembre 2010 Civiltà del bere
L’artista senegalese Amadou Sow ha portato la sua Africa sulle bottiglie Tattinger Brut Millesimé 2002. Questa è solo l’ultima creazione nata dalla collaborazione tra il mondo dell’arte e la Maison Tattinger che, fino ad ora, ha visto come protagonisti altri undici grandi artisti (Rauschenberg, Zao Wou-Ki, Matta, Corneille, Imaï, Harting, Lichtenstein, Vieira Da Silva, Masson, Arman e Vasarely) capaci di far diventare una tela la bottiglia di Champagne e il vino una musa ispiratrice. Amadou Sow è cresciuto sull’isola di Gorée dove la sua arte è nata e fiorita e dal 1972 vive a Vienna dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Fortemente ispirato dalla pittura olandese, Sow riporta sulla tela la percezione dei contrasti luminosi per trasmettere nelle sue opere, attraverso quella che lui stesso definisce “la pittura nella luce”, i miti e le bellezze dell’Africa Nera. La sua opera si accosta al millesimo 2002 dello Champagne che si caratterizza per l’aromaticità degli Chardonnay e per la nota dominante di frutta e la struttura generosa del Pinot nero. Tattinger Brut Millesimé 2002 nasce dall’assemblaggio di vini di prima spremitura provenienti da uve Chardonnay “Grands Crus” della Côte des Blancs (50%) e uve Pinot Noir, Crus della Montagna di Reims e della Valle della Marna (il restante 50%).

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