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Allegrini al Guggenheim di New York

20 Giugno 2013 Elena Erlicher
Il 24 giugno Allegrini festeggia il trentesimo anniversario di La Poja e La Grola al Solomon Guggenheim Museum di New York con un evento dedicato a un esclusivo parterre di ospiti americani ai quali Marilisa Allegrini presenterà la nuova edizione limitata La Grola firmata dal noto illustratore Milo Manara. Sarà l'occasione giusta per celebrare anche un biennio di crescita di fatturato straordinario per l'azienda di Fumane di Valpolicella (Verona), che ha chiuso il 2012 con 27 milioni di euro e un aumento medio del +20% annuo, grazie anche all'88% di export in 65 Paesi del mondo. I FESTEGGIATI - Ma i veri protagonisti della serata, tra le opere di Picasso, Degas, Manet, ecc., saranno La Poja e La Grola, due eccellenze di casa Allegrini, nate entrambe nel 1983. La Grola riassume in un vigneto e in un vino la storia della Valpolicella: si dice infatti che proprio su questa collina abbia avuto origine l’uva Corvina, il vitigno autoctono da cui prendono vita i grandi rossi del territorio. Il vigneto La Poja, parcella di tre ettari del podere La Grola, produce il cru più prestigioso della gamma Allegrini. Qui nasce la Corvina che, vinificata in purezza, dà vita all'omonimo vino, molto apprezzato negli Stati Uniti. IL PROGETTO INTRAPRESAE COLLEZIONE GUGGENHEIM -L’evento è nato in collaborazione con Intrapresae Collezione Guggenheim, il progetto di corporate membership che porta a sostegno del museo Peggy Guggenheim di Venezia un team di aziende, come Allegrini, che sposano la passione per l’arte e credono nell’investimento culturale come forma efficace di comunicazione dell’impresa. «Abbiamo aderito a Intrapresae Collezione Guggenheim con l’intento di rafforzare sempre più i legami tra l’arte, la cultura e il mondo del vino», ha dichiarato Marilisa Allegrini, «attraverso i nostri prodotti portiamo nel mondo un intero territorio, la sua storia e il suo capitale culturale. È questo che ci rende affini a un’istituzione fortemente vocata all’internazionalità come la Collezione Guggenheim e che ci rende consapevoli dell'importanza del nostro ruolo di ambasciatori dell’eccellenza italiana sui mercati del mondo».

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