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All’Eccellenza di Toscana 650 etichette da 152 Cantine

9 Dicembre 2010 Emanuele Pellucci
Un grande successo di partecipazione quello registrato domenica scorsa a Firenze in occasione della decima edizione di Eccellenza di Toscana, l’annuale kermesse che l’Ais regionale organizza per presentare al grande pubblico i vini toscani che hanno ottenuto i 4 e 5 grappoli dalla guida Duemilavini. L’edizione 2011 della pubblicazione edita da Bibenda ha premiato stavolta complessivamente 330 etichette. Nelle sale affrescate dello storico Palazzo della Gherardesca e dell’annesso Conventino, strutture oggi occupate dal Four Seasons Hotel, il pubblico ha avuto a disposizione per l’assaggio circa 650 vini (tra cui 73 “5 grappoli” e 257 “4 grappoli”) presentati da 152 aziende e serviti da ben 120 sommelier dell’Ais Toscana. Un vero e proprio tuffo nelle eccellenze vinicole della regione. Piena soddisfazione da parte del presidente Osvaldo Baroncelli per la riuscita dell’evento al quale hanno partecipato anche il neo presidente e vicepresidente Ais Antonello Maietta e Roberto Bellini. «L'Eccellenza di Toscana»», ha detto Baroncelli, «è un appuntamento che i fiorentini, e non solo, dimostrano di apprezzare ogni volta come se fosse la prima, come hanno dimostrato anche i numeri di questa edizione». Altro momento importante dell’evento è stata la cena di gala della vigilia con un menù presentato da cinque chef di fama come Vito Mollica, Gaetano Trovato, Luciano Zazzeri e Oliver Glowig. Ospite della serata Carlo Conti, conduttore televisivo e fiorentino Doc, al quale è stato consegnato il tastevin di sommelier ad honorem. Felice e lusingato per il riconoscimento, Conti ha detto che si farà portavoce, soprattutto con i giovani, del concetto di bere con moderazione. Assente alla cerimonia invece Stefania Sandrelli, anche lei destinataria del tastevin, che le sarà consegnato in un secondo momento. A margine delle degustazioni si è svolta anche la consegna del premio “Dino Casini, una vita per l’Ais Toscana” (istituito in memoria del presidente storico dell’associazione), assegnato quest’anno all’enologo Luca D’Attoma. Il riconoscimento gli è stato attribuito per aver saputo introdurre in un vino elementi di toscanità coniugando modernità e tradizione.

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