In Italia

In Italia

Alle radici dell’isola con il Turriga di Argiolas

1 Marzo 2020 Civiltà del bere
Alle radici dell’isola con il Turriga di Argiolas

Argiolas è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2020.

È la nostra identità a renderci unici. Parte da questa convinzione la famiglia Argiolas, tra i più autorevoli protagonisti dell’enologia sarda. Fondata negli anni Trenta del Novecento dal patriarca Antonio, oggi la Cantina è guidata dai figli Franco e Giuseppe Argiolas, affiancati dalla terza generazione dei cugini Valentina, Francesca e Antonio.
L’amore per la propria terra e la volontà di custodire le millenarie tradizioni dell’isola guidano ogni scelta in vigna e in cantina, bilanciando l’adozione di tecniche colturali tradizionali (a cominciare dall’utilizzo dell’antico alberello) con l’uso di tecnologie di ultima generazione. Nelle cinque tenute di proprietà si seguono i principi dell’agricoltura integrata e si allevano solo uve autoctone, al centro di un’attenta ricerca e sperimentazione.

Franco e Giuseppe Argiolas

Il miglior vino Argiolas del 2020: Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2015

Il fiore all’occhiello della produzione è il Turriga, Isola dei Nuraghi Igt, emblematico blend di Cannonau, Carignano, Bovale sardo e Malvasia nera. «La prima annata fu messa a punto nel 1988 con l’enologo Giacomo Tachis. Insieme volevamo creare un vino profondamente territoriale, capace di valorizzare le principali varietà sarde», spiegano Franco e Giuseppe Argiolas. Missione compiuta, come testimonia il costante riconoscimento da parte della critica. Quest’anno le Guide nazionali hanno applaudito l’annata 2015: elegante, strutturata e complessa.

Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2015

Dall’omonima tenuta in agro di Selegas, a 230 metri di altezza. Fermentazione a 28-32 °C con macerazione di circa 16-18 giorni. Sosta di 18-24 mesi in barrique nuove di rovere francese e almeno un altro anno in bottiglia.

Altre etichette premiate

Angialis, Isola dei Nuraghi Igt 2015
Cerdeña, Vermentino di Sardegna Doc 2016
Korem, Isola dei Nuraghi Bovale Igt 2016
Antonio Argiolas 100, Cannonau di Sardegna Passito Doc 2016

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati