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Addio Roger Scruton, premio Masi Civiltà del Vino 2016

14 Gennaio 2020 Civiltà del bere
Addio Roger Scruton, premio Masi Civiltà del Vino 2016

Il filosofo inglese Roger Scruton è morto domenica 12 gennaio, dopo un breve periodo di malattia. Grande intellettuale, brillante polemista, era considerato un alfiere del conservatorismo britannico, e il suo libro Bevo dunque sono gli valse il Premio Masi Civiltà del Vino nel 2016.

Con Roger Scruton se ne va una mente brillante del nostro tempo. L’intellettuale inglese, morto il 12 gennaio, si occupava di temi diversi, dalla filosofia alla politica, dalla religione al vino, a cui dedicò il libro Bevo dunque sono.

L’Amarone secondo Scruton: un piano trio di Brahms

Scruton aveva una sua personale visione del mondo enoico. «L’Amarone, se fosse musica, sarebbe un piano trio di Brahms, tutto spostato verso le tonalità basse. Se fosse un edificio, sarebbe una bella fattoria in pietra immersa nella campagna», commentò il filosofo ricevendo il Premio Masi Civiltà del Vino nel 2016 (la famosa botte di Amarone).

La copertina del libro Bevo dunque sono

Il ruolo del vino nella società moderna

In Bevo dunque sono Scruton affronta il tema del legame tra filosofia e vino partendo dalla considerazione di Platone che non esista dono più grande, dato agli uomini dagli dei, del vino. Non solo in termini di piacere, ma anche per il miglioramento che ne deriva per la società e la riflessione che porta. «Nel suo discorso di ringraziamento ha affermato di vedere nel vino un modo per rompere il ghiaccio, per negoziare trattati, per superare la timidezza tra uomo e donna. E questo, secondo il filosofo inglese, valeva anche nei rapporti tra le genti», ha ricordato con commozione Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione Masi.

Bevo dunque sono è un manifesto eno-culturale

Il premio Civiltà del vino fu assegnato a Roger Scruton con questa motivazione: «Scuote da decenni il mondo intellettuale con le sue appassionate polemiche e, non senza provocazione, ha dedicato al vino il libro Bevo dunque sono, manifesto “eno-culturale” che ripercorre la storia e le implicazioni filosofiche di un patrimonio su cui si fonda la civiltà occidentale esaltandone il valore, sia materiale sia spirituale».

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