In Italia

In Italia

Addio al padre del Carmignano Ugo Contini Bonacossi

24 Maggio 2012 Emanuele Pellucci
Il mondo del vino toscano è in lutto per la morte, avvenuta stamani per complicazioni dopo un intervento chirurgico, del conte Ugo Contini Bonacossi, fautore della rinascita e della valorizzazione del vino Carmignano oltre che personaggio di spicco della vitivinicoltura italiana dell’ultimo mezzo secolo. Se n’è andato quasi allo scoccare del novantunesimo compleanno (era nato a Roma il 15 agosto 1921), un’età da “grande vecchio”, ma che nel suo caso era solo un dato anagrafico perché fino allo scorso inverno aveva inforcato gli amati sci da discesa sulle difficili piste della “sua” Abetone. GRANDE AMBASCIATORE DEL CARMIGNANO - Ugo Contini Bonacossi era il classico signore di campagna che da tempo aveva lasciato il palazzo di famiglia sui lungarni fiorentini per trasferirsi con la numerosa famiglia nella sua amata Tenuta di Capezzana, sulle colline dove si produce appunto il Carmignano. Dopo aver fondato nel 1972 la Congregazione, ossia il Consorzio dei pochissimi produttori di questo vino, fino ad allora confuso con il Chianti, fu tra i primi a credere nella qualità di questo prodotto. Ed è grazie soprattutto al suo impegno se il territorio di Carmignano, indicato nel 1716 da Cosimo III de’ Medici come una delle quattro zone a vocazione viticola del Granducato di Toscana, dopo una parentesi di “oscuramento”, fosse nuovamente riconosciuto per il proprio valore, così da avere la Doc nel 1975 e la Docg nel 1990. Prima ancora, all’inizio degli anni Cinquanta, aveva fondato con un gruppo di amici, tra cui Lapo Mazzei, altro personaggio di spicco del mondo vinicolo toscano, la Castoro, società specializzata nella costruzione dei laghi collinari che, partendo dall’Italia, arrivò a costruire bacini artificiali in Africa, Medioriente e Sudamerica. L'IMPEGNO PER LA VITICOLTURA ITALIANA D'ECCELLENZA - Chi scrive ha avuto il privilegio si conoscerlo e di essergli amico fin dalla fine degli anni Settanta quando guidava l’agguerrita pattuglia dei produttori Vide (Viticoltori italiani d’eccellenza), una trentina tra le migliori aziende medio-piccole italiane riunite su iniziativa di Luigi Veronelli. Memorabile resta la degustazione che questi produttori tennero nel maggio 1980 alla casa d’aste Christie’s a Londra dove durante la cena ufficiale, presenti l’ambasciatore italiano, Ugo Contini Bonacossi, Gino Veronelli, Piero Antolini e chi scrive queste note, oltre al “padrone di casa” Michael Broadbent, fu servito un Chianti Rufina Selvapiana 1947 che lasciò di stucco i commensali inglesi. Mai avrebbero pensato che un vino italiano potesse oscurare il “loro” Saint-Estèphe 1955! Al di là degli aspetti professionali, Ugo Contini Bonacossi era unanimemente apprezzato per la gentilezza, la disponibilità e per la carica umana, che facevano un tutt’uno con le altrettante caratteristiche dell’amata moglie Lisa Giustiniani, nobildonna veneto-toscana, al suo fianco per oltre sessant’anni e dalla cui unione sono nati 7 figli, 16 nipoti e 2 bisnipoti. Oggi la direzione della Tenuta di Capezzana (670 ettari, di cui 90 a vigneto e 140 a oliveto) spetta ai figli Benedetta, Beatrice, Vittorio e Filippo, coadiuvati dai nipoti Serena, Leo­ne, Gaddo e Ugo. A loro e alla signora Lisa vanno le più sincere e sentite condoglianze di Civiltà del bere.

In Italia

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto

Le cinque giornate WOW! Milano: tutto sulla data del 10 novembre

L’appuntamento è all’Enoluogo di Civiltà del bere con ingresso gratuito previa registrazione. […]

Leggi tutto

Doc Lago di Caldaro: tre interpretazioni della zona classica  

Le scelte agronomiche ed enologiche di Cantina Kaltern, Manincor e Klosterhof, tra […]

Leggi tutto

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati