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Addio a Vittorio Vallarino Gancia. Il ricordo del figlio Lamberto

25 Novembre 2022 Emanuele Pellucci

Il nostro collaboratore Emanuele Pellucci ha intervistato Lamberto Vallarino Gancia, figlio del grande Vittorio recentemente scomparso. Ne emerge il ritratto di un uomo che amava la sua terra, con una visione imprenditoriale fuori dal comune unita alla passione del sognatore.

«Mio padre Vittorio è stato un grande visionario, inventore di prodotti, molto legato al territorio e soprattutto alla qualità di ciò che usciva dalle nostre Cantine». È questo uno dei ricordi che Lamberto Vallarino Gancia ci consegna del grande imprenditore, scomparso il 12 novembre all’età di 90 anni dopo una vita dedicata alla storica azienda di famiglia fondata dal suo bisnonno Carlo nel 1850.

Il suo ruolo chiave in Gancia

Nato a Canelli il 28 ottobre 1932, Vittorio ha guidato per oltre un trentennio la Gancia dando vita non solo a nuovi prodotti, a cominciare dal Gran Spumante (diventato poi Gran Desser∫ e quindi Spumante Reale) e dal celebre Pinot di Pinot (selezione dei tre vitigni bianco, nero e grigio), ma anche sviluppando l’export in molti nuovi mercati, tra cui quello giapponese. Con la nipponica Suntory stipula accordi per la produzione del Vermouth e la vendita degli spumanti Gancia in quel mercato. Vittorio Vallarino Gancia è stato anche tra i fondatori del marchio Alta Langa; uno dei suoi obiettivi era quello di ridare al Piemonte la primogenitura del Metodo Classico iniziato dal bisnonno Carlo. Inoltre, tra le sue “sfide”, quella non solo di ampliare la gamma degli spumanti ma anche di destagionalizzarli per renderli fruibili durante tutto l’anno.

Un leader nato

«Avendo l’indole della leadership», ci dice Lamberto, che dopo l’uscita della famiglia dalla Gancia nel 2013, è vicepresidente della Domori dove si occupa, tra l’altro, della distribuzione di Champagne e vini di alta gamma (oltre a presiedere il Teatro Stabile di Torino). «Mio padre era riuscito a dare un forte sviluppo all’azienda con ancora suo padre vivente, prendendone poi il testimone durante il boom economico dell’Italia. Oltre che riguardo ai prodotti, Vittorio è stato un visionario anche sul fronte della comunicazione investendo anche su personaggi come Alberto Sordi e Walter Chiari per la promozione degli spumanti Gancia. C’è stato un momento in cui si è innamorato anche del vino con investimenti in Piemonte e in Puglia. Le intuizioni, insomma, non gli mancavano».
A Lamberto chiediamo se Vittorio aveva un suo spumante preferito. «Era sempre l’ultimo prodotto! Si affezionava alle cose che nascevano e crescevano nel loro percorso».

Le cariche nel mondo del vino

Tanti gli incarichi ricoperti nel settore enologico: presidente di Federvini (1990-1993), presidente del Consorzio dell’Asti (1992-1994), presidente dell’Unione Italiana Vini (1999-2001), presidente dell’ex Enofila (2000). Nominato Cavaliere del lavoro nel 1994 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

A Lamberto e a tutta la famiglia Vallarino Gancia vanno le più sentite condoglianze della direzione e della redazione di Civiltà del bere.

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