In Italia

In Italia

Addio a Raffaele Rossetti, creatore di Capannelle

12 Agosto 2010 Civiltà del bere
Domenica 25 luglio il vino italiano ha perso un protagonista: Raffaele Rossetti, un personaggio sconosciuto ai wine-lovers ma che ha avuto un ruolo di primo piano, fin dagli anni 70, per elevare l’immagine del vino toscano a livelli d’eccellenza. Non era vignaiolo per tradizione familiare, lo era diventato nel 1975 quando aveva acquistato, alta sopra Gaiole in Chianti, la tenuta Capannelle. Nato a Firenze 81 anni fa, era romano di adozione: un passato all’Eni di Enrico Mattei, un esordio da imprenditore con la creazione nella capitale di un’azienda di laminati plastici. Ma fu sulle colline del Chianti che realizzò il suo capolavoro. Capannelle è ancor oggi (non più sua) un’azienda straordinaria, ma allora sembrava d’un altro pianeta: ogni più piccolo dettaglio era curato con gusto e ricercatezza, dai 5 ettari di vigneto, circondati da piante di rose, coltivati senza uso di concimi chimici né di antiparassitari, alla cantina, linda ordinata e pulita come una clinica svizzera anche nei momenti di massima attività, dotata di tutte le tecnologie più avanzate per far esprimere alle uve la loro potenzialità. Vini di grande prestigio, di grande originalità (come il 50&50, fatto con il Sangiovese di Capannelle e il Merlot di Avignonesi) e naturalmente di grande prezzo. Si potevano perfino acquistare con l’etichetta in oro o in argento: la bottiglia brevettata da Rossetti aveva un incavo per evitare che la lamina metallica potesse ferire con i bordi taglienti. Il vino si può fare in tanti modi: lui lo faceva con genialità.

In Italia

Benvenuta Aminta, la nuova tenuta di Andrea Cecchi a Montalcino

Hanno debuttato a Milano i primi due vini, Rosso e Brunello di […]

Leggi tutto

Citra: Caroso 50°, autentica espressione d’Abruzzo

La cooperativa che riunisce 3.000 famiglie di viticoltori del territorio festeggia il […]

Leggi tutto

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto

Tal 1930 e Tal 1908: si rinnova l’arte del blend secondo Cantina Bozen  

L’annata 2022 dei due vini premium aziendali vede in un caso l’aumento […]

Leggi tutto

Sorgono e il Mandrolisai, un territorio ricco di fascino e vecchie vigne da preservare

Riflessioni a margine della manifestazione “Autunno in Barbagia”, che ci ha permesso […]

Leggi tutto

Moncalisse, il Trentodoc di Karoline e Julia Walch

Nasce alle pendici del Caliso, da cui il nome, in una posizione […]

Leggi tutto

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati