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A Creta, sotto un ulivo tra mezedes e Malvasia

A Creta, sotto un ulivo  tra mezedes e Malvasia

Attorno solo il blu del Mediterraneo e una cucina sana e ricca di influenze – Un soggiorno in una casa rurale immersi nel silenzio della campagna – Gli indirizzi utili per dormire e mangiare bene

Circondata da un mare il cui colore attraversa tutte le sfumature di blu, l’isola di Creta è famosa da sempre per il suo patrimonio enogastronomico a base di cibi sani. I prodotti di questa terra generosa, benedetta dal sole e dalle brezze marine, oggi si riconvertono al biologico, nel piatto e nel bicchiere.

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Creta è una delle perle del Mediterraneo, con chilometri di meravigliose spiagge incontaminate

Creta è considerata da molti la capitale gastronomica della Grecia, per la qualità, la varietà e la salubrità della sua cucina. Mentre oggi si fa un gran parlare di quanto sia importante mangiare bene per crescere in salute, i cretesi fanno vanto delle proprie tradizioni, citando dati e ricerche che dimostrerebbero che la longevità degli abitanti dell’isola e la bassa percentuale di persone affette da malattie cardiovascolari sia dovuta in parte proprio alla bontà della loro cucina. La “dieta cretese” infatti è ricca di verdure, in osservanza alla precettistica religiosa cristiano-ortodossa che riduce l’uso di carne per lunghi periodi dell’anno, specie a ridosso della Pasqua. Quando la carne è permessa poi, questa viene quasi sempre cotta insieme alle verdure, in una percentuale vicina al 50 per cento. Ma il regime cretese è caratterizzato anche da un impiego massiccio d’olio extravergine d’oliva; i cretesi, infatti, ne utilizzerebbero circa il doppio di noi italiani e degli spagnoli, gli europei che vantano nel proprio repertorio il più largo consumo di questo meraviglioso prodotto.

Se a questo aggiungiamo che si stanno sviluppando sempre più esperienze di agricoltura biologica, sia nella produzione della vite e dell’ulivo, oltre che di frutta, verdura e nell’allevamento, appare evidente l’impronta salutistica che caratterizza questa cucina. Si tratta di una realtà che comincia ad aggregare diversi soggetti e che vede il mondo della ristorazione allearsi con quello dei produttori. Una realtà tangibile che ha dato vita al progetto “Concred” (Network of Certified Restaurants for Cretan Diet, www.concred.gr), un network di ristoranti certificati che hanno adottato questi principi e prodotti tipici cretesi nella composizione dei loro menu. Sono una trentina circa i locali che si sono dotati di questo marchio di qualità sull’isola, ma sono destinati a crescere nei prossimi anni.

Il turismo verde lungo le strade del vino
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Vale la pena di trascorrere qualche giorno anche all’interno dell’isola, alla scoperta di vie tortuose e vecchi villaggi dove il tempo sembra essersi fermato

Parallelamente allo sviluppo del turismo balneare, lungo le centinaia di chilometri di spiagge e scogliere che circondano Creta sta prendendo piede da alcuni anni una forma di turismo alternativo che mette in valore le vaste zone interne, caratterizzate da splendidi paesaggi di macchia mediterranea odorosa, distese a perdita d’occhio di coltivazioni di ulivi centenari e vigneti strappati alle rocce, luoghi incontaminati che nascondono siti archeologici, rapaci, gole e villaggi tradizionali dove il tempo sembra essersi fermato. Seguendo ad esempio la Strada del vino che da Heraklion si spinge nel cuore dell’isola, là dove nascono i migliori vini, si può abbinare una visita al Palazzo di Knossos, attraversando paesaggi suggestivi alla scoperta delle migliori Cantine, segnalate da apposite indicazioni stradali con il marchio Heraklion Wine Roads; oggi a Creta si producono ottime etichette biologiche utilizzando antiche varietà di vitigni autoctoni rossi (Kotsifali, Liatiko, Mandilari) e bianchi, decisamente più interessanti (Vilana, Vidiano, Dafni, Plyto, Thrapsathiri, Athiri). La coltivazione della vite ha una storia di 4 mila anni a Creta. Lo testimoniano le anfore per il trasporto e la conservazione del vino ritrovate a Kato Zakros e gli impianti per il wine-press più antichi di tutta la Grecia scoperti a Vathypetro. Le colline dove si coltiva la vite sorgono ad un’altezza di circa 600 metri sul livello del mare e sono poste al riparo dei venti del Nord. Gli inverni sono dolci e il clima caldo-secco, insieme alle dolci brezze marine e alle caratteristiche ottimali del suolo, giovano particolarmente alla produzione delle uve. Volendo scoprire le diverse Cantine conviene procurarsi presso gli uffici locali del turismo le apposite cartine e avvisare del vostro arrivo, sarete sicuri di trovare i produttori pronti ad accogliervi con un sorriso, un tagliere di gruyère locale e un buon calice di Malvasia fresca.

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Classici della tavola greca: la moussakà, un pasticcio di melanzane, patate, carne e besciamella; i dolmades, involtini di foglie di vite ripieni di riso, carne e menta; e le melitzanes ograten, melanzane ripiene al forno

Eleonas, davanti al camino o all’aperto

Ottima base per visitare l’interno dell’isola nella regione di Heraklion, questo albergo rurale e ristorante si avvale di uno staff di cucina composto di sole donne anziane, a garanzia di una tavola casalinga autentica. D’inverno si cena intorno al caminetto, d’estate sotto gli ulivi. Si organizzano visite guidate ai laboratori di formaggio e alle cantine con l’opportunità di partecipare alla vendemmia e di notte… tutti a guardar le stelle! www.eleonas.gr

Enagron per dormire nelle case tipiche

Il luogo migliore sull’isola per gli amanti dell’ecoturismo nelle regioni interne di Rethymnon, con possibilità di soggiorno nelle case tradizionali. Potrete seguire moltissime attività legate alla produzione di formaggio, olio d’oliva e vino, imparare a fare le conserve e a cucinare le ricette tipiche seguendo gli insegnamenti delle vecchie cuoche del villaggio. www.enagron.gr

Domaine Gavalas per un assaggio di Malvasia

Azienda storica, che si occupa di produzione enologica da quattro generazioni, nella regione di Heraklion. Molto apprezzata per la sua Malvasia aromatica di Candia, introdotta sull’isola durante la dominazione veneziana. Un vino biologico, passato per due mesi in barrique di rovere, di colore giallo oro e dalle fragranze agrumate, con note di banana e melone. www.domainegavalas.gr

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Lo youvetsi, a base di manzo o agnello, pasta e spezie

Douloufakis, etichette con un po’ d’Italia

Dediti alla viticoltura fin dal 1930, gli eredi della famiglia Douloufakis hanno affinato le tecniche di produzione formando i propri enologi in Italia, nelle Langhe. Il loro Dafnios White Dry del 2008, a base di uve endemiche Vidiano, ha ottenuto diversi riconoscimenti. www.cretanwines.gr

Alcuni consigli per una cena cretese

Al Kiriakos c’è il riso pilaf al polpo
È il luogo degli incontri ufficiali, frequentato da politici, musicisti e artisti famosi. Impostato su una linea prettamente tradizionale, propone i superclassici. Da non perdere il riso pilaf al polpo, il galletto stufato al vino rosso e le lumache al xinochondros.
Dimokratias Avenue 53, Heraklion S +30.28.10.22.46.49
www.kiriakos-restaurant.com

Un bell’ambiente al Merastri
Chi cerca la genuinità e la tipicità in questo posto troverà i sapori autentici della tavola cretese realizzati con i migliori ingredienti selezionati in tutta l’isola. Il locale ha sede in un grazioso edificio in stile neoclassico.
Crysostomou Avenue 17, Heraklion S +30.28.10.22.19.10

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Il centro della città di Chania, la seconda città di Creta dopo Heraklion, è ricco di locali caratteristici

Sembra Venezia, ma è l’Avli
Ospite di un palazzo veneziano del Seicento tra balconi e sculture in pietra, completamente circondato da piante, erbe aromatiche, mobili d’epoca e oggetti d’antiquariato, questo raffinato ristorante è tra i più prestigiosi e serve antiche ricette rielaborate con un tocco modernista.
Xanthoudidou 22 & Radamanthios Street, Rethymnon
S +30.28.31.02.62.13, www.avli.gr

Superchic mangiare al Pithos
Ma chi l’ha detto che anche un grande albergo come il Luxury Hotel Terra Maris non possa vantare una cucina autentica e di qualità, realizzata con prodotti di prima scelta? Una cena al ristorante Pithos vi dimostrerà il contrario, il tutto in un ambiente elegante, con veduta sul golfo di Chersonissos.
Terra Maris Hotel, Limenas Chersonissos, Heraklion
S +30.28.97.02.71.00, www.maris.gr

Un tavolo al Terpsis affacciato sul golfo
Situato dentro al Minos Beach Art Hotel, questo splendido locale fronte mare con vista sul golfo di Mirabello propone una gastronomia d’alto profilo, con piatti di terra e di mare. È a disposizione sia degli ospiti dell’hotel che degli esterni.
Minos Beach Hotel, Agios Nicolaos S +30.28.41.02.23.45, www.bluegr.com

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Il porto di Chania

Istruzioni per l’ouzo… anzi per lo tsipuro

Lo tsipuro è il distillato alcolico più popolare a Creta, assai più dell’ouzo, maggiormente amato nel continente. Prodotto anche in altre regioni balcaniche, dalla Macedonia alla penisola calcidica, lo tsipuro assume a volte la denominazione di tsikoudia. Si tratta in ogni caso di un liquore che sfiora i 45 gradi alcolici, prodotto a partire dai residui della pressatura degli acini. Apprezzato fin dal XIV secolo dai monaci del monte Athos, per il suo sapore di anice ricorda già il raki turco. Lo tsipuro o in sua assenza l’ouzo non mancano mai sulla tavola cretese, specie nei momenti conviviali e nelle feste, quando accompagnano la tavola imbandita a mezedes. Autentico monumento nazionale dell’arte culinaria cretese, il meze rappresenta fin dai tempi più remoti per l’isola di Candia, come fu ribattezzata dai veneziani che la dominarono per 465 anni, un rito collettivo al quale nessun locale oserebbe mai sottrarsi.

Questa tradizione ci riporta agli antichi fasti dei banchetti dell’era ottomana, quando veniva offerta all’ospite un’infinita selezione di petits plats, che dovevano sedurre l’occhio prima ancora del palato per la varietà di forme e colori delle diverse portate. Un’usanza condivisa con molti altri Paesi del Mediterraneo orientale quella del meze, grazie alla diffusione avvenuta per mano dei turchi; una delizia presente in tutta la Grecia, ma caratterizzata a Creta da una diversa tipologia di ricette. Un meze si compone di una sequenza di antipasti, di terra e di mare, serviti caldi o freddi, come pretesto per brindare in buona compagnia sorseggiando preferibilmente tsipuro o raki ghiacciato, una particolare acquavite locale. Le taverne sono i luoghi migliori dove pasteggiare a mezedes e a Creta potrete scegliere tra insegne tradizionali e moderne ouzerie minimaliste.

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L’insalata choriatiki con feta, pomodoro, cetrioli, cipolla e olive. Foto: Ristorante Callistos di Milano

Le taverne per pasteggiare a mezedes

Tria Pefka, tradizione antica
Da oltre trent’anni una delle più apprezzate taverne in città dove si possono assaggiare i mezedes cretesi nella loro migliore versione, un angolo di tradizione nel cuore di Knossou Street, cucina casalinga dai sapori autentici.
Knossou Street 51, Heraklion
S +30.28.10.23.36.76

Christos, una griglia eccellente
A solo due chilometri dal centro di Rethymnon, nel villaggio di Gallou, questa semplice taverna a conduzione famigliare propone un’ottima tavola con mezedes e piatti di carne alla griglia e cucinati nel forno a legna. L’olio extravergine d’oliva e il raki sono di produzione della casa.
Gallou, Rethymnon
S +30.28.31.05.56.52

Ta Kochylia si gusta pesce
Nel versante orientale dell’isola, nei pressi di Siteia, troviamo questa antica taverna con vista mare, ristrutturata in modo fedele, uno dei posti più interessanti dove gustare la gastronomia marinara, anche in versione meze, preparata con amore con i pesci del golfo. Ampia selezione di vini cretesi.
Mochlos, Tourloti, Siteia
S +30.28.43.09.44.32

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© Riproduzione riservata - 11/04/2011

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