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A Borgo Bardolino ospiti di Guerrieri Rizzardi

4 Agosto 2016 Anna Rainoldi
«Il futuro di Guerrieri Rizzardi è nell'altra metà del bicchiere». Le parole di Agostino Rizzardi indicano il percorso che l'azienda di famiglia sta tracciando per valorizzare la sua storia, dopo il recente investimento tecnologico nella nuova sede operativa. È in quest'ottica che il nucleo di edifici della vecchia cantina - trasferita nel 2012 a un chilometro di distanza - torna alla luce oggi come Borgo Bardolino: un complesso ricettivo enoturistico affacciato sul Lago di Garda, collegato al centro storico del paese e al nuovo sito produttivo di Guerrieri Rizzardi.

Come rinasce Borgo Bardolino

Il progetto di riqualificazione del Borgo - sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici - ha impiegato più di due anni per la realizzazione. Ci racconta Agostino Rizzardi: «Questo insieme di palazzi di epoche, fattezze e colori diversi - i più antichi risalgono al XV-XVI secolo - dà proprio la sensazione di trovarsi in un borgo: da qui il nome. È sempre stato sede dell'azienda agricola della famiglia Guerrieri: qui la produzione di vino è cominciata a fine Seicento e nel Novecento è diventata l'attività principale, con la progressiva diminuzione dei seminativi». Ma le vicende alterne di Borgo Bardolino hanno visto la proprietà diventare anche ricovero ospedaliero per i feriti, nella prima guerra mondiale, e poi subire l'occupazione di un comando tedesco nel corso della seconda.

Il progetto di riqualificazione

Il Borgo è a ridosso delle antiche mura difensive di Bardolino, e oggi divide a metà il centro abitato, che nel tempo si è espanso tutto intorno. «La nostra proprietà restava l'unica zona del paese non ristrutturata. Questo progetto di riqualificazione restituisce a Bardolino un pezzo di centro storico e ne modifica anche la viabilità: il Borgo è aperto a tutti, con tre diversi punti d'accesso (aperti dalle 7 alle 24) che lo collegano al resto del paese», prosegue Agostino Rizzardi. E ci spiega che l'area si sta rivitalizzando: «Oltre agli appartamenti destinati all'accoglienza, Borgo Bardolino comprende cinque negozi, un bar gelateria, un forno, due ristoranti, un wine bar e una bottiglieria, questi ultimi a marchio Guerrieri Rizzardi. Ogni edificio del complesso ricettivo è destinato a un'attività, ma seguendo la traccia di vecchie insegne ed elementi architettonici industriali si respira ancora l'aria delle vecchie cantine».

Guerrieri Rizzardi per l'incoming

Il legame con la produzione vinicola non si esaurisce nella suggestione del passato. La nuova cantina di Guerrieri Rizzardi è direttamente collegata al Borgo da un servizio taxi che consente agli ospiti di visitare la sede produttiva. Oltre a esplorare le tecniche di vinificazione e degustare i vini qui prodotti, «l'itinerario di visita alla cantina sarà presto integrato con un nuovo percorso "museale", che racconterà le vicende dell'azienda attraverso i secoli» ci anticipa Agostino Rizzardi. «Abbiamo diversi progetti per il futuro, molti ancora da valutare, volti a sfruttare l'incoming anche in Valpolicella, dove l'enoturismo è diffuso e di qualità elevata, esigente, un target diverso da Bardolino». La ristrutturazione e il rinnovato wine shop della villa di Pojega - con lo splendido giardino all'italiana sorto nel 1783 per volontà di Antonio Rizzardi - sarà la prossima tappa.   In foto: il portale d'ingresso da via Verdi a Borgo Bardolino, a cui si ispira il logo della struttura

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