In Italia

In Italia

Kettmeir, bollicine di prestigio per veri intenditori

11 Aprile 2020 Civiltà del bere
Kettmeir, bollicine di prestigio per veri intenditori

Kettmeir è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2020.

Fondata a Caldaro nel 1919, Kettmeir si affaccia a un nuovo secolo di vita dopo un anno di festeggiamenti e soddisfazioni. Una realtà storica immersa nei vigneti altoatesini, testimone e messaggera dei saperi del tempo, grazie alle relazioni di lunga data con viticoltori di montagna che garantiscono la tutela dei vigneti d’alta quota e l’ottenimento di uve eccellenti, frutto di un meticoloso processo di zonazione. Kettmeir ha saputo al contempo mantenersi all’avanguardia, con continui investimenti per l’innalzamento qualitativo e il rilancio della tradizione spumantistica altoatesina.

Gaetano Marzotto con i fratelli Stefano, Nicolò e Luca

Il miglior vino Kettmeir del 2020: 1919 Riserva Extra Brut Alto Adige Doc 2013

Oggi è sinonimo di Metodo Classico d’eccellenza e le Guide 2020 hanno apprezzato in particolare il 1919, Riserva Extra Brut Alto Adige Doc 2013. «Chardonnay 60% e Pinot nero 40%, questa Riserva è pensata per un pubblico di connaisseur appassionati ed esigenti, alla ricerca di spumanti complessi e dalla forte personalità», racconta il presidente Gaetano Marzotto. «In questo caso la sosta sui lieviti si protrae per 58 mesi, regalando una bollicina avvolgente e vibrante al tempo stesso».
Dal 1986 Kettmeir fa parte di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, costituendo un importante tassello di quel grande mosaico enologico che ad oggi raggruppa 10 diverse tenute in alcune tra le regioni più belle e vocate d’Italia.

1919, Riserva Extra Brut Alto Adige Doc 2013

Dai vigneti Castelvecchio e Pochi di Salorno tra i 330 e i 630 metri. L’energia del perlage, la raffinatezza dei profumi e la complessità gustativa ne fanno uno spumante da tutto pasto, che si esalta in particolare su ricette speziate e dai sapori decisi.

Altra etichetta premiata

1919, Riserva Extra Brut Alto Adige Doc 2012

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto

La prova del tempo della Riserva Lunelli in verticale dal 2004 ad oggi

Lo chef de cave Cyril René Brun e il presidente di Ferrari […]

Leggi tutto

L’enotecnico non è più figlio di un dio minore

Il 6 giugno è stata pubblicata la legge che riconosce l’anno di […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati