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Anteprima Vernaccia di San Gimignano: l’annata 2019 sarà memorabile

21 Febbraio 2020 Elena Erlicher
Anteprima Vernaccia di San Gimignano: l’annata 2019 sarà memorabile

«Una vendemmia da ricordare», la 2019 della Vernaccia di San Gimignano, presentata in Anteprima (la XV) il 16 e 19 febbraio nella Rocca di Montestaffoli, in cima alla città delle cento torri, in provincia di Siena.

Così l’ha definita l’enologo di lunga esperienza Paolo Caciorgna, ben 34 vendemmie alle spalle nell’area Docg che conta oggi circa 700 ettari vitati. Annoverandola tra le migliori dell’ultimo decennio e al pari delle già straordinarie 2013 e 2016 del decennio appena concluso.

Ottimi sia i vini d’annata sia le riserve

«Si sono ottenuti ottimi equilibri di maturazione aromatica e qualitativa», ha continuato Caciorgna, «sia per i vini d’annata sia per le riserve. L’aver potuto contare su una maturazione fisiologica perfetta ha consentito più lunghe macerazioni e fermentazioni, permettendo di esprimere al meglio le peculiarità di questo vino, la Vernaccia, che si conferma così un classico contemporaneo».

L’andamento stagionale della Vernaccia di San Gimignano 2019

Questi straordinari risultati sono stati possibili per la Vernaccia di San Gimignano 2019 grazie a un andamento stagionale che ha dato vita a uve sane. Nonostante qualche sporadica pioggia estrema (come i 50 mm d’acqua caduti in un unico giorno a fine luglio). «Grazie a una vendemmia ritardata di 15 giorni, le uve hanno potuto beneficiare delle escursioni termiche autunnali», ha spiegato l’agronomo Valerio Zorzi. In generale il ciclo biologico tra germogliamento e maturazione (184 giorni in tutto) è risultato più lungo di 33 giorni rispetto alla media del quinquennio. La piovosità è aumentata del +14,5% (867,25 mm) e la temperatura media annuale (14,71 °C) è in linea con il quinquennio. Ma se si analizzano gli stessi dati in un periodo di tempo più lungo (1921-1986 la piovosità e 1910-1985 la temperatura media), «assistiamo invece a un calo tendenziale della piovosità media, con una sempre più elevata frequenza di eventi estremi. E un aumento di 0,62 °C della temperatura media», conclude Zorzi.

All’anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2019

L’Anteprima per la prima volta alla Rocca

L’Anteprima è stata organizzata per la prima (e unica) volta quest’anno in una tensostruttura allestita nella Rocca di Montestaffoli. «In attesa che la nuova location, un ampio spazio multifunzionale a cui il comune sta lavorando», ha garantito il sindaco Andrea Marrucci, «sia pronta per l’anno prossimo». La degustazione, denominata Vernaccia di San Gimignano Wine Experience, si è svolta domenica 16 febbraio e mercoledì 19. In questa seconda giornata erano allestite anche sale riservate ai giornalisti per la degustazione tecnica con il servizio di sommelier. In assaggio le ultime annate: Vernaccia di San Gimignano 2019 e Riserva 2018. Quest’ultima è stata definita nella norma in tutte le fasi vegetative, caratterizzata da una vendemmia regolare e un quantitativo di uve nella media, dopo le difficoltà del 2017. E ha dato vita a vini di buona qualità e dal grado alcolico più contenuto. Per le aziende espositrici c’era la possibilità di presentare anche annate precedenti.

Ambasciatore Vernaccia di San Gimignano e Premio Gambelli

Durante la conferenza di presentazione dell’annata, Valentino Tesi, miglior sommelier d’Italia Ais 2019, ha ricevuto il titolo di “ambasciatore della Vernaccia di San Gimignano nel mondo”. A seguire è stato proclamato il vincitore dell’ottavo Premio Gambelli: l’enologo toscano Ivan Misuri, 38 anni e una laurea in Enologia all’Università di Firenze. «Il giovane enologo incarna i principi di “gambellianità” portati avanti da Giulio Gambelli, considerato tra i massimi esperti del Sangiovese e scomparso nel 2012», ha spiegato Leonardo Tozzi, presidente di Aset (Associazione stampa enogastroagroalimentare toscana).

La degustazione guidata nella sala Dante del Palazzo Comunale

Vernaccia e bianchi dal Nuovo Mondo

Mercoledì mattina, per il ciclo “Il vino bianco e i suoi territori”, la sala Dante del Palazzo Comunale ha ospitato la degustazione “La Vernaccia di San Gimignano: un grande classico incontra i nuovi classici del mondo. Alla ricerca dei vini di territorio”. Un incontro ideato e condotto dal direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli, di cui parleremo nel prossimo numero (marzo-aprile, 2/2020). «In una realtà sempre più globalizzata», ha detto Irina Strozzi, presidente del Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, «abbiamo voluto aprirci al mondo, portando la Vernaccia con i suoi 800 anni di storia a confrontarsi con il Nuovo Mondo. Riflettiamo su due importanti temi complementari: classicità e territorialità».

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