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Giovanni Manetti di Fontodi alla guida del Chianti Classico

5 Settembre 2018 Civiltà del bere
Giovanni Manetti presidente del Chianti Classico. Il proprietario di Fontodi guiderà il Consorzio in un momento storico decisivo per la denominazione chiantigiana, prossima alla candidatura Unesco come paesaggio culturale.
Eletto il 31 agosto alla guida del Consorzio Chianti Classico, il neo presidente Manetti potrà contare sull'aiuto dei vicepresidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli, nominati dalla medesima assemblea.

Da Zingarelli a Manetti presidente del Chianti Classico

A cinquantacinque anni Manetti raccoglie il testimone da Sergio Zingarelli, che dopo 6 anni di presidenza resta nel direttivo come vicepresidente, insieme a Francesco Colpizzi. Il produttore di Fontodi è il quattordicesimo presidente del Consorzio, dalla sua fondazione nel 1924. Il passaggio di consegne fra i due presidenti avviene in un momento particolarmente importante per il Consorzio e il futuro della denominazione Chianti Classico.

Il futuro del Chianti Classico: candidatura Unesco e Distretto Rurale del Chianti

Il Consorzio negli ultimi anni ha portato avanti un percorso di consapevolezza e valorizzazione del legame fra prodotti locali d'eccellenza e il loro territorio di produzione. Fra i progetti del prossimo triennio avranno infatti un ruolo prioritario l’avanzamento dell’iter per la candidatura Unesco del Chianti Classico come paesaggio culturale e la governance del Distretto Rurale del Chianti, d’intesa con i comuni del territorio: un organismo destinato ad essere il punto di riferimento per le politiche di sviluppo locali.

"Un impegno condiviso" per il presidente Manetti

«Sono molto contento della nomina, soprattutto perché è espressione della volontà di tutta la compagine sociale. I tre anni che mi aspettano saranno sicuramente impegnativi e mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa dai miei predecessori e contribuire al consolidamento e alla valorizzazione di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale», ha commentato Manetti.

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