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Cuvée Annamaria Clementi diventa Dosage Zéro

23 Novembre 2017 Elena Erlicher
«Oggi mettiamo a frutto 40 anni di esperienza nella produzione di Franciacorta millesimati cambiando volto e contenuto del nostro vino di punta». Così Maurizio Zanella di Ca’ del Bosco ha presentato Cuvée Annamaria Clementi, Franciacorta Riserva Docg 2008, che d’ora in poi diventa Dosage Zéro (Extra Brut nella versione Rosé) e conferma una linea aziendale di pensiero che preferisce evitare (o limitare al minimo indispensabile) l’aggiunta di liqueur d’expedition. In enoteca sarà in vendita a 90-95 euro la bottiglia (ben oltre i 100 euro il Rosé). Noi l’abbiamo assaggiata in anteprima a Villa d’Este di Cernobbio (Como) al termine di una verticale di sette annate: 2006, 2005, 2001, 1999, 1996, 1990, 1985. Leggi tutte le tasting notes.    

Cambio d’abito e di contenuto

Ma per tornare al “nuovo inizio”, come è stato definito dall’azienda, di Annamaria Clementi, la cuvée nata nel 1989 e dedicata da Zanella alla madre e fondatrice di Ca’ del Bosco, il cambiamento è radicale, di contenuto e di volto. Al contenuto abbiamo già accennato, ora approfondiamo con l’enologo Stefano Capelli: «Le uve arrivano da ben 29 vigneti, che si trovano in cinque microzone, di cui due a Erbusco, una a Belvedere, una a Passirano e una a Cortefranca, e sono espressione di suoli assai diversi».

Come nasce la Cuvée Annamaria Clementi

«La cuvée nasce dall’unione di fino a 20 vini base ed è composta dall’assemblaggio di Chardonnay al 55%, Pinot bianco al 25% e Pinot nero al 20%. La percentuale di quest’ultimo è andata diminuendo nel corso degli anni a causa del cambiamento climatico. La variazione della maturità fenolica dell’uva ha fatto osservare un apporto maggiore di colore e quindi si è deciso di diminuirne la quantità», prosegue Capelli. La vinificazione in barrique avviene separatamente per lotto e particella. Il mosto fermenta con tutta la polpa per una maggior estrazione di aromi, il vino poi rimane sui propri lieviti per 6 mesi, dopo i quali si procede all’assemblaggio in serbatoi. Tiraggio ad aprile 2009 e successivo riposo sui lieviti di 8 anni e 7 mesi.    

Lavaggio e asciugatura delle uve: la "spa dei grappoli"

Il 2008, oltre all’adozione del protocollo biologico, è frutto anche del sistema di lavaggio e asciugatura delle uve ideato da Ca’ del Bosco e denominato la "spa dei grappoli". «L’acqua aiuta a ridurre fino al 40% i residui dei trattamenti in vigna», dice Capelli, «come per esempio il rame, e favorisce l’azione dei lieviti, non più "disturbati" dai fungicidi». Dopo la sboccatura nessuna aggiunta di liqueur, laddove fino al 2007 si arrivava a 7,5 g/l (Brut), e 1 g/l per la versione Rosé, che potrà arrivare fino a 3 g/l (Extra Brut).

Annamaria Clementi 2008: espressività e fragranza

Millesimo molto espressivo, grazie alla regolarità dell’andamento stagionale, coniuga fragranza, intensità ed un’eleganza di cui a Ca’ del Bosco sono sempre alla ricerca. Colore dorato con bollicine finissime, al naso menta, scorza di limone e di agrumi, mandorla, leggera nota di nocciola; in bocca si distingue per definizione e pulizia degli aromi, al contempo cremoso e setoso. Il Rosé - da 3 vigne di Pinot nero di oltre 30 anni, vinificazione con il metodo saignée (salasso) - evidenzia note delicate di fragola, lampone e ribes, che nonostante i quasi 9 anni sui lieviti ancora esprimono il frutto; in bocca vinoso e cremoso con una certa piccantezza di pepe rosa e chiusura piacevolmente amaricante.

Restyling anche nel packaging

Veniamo poi agli abiti delle due bottiglie, veri e propri vestiti nuovi dell’imperatore. La carta dell’etichetta è ottenuta da fibre naturali, con lavorazioni artigianali ed ecocompatibili, presentata in due nuance che richiamano i colori della terra di Franciacorta. Il collare è in tessuto ricamato con i segni distintivi dell’azienda e del millesimo; il tappo è chiuso con la graffa che garantisce una minor permeabilità all’ossigeno.

Cuvée Annamaria Clementi in verticale

La degustazione dei due nuovi Franciacorta Riserva è stato il momento culminante giunto dopo l’assaggio di una verticale di altre sette annate di Annamaria Clementi, sboccate per l’occasione e quindi tutte non dosate. Leggi tutte le note di degustazione.
Cuvée Annamaria Clementi 2006
Fragranza e mineralità.
Cuvée Annamaria Clementi 2005 
Meno pronto, ma molto fresco e vibrante.
Cuvée Annamaria Clementi 2001
Ottima annata con buone prospettive di invecchiamento.
Cuvée Annamaria Clementi 1999
Bollicina iperverticale e definita.
Cuvée Annamaria Clementi 1996
Cuvée da lungo invecchiamento.
Cuvée Annamaria Clementi 1990
Il nostro preferito. Di grande espressività.
Cuvée Annamaria Clementi 1985
Non porta ancora il nome della fondatrice, ma testimonia la ricerca sui millesimati che l’azienda svolgeva già negli anni Settanta-Ottanta.

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