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È morto Franco Piccinelli

17 Febbraio 2014 Civiltà del bere
Franco Piccinelli, classe 1933, riposa ormai nella sua Neive, tra le colline delle Langhe, che furono il soggetto costante dei suoi racconti e dei suoi romanzi. Qui era nato, il padre capostazione, la madre maestra, qui aveva assorbito (dal nonno materno) quella profonda conoscenza del mondo contadino e della sua gente, dei filari di viti e della natura. IN RAI DA TORINO A ROMA - Cominciò presto come giornalista alla Gazzetta del Popolo di Torino, per poi entrare alla Rai, dove divenne dirigente e capo della redazione di Torino: in questa veste, nel 1979 fu "gambizzato" dalle Brigate Rosse. Passo poi alla sede di Roma, e il suo capolavoro furono, per molti anni, le conversazioni mattutine su Radio 2, dove commentava la vita quotidiana, dispensando pillole di saggezza e di buon senso, con la profonda conoscenza che aveva dell'animo umano. Le sue dettagliate descrizioni di ogni situazione erano capolavori di oratoria! SAPER NARRARE LE LANGHE - Franco Piccinelli fu scrittore fecondo, sempre sui temi legati alle Langhe, alla guerra, alle viti, al vino ed alla gente di campagna, argomenti che già furono attributi specifici di altri famosi scrittori originari di quelle colline, come Pavese e Fenoglio. Ma il suo stile rimane differente, fresco, brioso, piacevole, con la passione del dettaglio. I suoi affreschi di vita del mondo piemontese sono unici. Nel 1961 esordì con Le Colline splendono al buio, cui seguirono 27 altri titoli; tra i maggiori successi Suonerà una scelta orchestra (1974), Bella non piangere, Paura a mezzogiorno. Scrisse centinaia di articoli e racconti: per molti anni fu apprezzato collaboratore di Civiltà del bere, narrando sempre di viti e di vino. IL RITORNO IN PIEMONTE - Viveva a Roma, ma scappava sovente a Neive a riprendere fiato, ad incontrare i molti amici, le colline, il mondo del Pallone Elastico, di cui fu per lungo tempo Presidente della Federazione. In Piemonte tornava anche per curare gli acciacchi delle sue traversie di salute, e tornò anche lo scorso autunno, nell'imminenza del traguardo, per finire tra la sua gente. Le sue opere continueranno a parlare di lui.

Ezio Rivella

 

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