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Perla del Garda all’enoluogo: in anteprima il Lugana Vendemmia tardiva

26 Febbraio 2013 Civiltà del bere
Questa mattina debuttano sul palcoscenico dell'enoluogo di Milano i Lugana della Cantina Perla del Garda. In anteprima nello spazio di Civiltà del bere si potrà assaggiare il Lugana Doc Vendemmia tardiva, prodotto in sole 4.654 bottiglie (più 40 Magnum) da uve Trebbiano di Lugana 100%. I grappoli rimangono sulla pianta fino allo sviluppo completo della botritis cinerea larvata, verificando ogni giorno la sovramaturazione e lo sviluppo della muffa nobile. La vendemmia viene svolta esclusivamente a mano, selezionando i grappoli e riponendoli in piccole cassette che vengono in breve tempo condotte in cantina situata al centro della vigna. Qui avviene l'attenta cernita dei grappoli, la pressatura e la vinificazione. Il vino affina in vasche di acciaio inox e in piccole botti di legno di rovere francese a tostatura media complessivamente per 14 mesi. IN ASSAGGIO TUTTA LA GAMMA DEI LUGANA - In degustazione anche gli altri fuoriclasse dell'azienda di Lonato del Garda (Brescia): il Madre Perla Lugana Riserva Doc (che nel 2013 si è classificato al primo posto fra i migliori Lugana d’Italia), il Perla Lugana Doc e il Madonna della Scoperta Lugana Superiore Doc, tutti prodotti da Trebbiano di Lugana in purezza. Ottimi anche i Vini Spumanti (Settimocielo Brut, Millesimato08 Lugana Spumante Doc e Millesimato07 Chardonnay Garda Extra Brut) prodotti con metodo classico e solo in formato Magnum per ambire all’eccellenza qualitativa. UNA CANTINA ECOSOSTENIBILE - La Cantina, condotta dai fratelli Giovanna ed Ettore Prandini supportati dall’enologo Cesare Ferrari, quest’anno ha ottenuto il Premio Ecofriendly 2013 della Guida Vini Buoni d’Italia (insieme a Verallia), per l’impegno dimostrato sui valori dell’eco-sostenibilità ambientale. Perla del Garda è nata nel 2000 e comprende circa 30 ettari di vigneti fra Desenzano e Sirmione, dove alleva prevalentemente uve bianche, tra cui Trebbiano di Lugana o Turbiana, Chardonnay, Riesling, Sauvignon e Incrocio Manzoni,  ma anche i rossi Merlot, Rebo, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. CURA DEL PARTICOLARE E STILE CONTEMPORANEO - «La storia di Perla del Garda», racconta Giovanna Prandini, «ha radici nella tradizione agricola della nostra famiglia e deriva dal desiderio di trasformare la materia prima con l’attenzione e la passione che ci è stata insegnata per il particolare: la cura della vigna, la dedizione in cantina, la scelta dei collaboratori. La cantina è moderna, in stile contemporaneo, pensata per vinificare a caduta ottimizzando la naturale pendenza della nostra collina e per accogliere adeguatamente sia le scuole per le attività didattiche sia gli eno-appassionati».
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