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Speciale Sardegna: Agricola Punica

5 Giugno 2012 Civiltà del bere

Da I Report di Civiltà del bere: Sardegna

Agricola Punica: 10 anni da favola nel nome di grandi rossi

Agricola Punica festeggia quest’anno il decennale della sua fondazione, a conferma del successo del binomio Sardegna-Toscana fortemente auspicato da Giacomo Tachis, che nel 2002 convinse un’azienda leader come Tenuta San Guido, produttrice del Sassicaia, ad allearsi con Cantina Santadi, Casa vinicola di riferimento della regione sud-occidentale del Sulcis, patria del Carignano sardo. Un’operazione rivolta alla produzione di grandi vini rossi con la partecipazione societaria anche dello stesso Tachis.

LA SUPERFICIE VITATA - Due le tenute acquistate, Barrua e Narcao, per complessivi 170 ettari. Nella prima già preesisteva un vigneto di 15 ettari allevato a Carignano, mentre nella seconda si è proceduto gradualmente, a partire dal 2003, a impiantare nuove viti con varietà internazionali, oltre allo stesso Carignano. Oggi la superficie vitata complessiva è di 65 ettari per una produzione annua di oltre 250 mila bottiglie suddivise nelle due etichette Barrua e Montessu, entrambe classificate Igt Isola dei Nuraghi. La scommessa di Agricola Punica è stata quella di riuscire a creare ottimi vini in una terra altamente vocata qual è quella del Sulcis sposando il vitigno simbolo della zona, il Carignano, con il duo bordolese Cabernet-Merlot che ha decretato il successo del Sassicaia e degli altri vini di Bolgheri.

BARRUA E MONTESSU - Il Barrua si avvale per l’85% di uve Carignano con l’aggiunta di un 10% di Cabernet Sauvignon e 5% di Merlot. La maturazione in barrique è di 18 mesi, cui segue l’affinamento in bottiglia per almeno altri 6 mesi. È un vino di grande struttura, elegante, con potenzialità di invecchiamento di almeno una decina d’anni. Il Montessu, immesso sul mercato a partire dalla vendemmia 2005, utilizza uve Carignano per il 60% e per il restante 40%, in parti uguali, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah. La maturazione in legno e in vetro è minore rispetto al Barrua: 12 mesi in barrique e 3 mesi in bottiglia. In entrambi i casi si tratta di vini di alta qualità, come dimostrano le massime valutazioni ottenute negli ultimi anni da parte delle guide specializzate italiane ed estere. Grazie alla qualità del prodotto e all’apprezzamento da parte della critica e dei consumatori, i vini di Agricola Punica stanno conquistando sempre nuove quote di mercato attraverso la valorizzazione del territorio del Sulcis e del suo vitigno più emblematico, cioè il Carignano.

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