Ad Alberto Bombassei, Fabrizio Plessi e Federica Manzon il Premio Civiltà Veneta. A José Vouillamoz il Premio Internazionale Civiltà del Vino e a Gilles Kepel il Grosso D’Oro Veneziano. L’edizione n. 44, in programma il prossimo 24 ottobre, ha come fil rouge il progresso e i conflitti del presente
Venerdì 24 ottobre va in scena il XLIV Premio Masi. L’appuntamento è alle Cantine Masi di Gargagnago di Valpolicella per la tradizionale firma della botte di Amarone e, a seguire, nel vicino e nuovissimo complesso polifunzionale Monteleone21 per la cerimonia ufficiale di premiazione. Il fil rouge di questa edizione è “Progresso e conflitti: paradossi del presente”, scelto “in considerazione delle straordinarie accelerazioni tecnologiche riscontrabili oggi in contrappunto con crisi globali, disuguaglianze, guerre e lacerazioni culturali”, come si legge nel comunicato diffuso a mezzo stampa che annuncia i vincitori.
Il tema dell’edizione 2025
Come spiega Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi: «Oggi tecnologia, intelligenza artificiale, conoscenze scientifiche avanzate ci offrono possibilità senza precedenti per migliorare la condizione umana. Eppure, a fronte di questo progresso, assistiamo a un aumento dei conflitti, alla crisi dei valori, al ritorno di disuguaglianze che pensavamo superate. Con il Premio Masi vogliamo dare spazio a figure che, con la loro visione e la loro opera, ci aiutino a leggere questa complessità. Personalità capaci di trasformare il sapere in responsabilità, e la conoscenza in strumento di dialogo, civiltà e coesione». Le fa eco Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola. «Nel contrasto tra innovazione e conflitto, la cultura ci è di orientamento. Il vero progresso è quello che si mette al servizio dell’uomo e della sua dignità. Anche il vino, in questa visione, assume un valore simbolico: frutto di una cultura millenaria, del rispetto per la terra e dell’armonia con il paesaggio, ci parla di relazioni, di identità e di tempo. In questo senso, la vitivinicoltura continua a rappresentare in concreto, anche in questo momento di difficoltà e profonda incertezza, una civiltà che concilia sviluppo, rapporti umani e senso estetico».
Tutti i vincitori del Premio Masi 2025
In particolare Il Premio Civiltà Veneta 2025 sarà conferito a tre figure emblematiche: l’imprenditore vicentino Alberto Bombassei, “per il contributo all’eccellenza industriale e all’innovazione tecnica con enfasi alla ricerca e alla formazione”; l’artista internazionale e veneziano d’adozione Fabrizio Plessi, “pioniere nel far convivere la tradizione dell’arte con il linguaggio tecnologico della contemporaneità”; e la scrittrice triestina Federica Manzon che “nelle sue opere esplora le complesse tensioni tra identità, appartenenza e memoria”. José Vouillamoz, genetista svizzero, “per il suo fondamentale lavoro ampelografico sull’autoctonia e per la divulgazione scientifica”, sarà insignito del Premio Internazionale Civiltà del Vino, mentre il Grosso D’Oro Veneziano sarà assegnato a Gilles Kepel, politologo francese, “per l’instancabile impegno a favore del dialogo interculturale e per l’analisi delle minacce alla coesione sociale, nonché per aver posto la conoscenza a servizio del dialogo e della solidarietà”.