A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che ci hanno stupito per purezza e fedeltà al territorio. E siamo tornati con una ulteriore conferma di quanto già pensavamo, e cioè che il mondo del vino oggi tende sempre più a focalizzarsi sullo sviluppo e la valorizzazione dei microterritori
Agili, dinamici, golosi, esuberanti: sono i Barolo del comune di Serralunga d’Alba Docg 2022, che sono stati presentati al Serralunga Day, l’8 settembre al Villaggio Narrante di Fontanafredda. I campioni della prima Menzione geografica comunale della denominazione Barolo (nata 33 anni fa), frutto di una vendemmia calda e siccitosa, considerata tra le più difficili, hanno stupito invece per eleganza e finezza. Sintomo che, oggi più che mai, il risultato nel calice «non deriva solo dall’andamento climatico stagionale, ma dall’intero “contesto”, che comprende per esempio anche un’adeguata gestione del vigneto», ricorda il “cartografo del vino” Alessandro Masnaghetti, che per l’occasione ha presentato uno studio sul territorio di Serralunga d’Alba. «Non è detto, insomma, che da un’annata particolarmente calda emergano solo le note più mature del frutto».
La joint-venture con il Brunello di Montalcino
Le altre novità di questa quarta edizione di Serralunga Day sono state: l’incremento degli ospiti internazionali grazie al coinvolgimento di Wine Club internazionali, come il Dutch Wine Apprentice (Olanda), VIaamse Wijngilde (Belgio) e una rappresentanza di Ais Belgio e Lussemburgo; un calice dedicato al Nebbiolo di Serralunga d’Alba “SF Serralunga” disegnato dall’azienda bavarese Eisch Glass; e il “matrimonio” con il Brunello, che ha visto la partecipazione contestuale dei vini di 20 produttori di Montalcino al tasting pomeridiano. Una joint-venture, quest’ultima, che sancisce «l’inizio di una collaborazione ufficiale tra le due denominazioni, che condividono valori comuni, come tradizione, identità, longevità ed eccellenza», hanno riconosciuto i presidenti dei rispettivi consorzi presenti alla manifestazione, Sergio Germano per il Barolo e Giacomo Bartolommei per il Brunello. «Eventi come questo rafforzano la consapevolezza che l’unione tra realtà di così alto profilo siano fondamentali per affrontare le sfide del futuro e per parlare al pubblico internazionale».

Il blind tasting e il “manifesto della vendemmia”
«Unire le forze (tra Barolo e Brunello) può avere effetti sui mercati del mondo», aggiunge Gabriele Gorelli MW, che ha guidato, con Justin Knock MW australiano e Michaela Morris, wine writer canadese, la degustazione alla cieca in mattinata di 26 campioni di Barolo del comune di Serralunga d’Alba Docg 2022 di altrettanti produttori (in totale la Menzione ne conta 42). «Vogliamo rinnovare la narrativa su questo vino parlando di cosa distingue una particolare annata, in questo caso la 2022, dando vita a un “manifesto della vendemmia”. I buyer del mondo devono conoscere ciò che acquistano per trasmetterlo a loro volta al consumatore finale». Così da una giuria di cinque rappresentanti di categoria (stampa italiana e straniera, Master of Wine, produttori di Barolo e di Brunello) – che a loro volta, dopo il blind tasting, si sono consultati con coloro che rappresentavano – è nato il Ritratto dell’annata 2022, intitolato “Barolo Serralunga d’Alba 2022, l’eccezione che conferma la regola”, e che riportiamo qui di seguito.
L’anima del Barolo Serralunga d’Alba 2022
“In un’annata solare, dal calore incessante e precipitazioni minime, culminata in una vendemmia anticipata, come risponde Serralunga d’Alba? Ci si potrebbe aspettare una deriva verso densità e opulenza. Al contrario i Barolo 2022 esprimono finezza e armonia. Sono agili, dinamici, golosi, esuberanti. Già oggi c’è equilibrio tra tensione, succo e sapidità con una inconfondibile interpretazione dell’autenticità territoriale. I produttori hanno ascoltato la loro terra e risposto con sapienza, saggezza e rispetto, senza lasciare spazio all’indecisione. In un’annata sfidante sin dall’inizio anche la vite si è autoregolata per adattarsi alle avversità. Ecco l’anima di Serralunga 2022: purezza, fedeltà e capacità di evoluzione. Un millesimo dalla visione chiara e lineare rivolto a un pubblico che può scoprire o riscoprire il Barolo del comune di Serralunga d’Alba”.
L’andamento stagionale 2022
La 2022 è stata un’annata calda e secca, dicevamo sopra. Molto anticipato il periodo di raccolta, che è iniziata circa 10 giorni prima del solito; solo 36 i giorni di pioggia tra gennaio e ottobre (quando la media è 62), per un totale di 344,7 mm (in media 682,1). Il 2022 è stato l’anno più secco dei Duemila, a eccezione del 2003, con un periodo privo di piogge significative che si è prolungato dal 9 dicembre 2021 al 30 marzo 2022 (quasi quattro mesi!). Nel suo complesso l’annata è stata comunque meno secca della 2017 o della 2021. Il 2022 è stato anche l’anno più caldo dei Duemila, anche se ottobre ha registrato temperature più blande. I picchi di calore sono stati tuttavia più bassi di quelli del 2023, con un settembre meno caldo.
Breve inquadramento territoriale
A Serralunga d’Alba siamo nel comune di Barolo con il più alto numero di menzioni geografiche, ben 39 sulle 164 totali della denominazione – più di quelle del comune di La Morra, che si fermano a 37. Le altitudini di Serralunga variano dai 190 ai 445 metri – e non sono le più alte di Barolo – e i suoli sono caratterizzati dalla marna di Sant’Agata fossile, più a nord, e formazione di Lequio più calcarea, man mano che si procede verso sud. Nel caso di Serralunga davvero si può parlare di un “universo” dei Barolo, dove a prevalere sono i sentori floreali ma anche più compositi, speziati e fruttati, donati ai vini dalla grande variabilità di contesti presenti nella zona.

La degustazione dei Barolo di Serralunga d’Alba Docg 2022
Tra i campioni assaggiati alla cieca, pubblichiamo quelli che ci hanno maggiormente colpito.
Fontanafredda
Dalla zona più a nord della menzione con suoli composti prevalentemente da marne di Sant’Agata fossile, ha profumi più intensi di frutta matura, erbe mediterranee e tabacco biondo. Il sorso è fresco e teso, con ricordi fruttati luminosi, tannino presente ma integrato e finale lungo e armonico.
Cantina del Nebbiolo
Da suoli di passaggio tra le marne di Sant’Agata e la formazione di Lequio, vicino alla menzione Baudana. Qui i tannini sono più marcati e lo è anche il territorio, che evidenzia al palato una maggior acidità e sapidità, lunga nel finale. Il naso è complesso, con armoniose trame floreali (viola).
Giovanni Rosso
Dalla stessa area di passaggio tra le due formazioni (Sant’Agata e Lequio), ma più vicino alla menzione Cerretta. Bouquet floreale con note affumicate. Sorso ammaliante ed esuberante, che sposa l’energia alla leggerezza, dove emergono note fruttate vibranti e aromatiche e un tannino fine e levigato.
Tenuta Cucco
Dalla zona centrale del territorio di Serralunga, vicino alle menzioni Meriame e Gianetto. Naso dove ben bilanciato, dove trovano il giusto equilibrio le componenti fruttate e speziate. In bocca, l’ingresso è un po’ tannico, ma la chiusa è caratterizzata da una grande e lunga sapidità. Un campione che si contraddistingue per complessità e coerenza.
Principiano Ferdinando
Dalla parte più a sud, prossima alle menzioni Gabutti e San Bernardo. Al naso ha un bouquet elegante, con sentori floreali, di ciliegia e di rabarbaro. Il sorso succoso e pieno, con tannino presente ma integrato e lungo finale, mostra tutta la potenza che verrà.
I 26 produttori del Barolo del comune di Serralunga d’Alba presenti
Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Bersano, Boasso Franco, Ca’ Rome’, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Damilano, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Palladino, Pico Maccario, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Tenuta Cucco, Tenuta Rocca, Villadoria, Mauro Veglio e Vite Colte.
I 20 produttori del Brunello di Montalcino presenti
Argiano, Armilla, Banfi, Casanuova delle Cerbaie, Castello Tricerchi, Centolani, Col d’Orcia, Croce di Mezzo, Fanti, Fattoria dei Barbi, Ferrero, La Fiorita, La Fortuna, La Gerla, La Magia, Patrizia Cencioni, Tenute Donna Olga, Tenute Silvio Nardi, Tiezzi e Uccelliera.