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Tasca d’Almerita cede il resort di Capofaro a Salina

2 Dicembre 2024 Matteo Forlì
Tasca d’Almerita cede il resort di Capofaro a Salina
Attorno al resort Capofaro Locanda & Malvasia ci sono 4,5 ettari di vigna © B. Tarantino

Lo storico nome del vino siciliano ufficializza la vendita della dimora, ma conserva la gestione dei vigneti sull’isola eoliana. Al via anche un’ampia riorganizzazione strategica nelle cinque tenute siciliane, che comprende un ampliamento del wine team.

Inizia un nuovo capitolo del romanzo di Tasca d’Almerita. La storica casata della vitivinicoltura siciliana ha infatti avviato una riorganizzazione strategica delle sue attività che parte dalla cessione del resort Capofaro, gioiello ricettivo di Salina, e punta a focalizzarsi sul core business del gruppo, l’attività produttiva, anche attraverso un ampliamento della squadra dedicata al vino con il coinvolgimento di nuove figure chiave.

Capofaro Locanda e malvasia. Salina. Isole Eolie.

Un gioiello del circuito Relais & Châteaux

La decisione di vendere Capofaro Locanda & Malvasia è stata annunciata attraverso un comunicato che però non ha reso noto ufficialmente l’identità dell’acquirente. La struttura, luogo di grande charme che occupa un importante ruolo turistico in una delle più belle isole dell’arcipelago, era stata acquisita 23 anni fa ed è l’unica dimora eoliana a far parte del circuito Relais & Châteaux. Il wine retreat comprende un ristorante e un relais con 27 camere, sei delle quali ricavate nel faro ottocentesco dell’isola, ed è circondato da 4,5 ettari di vigneto.

La produzione vinicola sull’isola continuerà

Le vigne, che danno origine a vini come Capofaro, Didyme e Vigna di Paola (versione dolce, il primo, e secca, gli altri due, della Malvasia delle Lipari), rimarranno invece sotto la gestione dell’azienda. «Capofaro è diventato il primo boutique hotel 5 stelle delle isole Eolie», ha sottolineato Alberto Tasca. «Abbiamo iniziato a studiare il vigneto locale e le sue peculiarità, recuperandone e rigenerandone la parte storica. Abbiamo ristrutturato, negli anni, anche il borgo di pescatori e abbiamo ridato vita a uno dei più importanti fari del Mediterraneo. Oggi lasciamo la struttura ricettiva, ma continuiamo a custodire le spettacolari vigne a picco sul mare eoliano».

La riorganizzazione del team vino

La vendita della struttura ricettiva alle Eolie rientra in un quadro più ampio di rimodulazione e specializzazione del gruppo. La direzione commerciale è affidata a Leonardo Vallone, ex direttore commerciale di Allegrini Winery, mentre entra a far parte del team marketing Alessia Maranzano che coordinerà nuovi progetti di digital marketing e comunicazione integrata.
L’enologa e viticoltrice Lorenza Scianna accompagnerà la direzione enologica delle cinque tenute siciliane di Tasca d’Almerita che, oltre a Capofaro, comprendono Regaleali, tenuta dominante dell’ex Contea di Sclafani, Tascante, il progetto legato alla zona nord dell’Etna, Tenuta Whitaker sull’isola trapanese di Mozia, dove ci si dedica al recupero dei vigneti storici, Sallier de La Tour, tenuta storica situata al centro della Doc Monreale a pochi chilometri da Palermo. In particolare, la sua specifica sensibilità antropologica verso il rapporto tra l’uomo e la vite contribuirà a rafforzare l’impegno di Tasca d’Almerita nel tutelare i patrimoni intangibili della Sicilia. Sarà l’agronomo Michele Brusaferri, infine, a coordinare le attività di ricerca e studio del territorio dell’Etna, un progetto inteso a scovare nuove potenzialità espressive delle contrade che punteggiano la denominazione del vulcano.

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