In Italia In Italia Matteo Forlì

I musei del vino: MuviSardegna di Berchidda

I musei del vino: MuviSardegna di Berchidda

Antologia della viticoltura sarda, bibbia dell’ampelografia dell’isola e raccolta di tecniche e strumenti per la lavorazione del sughero. A Berchidda in Gallura scopriamo il MuviSardegna, un’altra fermata del tour alla ricerca dei musei del vino più rappresentativi d’Italia.

Una bussola per orientarsi nella sconfinata varietà ampelografica sarda e una collezione di reperti che ricostruiscono le origini della viticoltura sull’isola. Ai confini della Gallura, a Berchidda, paese incastonato alle pendici del monte Limbara a una manciata di chilometri da Olbia, si trova il MuviSardegna (anche battezzato Museo del Vino sardo o Museo de Su Inu, in dialetto). Inaugurato nel 1999, è un piccolo gioiello enologico-etnografico che illustra l’aspetto culturale della produzione del vino in Sardegna. Viaggio semplice ma significativo nel mondo delle tradizioni viticole del territorio, l’esposizione fa parte della Strada del Vermentino di Gallura Docg, associazione fondata per valorizzare le produzioni vitivinicole ed agroalimentari della regione attraverso la promozione del turismo enogastronomico.

Viticoltura millenaria

Pannelli didattici introducono il visitatore alla storia del vino sull’isola. Una tradizione ancora più antica delle anfore vinarie greche e romane rinvenute nell’arcipelago de La Maddalena, testimonianza dei fiorenti commerci di vino con le coste tirreniche dell’Italia Meridionale e della Sicilia già dal IV secolo a.C, che recenti ritrovamenti di vinaccioli di vernaccia e malvasia in antichi nuraghi retrodata fino all’età del Bronzo (tra il XV e il IX secolo a.C).
Crocevia commerciale, la Sardegna ha collezionato nei secoli tracce del passaggio di culture assai differenti, araba, bizantina, romana e spagnola, e ognuna ha contribuito a lasciare la sua impronta arricchendo anche il patrimonio ampelografico di questa terra. Una sezione del museo è dedicata proprio alle tante varietà presenti sul territorio: dai più celebri Cannonau, Carignano, Vernaccia e Vermentino ai meno conosciuti Nuragus, tipico del Cagliaritano, Semidano, una manciata di ettari coltivati soprattutto attorno a Oristano, Cagnulari, nell’algherese, o il Torbato, tutelato da poche cantine della zona di Sassari.

Muvisardegna fa parte della Strada del Vermentino di Gallura Docg ©MuviSardegna

Strumenti e tecniche per la lavorazione del sughero

La tappa successiva è dedicata agli strumenti di produzione vinaria, nei nuraghi prima e nelle cantine poi, fino alle fasi di imbottigliamento. Arnesi da lavoro per arare della terra e potare la vite si alternano ad anfore romane, vasche per la pigiatura delle uve in granito (lu laccu) e un torchio in legno a vite infinita, testimonianze di strumenti utilizzati sull’isola fino ai primi del ‘900.
Berchidda è famosa anche per le sue sugherete e dunque non poteva mancare una sezione dedicata alla lavorazione del sughero, utilizzato principalmente per la produzione di tappi per il vino. Il museo custodisce l’attrezzatura usata un tempo per la raccolta e la lavorazione e illustra le tecniche di estrazione di questo materiale naturale dalla corteccia della quercia da sughero: un’operazione che avviene come minimo ogni decade (per dar modo alla corteccia di riformarsi) e non prima dei 25 anni di età della pianta. Fustelle manuali dei primi del ‘900 e versioni elettriche della metà del secolo sono esempi di come avvenisse la successiva intagliatura del tappo per conferirgli la classica forma cilindrica.

Orari e prezzi

Il MuviSardegna si trova a Berchidda (Ss) in via Gian Giorgio Casu, 5. L’esposizione è aperta da martedì a domenica con i seguenti orari: da ottobre ad aprile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.00 (sabato e domenica 15-19); da maggio a settembre dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19 (sabato e domenica 16-20).
Il costo del biglietto è di 3 euro per gli adulti, 2 euro e 50 per i gruppi di almeno 8 persone e 2 euro per studenti, anziani e soci Arci. Incluso nel costo d’ingresso un bicchiere di Vermentino, da degustare con la spiegazione di un sommelier. All’interno del museo è presente un’enoteca che propone assaggi e vendita di vini del territorio.

Per informazioni visitare il sito http://www.muvisardegna.it, telefonare al 079705268 o scrivere a enoturistika@tiscali.it.

Muvisardegna
Il portale gotico della cattedrale di Alghero © G. Calaresu

Nelle vicinanze

Monumenti, arte, archeologia

A Stintino la Pelosa è una delle spiagge più famose e suggestive al mondo, semplicemente per la sua bellezza. Andateci, ma solo se avete la fortuna di trovarvi in Sardegna fuori dall’alta stagione, altrimenti rischiate di non trovare posto per l’asciugamano. Alghero si sviluppa intorno ai bastioni e al porto, ha antiche origini catalane e, ancora oggi, gli algheresi parlano il catalano: perdetevi nei “carrer”, tra i vicoli del centro storico.
Tra i rari esempi del Romanico sardo in Gallura, la Basilica di San Simplicio di Olbia è stata eretta sul sito di un antico tempio pagano e di una necropoli, dove nel 304 d. C. il santo patrono della città venne martirizzato.

Dove mangiare

Il muto di Gallura

È la storia di una famiglia sarda che accoglie gli ospiti in un antico “stazzo” nel cuore della Gallura. Formaggi, salumi, prosciutti, verdure sott’olio, carni e vini sono di produzione propria e provengono da allevamento e agricoltura biologica.

sp 27, località Fraiga, Aggius (Oristano)
079.62.05.59
www.mutodigallura.com
info@mutodigallura.com
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Agriturismo Il Vermentino

Cucina tipica e genuina nel ristorante immerso nella natura, un luogo adatto per un pasto in relax di coppia o con amici e per tutta la famiglia. È infatti dotato di un parco giochi dove i bambini possono giocare in sicurezza e libertà.

località Conca Sa Raighina, Monti (Oristano)
335.47.22.21 – 338.64.32.055
www.cantinatani.com
info@agriturismoilvermentino.com
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Agriturismo Li Nalboni

Cucina tipica sarda con proposte che spaziano fra mare e terra come da tradizione. Ampio spazio esterno e prezzi nella media.

strada Li Cumandanti, Santa Teresa Gallura (SS)
340.97.67.572
www.linalboni.it
linalboni@gmail.com
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Dove dormire

Alma di Alghero Hotel

Struttura moderna e attrezzata sul lungomare di Alghero a breve distanza dal centro della città catalana del nord Sardegna. La terrazza all’ultimo piano è dotata di piscina con idromassaggio e bagno turco.

via Lido 29, Alghero (SS)
079.98.56.16
www.hotel-alma-alghero.it
website@hotel-alma-alghero.it
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Park Hotel Asinara

Tra le colline di Stintino e lo splendido golfo dell’Asinara, il Park Hotel Asinara offre 37 camere con elementi e colori tipici della tradizione sarda.

località Le Vele, Stintino (Sassari)
079.52.00.58
www.parkhotelasinara.com
info@parkhotelasinara.it
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Hotel Villa del Golfo

Resort in tipico stile mediterraneo situato in località Cannigione, Sardegna, con spettacolare vista sul Golfo di Arzachena

via Monti Corru, località La Conia, Cannigione (Oristano
0789.89.20.91 – 347.83.64.555
www.hotelvilladelgolfo.com
booking@hotelvilladelgolfo.com
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Foto di apertura: Berchidda è famosa anche per le sue sugherete e non poteva mancare una sezione dedicata alla lavorazione del sughero ©MuviSardegna

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© Riproduzione riservata - 13/11/2022

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