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La Gran Selezione secondo Mazzei: tre cru e tre personalità

27 Ottobre 2022 Alessandro Torcoli
La Gran Selezione secondo Mazzei: tre cru e tre personalità

L’ampia superficie coltivata a Sangiovese sotto l’egida del Castello di Fonterutoli consente all’azienda Marchesi Mazzei di proporre non una ma tre Gran Selezione del Chianti Classico, da tre Uga (Unità geografiche aggiuntive). Le confrontiamo ciascuna in due annate diverse.

Siamo in debito con Francesco Mazzei: nel settembre del 2021 avevamo partecipato alla presentazione dell’annata 2018 delle sue selezioni di Gran Selezione, ma non ne abbiamo mai scritto, presi dal turbine di viaggi post-pandemici. Poco male, per i lettori, perché ora dopo aver pranzato con lui nuovamente per assaggiare i millesimi successivi, potremo felicemente paragonarli.
La proposta del Castello di Fonterutoli è fuori dall’ordinario. La Gran Selezione è la nuova categoria del Chianti Classico di qualità superiore (solo Sangiovese gestito direttamente, zero uve fuori controllo) che oggi rappresenta nel complesso circa il 7% in volume e il 15% in fatturato. Francesco Mazzei ne propone tre, da tre cru e tre Comuni differenti. In pratica tre Uga (Unità geografica aggiuntiva), anch’essa novità approvata dal Consorzio del Chianti Classico e in attesa di benestare definitivo dal Ministero: il vino Vicoregio 36 proviene dall’Uga Vagliagli, Comune di Castelnuovo Berardenga; Castello Fonterutoli, icona aziendale, proviene dall’Uga Castellina in Chianti del Comune omonimo; Badiòla (attenzione all’accento) dall’Uga Radda in Chianti dell’omonimo Comune.

Mazzei

La degustazione

Li abbiamo assaggiati in due annate che riporteremo in paragone diretto, con qualche nota sulle particolarità del vino.

Vicoregio 36

È la sintesi del lavoro di ricerca aziendale sui biotipi di Sangiovese, 36 appunto, derivanti da 18 selezioni massali ottenute dalle vecchie vigne di famiglia.

Ubicazione: Castelnuovo Berardenga
Uga: Vagliagli
Altitudine: 350 metri
Esposizione: Sud, Sud-Est, Sud-Ovest
Suolo: alberese con buona percentuale di argilla e abbondanza di scheletro
Vinificazione: tonneaux
Invecchiamento: tonneaux, con finissaggio in cemento
Bottiglie: 10.000
Prezzo: 60 euro

2019
Al naso è di buona intensità, con note di ciliegia croccante, amarena, prugna, gesso, tabacco, spezie. Sangiovese molto tipico. Al palato colpisce la liquirizia, in un contesto di sapore ampio e fine, con lunghezza di finale.  

2018
Intenso e molto speziato, con evidenza di incenso e tocco di canfora, seguono frutti rosso-neri, amarena e mora. Verticale, meno ampio e più profondo, con tannino deciso piccante, sensazioni di uva matura e ritorno finale di freschezza. Molto persistente. Speziato e corale.

Castello Fonterutoli

La bandiera aziendale, precursore dal 1995 della categoria Gran Selezione, è il cru proveniente dalle migliori parcelle intorno al borgo di Fonterutoli.

Ubicazione: Castellina in Chianti
Uga: Castellina di Chianti
Altitudine: 470 metri
Esposizione: sud, sud-ovest
Suolo: alberese con elevati valori di calcare, ricchissimo di scheletro
Bottiglie: 60.000
Prezzo: 45 euro

2019
Prima sensazione di viola e di freschezza, cui seguono ricordi più classici e maturi di prugna e spezie. Al palato di buona densità con nota calcarea, lunghezza e chiusura di liquirizia con astringenza piacevole e speziatura. Sintesi e pienezza.

2018
Naso ampio con ricordi di marmellata di fragole e amarene, incenso e tabacco. Molto intenso. In bocca ritorna una sensazione di larghezza, succo e frutto. Maturo, compreso il tannino rotondo, di buona concentrazione. Sangiovese molto tipico, con piacevole finale agrume.

Badiòla

Il nome deriva dalla piccola pieve romanica di Radda, le vigne sono le più alte del Chianti Classico e godono quindi di un clima particolarmente fresco.

Ubicazione: Radda in Chianti
Uga: Radda in Chianti
Altitudine: 570 metri
Esposizione: Sud-Est, Sud-Ovest
Suolo: galestro e arenaria
Bottiglie: 7.000
Prezzo: 60 euro

2019
Già dal colore si nota una particolare finezza, confermata dal naso elegante, di viola e ciliegia ancora fresco, con nota iodata. In bocca il tannino è fine e piacevolmente piccante, ma delicato, molto fresco e lungo sul finale.

2018
Rubino chiaro e brillante con tocco aranciato, al naso è balsamico, con accompagnamento di ciliegia, mora e intrigante tocco di vernice. Nonostante l’altitudine, un Sangiovese di ottima concentrazione, con sapidità e infine una particolare mineralità granulosa. Gioca di contrasti tra maturità e freschezza.

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