Senza confini Senza confini Jessica Bordoni

Le Vigne urbane di Parigi, Lione e Avignone

Le Vigne urbane di Parigi, Lione e Avignone

Nell’immaginario comune, città e viticoltura sono due concetti apparentemente inavvicinabili. E tuttavia il crescente fenomeno delle vigne urbane sembra affermare il contrario. Negli ultimi anni, specialmente in Europa, sono sempre di più i filari metropolitani riscoperti e recuperati grazie al sostegno delle istituzioni pubbliche e all’impegno dei privati. In questa rubrica vi raccontiamo le più celebri, ma anche le più improbabili.

Nel 2019 è nata un’associazione internazionale, la Urban Vineyards Association (il cui acronimo è curiosamente U.V.A.) con l’obiettivo di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico, delle vigne urbane, salvaguardando così la loro preziosa biodiversità. Al suo interno figurano alcuni vigneti francesi, come il Clos Montmartre a Parigi, il Clos de Canuts a Lione e il Clos del Palazzo dei Papi ad Avignone, di cui vi parliamo in questo servizio.

Parigi

Clos Montmartre

Tappa obbligata per chi visita la capitale francese, il Clos sorge a poca distanza dalla Basilica del Sacro Cuore, sulla celeberrima collina di Montmartre. È nato nel 1933 per volere di alcune associazioni impegnate nella salvaguardia dei terreni urbani con il sostegno del Comune, che ancora oggi ne ha la proprietà. Ad occuparsi della gestione dei vigneti sono gli stessi abitanti della zona, riuniti nel Comité des Fêtes et d’actions sociales de Montmartre Paris 18ième. All’interno del Clos ci sono circa 1.800 piante per un totale di 30 varietà, da cui si producono diverse etichette, come Le Clos Berthaud e La Goutte d’Or. Ogni anno a inizio ottobre si tiene La Fête des Vendanges per celebrare la raccolta.
18 Rue des Saules, Parigi (vedi su Google Maps)

vigne urbane
© Clos de Canuts

Lione

Clos de Canuts

In francese, o meglio in lionnese, canut significa operaio addetto alla lavorazione della seta. Per difendere le tradizioni locali e valorizzare il quartiere della Croix-Rousse, il 21 aprile del 1986 Gabriel Caillet, alla guida del 4° arrondissement di Lione, ha pensato di fondare una vera e propria République des Canuts. Il relativo vigneto si trova in cima alla collina della Croix-Rousse, nel Parc de la Cerisaie. C’è posto per 300 viti di Gamay, ciascuna affidata per tre anni alla cura di un padrino, ovvero un socio eletto dal presidente della République. Tra i nomi illustri chiamati a fare da custodi ricordiamo lo chef lionese Paul Bocuse, padre della cucina moderna francese con il suo ristorante tristellato a Collonges-au-Mont-d’Or.
Mairie du 4ehttp://republiquedescanuts.free.fr/index_htm_files/0.gif 133, Boulevard de la Croix-Rousse, Lione (vedi su Google Maps)
www.republiquedecanuts.com

vigne urbane
© Clos de la Vigne al Palais des Papes

Avignone

Clos de la Vigne du Palais des Papes

È l’unico vigneto intra muros Aoc francese e, insieme al complesso del Palazzo dei Papi, è incluso tra i beni Patrimonio mondiale Unesco. Si trova sulla cima del Rocher des Doms, lo sperone roccioso della riva sinistra del Rodano, affacciato sulla città storica di Avignone. Sin dal reimpianto delle barbatelle, nel 1997, la gestione è affidata all’associazione dei
Compagnons des Côtes du Rhône, impegnata nella promozione e valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale locale. All’interno del Clos trovano posto varietà sia del nord che del sud della valle del Rodano. Negli anni è diventato la vetrina della Côtes du Rhône, luogo di incontri e scambi fra viticoltori e professionisti del settore.
Place du Palais, Avignone, Francia (vedi su Google Maps)

Foto di apertura: all’interno del Clos Montmartre a Parigi ci sono circa 1.800 piante per un totale di 30 varietà © Clos Montmartre

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© Riproduzione riservata - 06/11/2022

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