Senza confini Senza confini Anita Franzon

Tutti i drink della regina Elisabetta

Tutti i drink della regina Elisabetta

La notizia della recente scomparsa della regina Elisabetta si è velocemente diffusa dal Regno Unito in tutto il mondo. Si tratta, infatti, di un evento che segna la fine di un’epoca. In tanti hanno analizzato l’impatto dei settant’anni di regno di Sua Maestà su diversi settori. Le bevande alcoliche e analcoliche non fanno eccezione.

Per approfondimenti: Food&Wine, Stuff, Food&Wine, La Revue du Vin de France e The drinks business

Numerose testate giornalistiche internazionali stanno approfondendo con grande scrupolosità – in alcuni casi in modo quasi maniacale – qualsiasi dettaglio della lunga vita della regina. Appassionata consumatrice di tè Earl Grey, ma anche di alcolici – su tutti gin e Champagne – Elisabetta II ha infatti contribuito a creare tendenze, così come a cambiare la storia di alcuni vini.

Dal tè al gin: i segreti della regina svelati dal suo chef

Darren McGrady è stato per 15 anni lo chef personale della regina e come molti altri professionisti che hanno varcato il cancello di Buckingham Palace, ha in seguito svelato alcuni segreti della famiglia reale britannica. Nel libro Eating Royally: Recipes and Remembrances from a Palace Kitchen, McGrady pone l’accento sulla relativa semplicità dei pasti quotidiani di Elisabetta II, ma anche sulla sua passione per alcune bevande: dall’Earl Grey, tè nero dal caratteristico aroma di bergamotto, fino al gin. Quest’ultimo, in particolare, era così amato dalla regina, da spingerla a creare – nel 2020 – un proprio gin con le botaniche del giardino di Buckingham Palace (Food&Wine).

Un brindisi a Sua Maestà

Non a caso, molte persone in tutto il mondo hanno brindato alla memoria della regina ordinando o preparando gin e Dubonnet. Quest’ultimo è un aperitivo francese famoso in Gran Bretagna fin dagli anni Venti, a base di vino liquoroso, erbe e spezie, tra cui il chinino. Il cocktail preferito da Sua Maestà è composto da due parti di Dubonnet e una di gin (alla regina piaceva il Gordon’s London dry gin) con ghiaccio e twist di limone. Grazie alla sua popolarità all’interno della Casa reale, al Dubonnet è stato riconosciuto il “Royal Warrant”; un’onorificenza che la famiglia Reale conferisce ai suoi principali fornitori (Stuff e Food&Wine).

Petrus e il matrimonio reale

Probabilmente anche Petrus non sarebbe oggi così famoso senza il riconoscimento della regina, che lo scelse per il banchetto delle nozze con il principe Filippo, il 20 novembre 1947. La Revue du Vin de France racconta la storia del leggendario rosso di Pomerol. All’inizio un piccolo cru come altri, ma grazie all’intraprendenza di Marie-Louise Loubat, Petrus si trasformò ben presto in un mito. Nell’immediato dopoguerra, convinta delle sue potenzialità, Madame Loubat inviò una cassa di Petrus alla allora principessa Elisabetta, la quale non solo apprezzò le qualità del prodotto, ma anche il gesto dell’imprenditrice, tanto da invitarla al matrimonio reale. Da allora il Petrus non ha mai smesso di brillare.

Tanti i messaggi di condoglianze

Ma Petrus non fu l’unico vino della regina: Elizabeth amava molto, tra i vini francesi, anche lo Champagne. Non poteva però mancare, tra i preferiti, anche il Porto. Intervistato da The drinks business, Johnny Symington, presidente di Symington Family Estates (tra i cui marchi spicca anche Graham’s), si è aggiunto ai tanti messaggi di condoglianze raccolti dalla rivista inglese: «La mia famiglia ha avuto il grande privilegio e l’onore di imbottigliare alcuni speciali Porto commemorativi per il Giubileo di diamante, per il 90° compleanno della regina, e infine per il recente Giubileo di platino. La concessione del nostro Royal Warrant nel 2017 per la fornitura di Porto Graham’s a Sua Maestà e il rinnovo nell’aprile 2022 per altri cinque anni è stata una grande dimostrazione di fiducia nei nostri confronti. Saremo per sempre grati alla famiglia reale».

Foto di apertura: i drink e i vini amati dalla regina Elisabetta hanno segnato un’epoca © M. De Jong – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 15/09/2022

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