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I musei del vino: Muvit di Fondazione Lungarotti a Torgiano

18 Luglio 2021 Matteo Forlì
I musei del vino: Muvit di Fondazione Lungarotti a Torgiano

Un filo rosso unisce vino e territorio, enologia e cultura, vite e arte. La nostra guida ai più affascinanti musei del vino d’Italia parte a Torgiano (Perugia), al Muvit della Fondazione Lungarotti.

Punto di riferimento per la scena vinicola dell’Umbria e di Torgiano in particolare, di cui il Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Rosso Riserva rappresenta esemplare espressione, la famiglia Lungarotti ha il merito di saper raccontare la realtà del territorio. Non solo con le sue bottiglie, ma anche rimarcando la rilevanza socio-antropologia del nettare dionisiaco. Una missione quest’ultima affidata da più di 40 anni al Muvit, Il Museo del vino di Torgiano.


Il monumentale torchio a trave “di Catone” del XVIII secolo

Oltre 3.500 reperti

Tenuto a battesimo nel 1974 da Fondazione Lungarotti, la cui gestione è affidata a Maria Grazia Lungarotti, qui in veste di storica dell’arte e archivista, il polo museale svela ai suoi visitatori un magnifico affresco sulla storia del vino. Sono 3.500 i reperti che punteggiano le 20 sale della struttura e che riavvolgono il nastro di 5 mila anni di storia della viticoltura mediterranea, tra mito, socialità e simbolismo. Attraverso un costante dialogo tra la vite e le arti decorative il museo si propone come spazio interdisciplinare, con un’esposizione divisa in percorsi tematici.

Le aree tematiche

La sezione dedicata alla Viticoltura offre esempi storici di pigiatura, come le “bocche di canale” che rimandano alla pratica nell’antica Roma, o pressatura, come il monumentale torchio a trave, detto “di Catone” che rievoca le cantine monastiche medioevali. Brocche cicladiche e versatoi ittiti, vasi e coppe vinarie greche e bronzi etruschi popolano l’area Vino e mondo antico. Nelle stanze dedicate alla Simbologia vino e vite diventano soggetti dell’iconografia sacra e profana, tra arte figurativa e cristianizzazione dei miti dionisiaci. Ceramica, vetro, ferro sono gli elementi che compongono il percorso di Vite, vino e arti del fuoco, dove il nettare di Bacco è alimento, medicamento e mito.

L’importanza del vino per i popoli del Mediterraneo

Artigianato è un tributo a bottai, fabbri, tessitori, ricamatrici lungo la storia. Incisioni e disegni una raccolta di oltre 600 fogli, dal XV al XX secolo, mentre la sezione Editoria sfoglia le pagine di letteratura e opere scientifiche, testi sacri e profani, aulici e popolari. Tutte le opere raccontano l’importanza del vino per i popoli che hanno abitato il bacino del Mediterraneo. E per il loro immaginario.

Visto dagli altri

Recensito dal New York Times come “il migliore in Italia” sul tema per la qualità delle sue collezioni artistiche, il Muvit è stato recentemente inserito nella Top 10 dei “best wine museum” del mondo stilata dalla rivista The Drinks Business. Il museo ha sede a Torgiano, nella pars agricola del palazzo Graziani-Baglioni, dimora estiva gentilizia del XVII secolo. Dopo i mesi di chiusura per Covid ha riaperto i battenti lo scorso 6 maggio ed è visitabile assieme al Museo dell’Olivo e dell’Olio (Moo).

Prenotazionie costi

Muvit, Il Museo del vino di Torgiano è aperto da lunedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Al momento la struttura è visitabile solo su prenotazione: prenotazionimusei@lungarotti.it, 075.98.80.200, tramite la sezione contatti del sito oppure la pagina Facebook dei Musei Lungarotti. Biglietto unico per entrambi i musei (Muvit e Moo): intero 7,00 € (include un calice di vino all’Osteria del Museo).
Biglietto per il solo Muvit: 5,00 € (il calice di vino è sempre incluso).


La cattedrale di Santa Maria Assunta di Orvieto (Perugia) che è possibile visitare nelle vicinanze del museo

Nelle vicinanze

Arte e monumenti

Assisi con la Basilica di San Francesco è sicuramente una delle prime tappe da tenere in considerazione durante il viaggio in Umbria. Anche se ci siete già stati, di fronte a tanta arte e sacralità, non si può che rimanere incantati. Orvieto custodisce molti tesori e, tra questi, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo ricco e slanciato realizzato nel tardo Medioevo e tra le più significative testimonianze della storia dell’arte italiana.

Dove mangiare

Serpillo

Menù stagionale del territorio e atmosfera intima e suggestiva a pochi metri dall’ingresso del borgo di Torre del Colle, una manciata di chilometri da Bevagna (Perugia). Ogni domenica di agosto, a partire dalle ore 19.30, c’è l’aperitivo in giardino.

via di Mezzo 1, Torre del Colle, Bevagna (Perugia)
366.71.18.212
info@serpillo.com
www.serpillo.com
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Coccorone

Antico nome di Montefalco. Omaggio alla cucina tradizionale umbra: dai salumi, alla pasta fatta in casa e le ricche zuppe, fino alla carne. Tutto è di ottima qualità, compresa l’accoglienza.

largo Tempestivi, Montefalco (Perugia)
0742.37.95.35
info@coccorone.com
www.coccorone.com
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Dove dormire

Castello di Petroia

Ubicato fra Gubbio e Perugia, il Castello di Petroia sorge in un insediamento storico composto da numerosi edifici medioevali, raccolti intorno a un castello del XII secolo.

località Petroia, Gubbio (Perugia)
075.92.02.87
info@petroia.it
www.petroia.it
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Convento di Acqua Premula

Costruito da frati cappuccini nel 1624 accanto alla più antica cripta bizantina e la chiesa romanica, il convento è stato acquisito e ristrutturato due volte (l’ultima dopo il terremoto nel 1997) dalla famiglia Tulli. Resort dal fascino antico con piscina e camere attrezzate.

località Cappuccini 1, Sellano (Perugia)
0743.92.66.63
info@conventodiacquapremula.com
https://conventodiacquapremula.com/
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Foto di apertura: anfore romane nella sezione dedicata Vino e mondo antico del Muvit di Torgiano (Perugia)

Per scoprire gli altri musei del vino clicca qui+

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